C’erano una volta. La Juventus, da tre anni nel labirinto. Il Milan, decimato e con due ragazzini a tirar giù il sipario (Bartesaghi, Zeroli). Pioli e Allegri verso l’addio. L’uno, sgonfiato dal sesto derby perso (su sei) e aggrappato a un secondo posto non proprio in pugno, ma quasi; l’altro, nudo alla meta, finalista di coppa e sospeso su una zona Champions che Bologna, Roma e Atalanta continuano a insidiargli.
Lo 0-0 riassume una partita di livello medio basso, con un solo ammonito (Musah), una partita che, oggettivamente, Madama avrebbe meritato di vincere, ma ci sono vendemmie e vendemmie, idee e idee, piedi e piedi. Le pagelle dei portieri raccontano la sfida più e meglio di un trattato. Szczesny, senza voto. Sportiello, sostituto emergenziale di Maignan, reattivo sulla punizione di Vlahovic; svelto sul sinistro di Kostic e – prodigioso, addirittura – sul tap-in di Danilo; plastico sull’incornata di Milik. E quando ha bucato, ecco Thiaw, provvidenziale su Rabiot.
Yildiz e non Chiesa, all’inizio. E poi, nella ripresa, Yildiz più Chiesa più Vlahovic (Milik). Il primo tempo è stato Cassibile: un armistizio; l’ultima mezzora, lo sbarco in Normandia, con i marines della Vecchia (Chiesa, soprattutto) a buttarsi a corpo morto sulle trincee avversarie.
Spigolando: Bremer e Giroud, chi Laocoonte e chi i serpenti?, se le sono date in letizia; capitan Leao ne aveva sempre tre – Gatti, Weah, Cambiaso – e sempre tre, quelli lì, la difesa milanista doveva fronteggiare in fase di non possesso. Per un’ora, ogni palla persa generava una transizione; dopodiché, chi aveva più urgenza ha preso il sopravvento su chi poteva permettersi piccoli grandi calcoli.
Diceva Gandhi: «A furia di occhio per occhio, sono diventati tutti ciechi». Non c’entra un tubo, forse, ma mi piace troppo.
Scritto da Fabrizio il 30 aprile 2024 alle ore 17:00
Fabrizio, il problema per il ritorno di Conte non è un Giuntoli “che se lo fa scappare”:, il problema che risulta che la “fatwa” lanciata , in quel caso concordemente, da AA e JE nei confronti del salentino ai tempi della famosa “parabola” del ristorante da 10€ non sia stata affatto ritirata dallo stesso JE
Assolutamente: Conte dovrebbe essere l’UNICO piano.
Motta magari è o diventerà il top, ma da noi, nella situazione attuale, rischia di bruciarsi.
Fossi in lui rimanderei al prossimo passaggio del treno, fossi in Giuntoli non mi farei scappare per la seconda volta il Capitano, che come la prima volta andrebbe a rinforzare una concorrente.
Logan, perfettamente quello che intendevo dire.
Tonio sarebbe l’unico oggi a non avere specifico bisogno del sostegno di una società, ovviamente se venisse da noi. Ecco perché in realtà dovrebbe essere il piano A. Un triennio con lui, e poi potrebbe davvero venire chiunque, con l’unico requisito di avere la cultura del lavoro oltre a quello di voler proporre l’idea di un calcio altamente organizzato. Io penso che Motta sia molto bravo ma mi chiedo se le macerie che lascerà quel lurido cialtrone nonché pagliaccio, lavativo e rubastipendio.
E’ una lettura, un piccolo svago, che mi ha sempre accompagnato, e mi accompagnerà, credo, per altri anni ancora (almeno spero)…..
Scritto da Causio il 30 aprile 2024 alle ore 14:43
Uguale per me.
Mio zio mi passo’questa passionaccia che ero ancora alle elementari e da allora non ho più mollato.
Anche negli anni in cui ho vissuto stabilmente all’estero c’era chi si preoccupava e ncora si preoccupa di farmi trovare tutti gli albi usciti in mia assenza.
e (forse) Galliani
faccio un appello, provocazione…. Max vieni al Monza….. così ti rigeneri e ritrovi la sana provincia…..
Ahahahah….sto christian conosce poco delle dinamiche contrattuali…..quale società investe sul mercato con un allenatore a scadenza?
Semplice no?
[ ]vorrei sapere per quale stracazzo di fottutissima ragione, in caso di permanenza alla Juve per la prossima stagione, bisognerebbe allungare il contratto ad Allegri.[ ]
Scritto da Christian Pettini il 30 aprile 2024 alle ore 14:23
Perchè è il cialtrone che lo vuole e manda avanti i suoi amichetti per richiederla. Per ragioni oscure (?!), il potere contrattuale della juve nei confronti di allenatori e giocatori è parso negli ultimi anni pari a quello di una gazzella nei confronti di un leone. Su una cosa quello che aveva la nausea aveva ragione. Alla juve se mettevano sotto contratto un cane gli davano 3 milioni. Vediamo se con Giuntoli la musica è cambiata. E pare sia cambiata se si parla di contratto a Motta di due anni con opzione del terzo a favore della società questa volta e non del tesserato
sottoscrivo anche questo, cartesio.