C’erano una volta. La Juventus, da tre anni nel labirinto. Il Milan, decimato e con due ragazzini a tirar giù il sipario (Bartesaghi, Zeroli). Pioli e Allegri verso l’addio. L’uno, sgonfiato dal sesto derby perso (su sei) e aggrappato a un secondo posto non proprio in pugno, ma quasi; l’altro, nudo alla meta, finalista di coppa e sospeso su una zona Champions che Bologna, Roma e Atalanta continuano a insidiargli.
Lo 0-0 riassume una partita di livello medio basso, con un solo ammonito (Musah), una partita che, oggettivamente, Madama avrebbe meritato di vincere, ma ci sono vendemmie e vendemmie, idee e idee, piedi e piedi. Le pagelle dei portieri raccontano la sfida più e meglio di un trattato. Szczesny, senza voto. Sportiello, sostituto emergenziale di Maignan, reattivo sulla punizione di Vlahovic; svelto sul sinistro di Kostic e – prodigioso, addirittura – sul tap-in di Danilo; plastico sull’incornata di Milik. E quando ha bucato, ecco Thiaw, provvidenziale su Rabiot.
Yildiz e non Chiesa, all’inizio. E poi, nella ripresa, Yildiz più Chiesa più Vlahovic (Milik). Il primo tempo è stato Cassibile: un armistizio; l’ultima mezzora, lo sbarco in Normandia, con i marines della Vecchia (Chiesa, soprattutto) a buttarsi a corpo morto sulle trincee avversarie.
Spigolando: Bremer e Giroud, chi Laocoonte e chi i serpenti?, se le sono date in letizia; capitan Leao ne aveva sempre tre – Gatti, Weah, Cambiaso – e sempre tre, quelli lì, la difesa milanista doveva fronteggiare in fase di non possesso. Per un’ora, ogni palla persa generava una transizione; dopodiché, chi aveva più urgenza ha preso il sopravvento su chi poteva permettersi piccoli grandi calcoli.
Diceva Gandhi: «A furia di occhio per occhio, sono diventati tutti ciechi». Non c’entra un tubo, forse, ma mi piace troppo.
A prescindere. Certo. A prescindere. E prescindiamo, va. Prescindiamo.
Scritto da Logan il 27 aprile 2024 alle ore 22:35
Si 80 punti. Invece forse manco 70 quest’anno
Pagliaccio scemo e rubastipendio. Scusate, avevo scritto solo pagliaccio scemo. Scusate, di nuovo.
Non è una difesa di Allegri, è la realtà a prescindere.
Se poi le partite si sentono alla radio per ripicca e non si guardano è un’altra faccenda. E sono buono, parlo solo di controllo del pallone, se scendessi nei dettagli e cominciassi a parlare dei passaggi e delle scelte di passaggio, parlerei di intelligenza (scarsa).
A prescindere da come prepara le partite Allegri e come ci si allena.
Pagliaccio scemo. Scusate, avevo scritto solo pagliaccio. Scusate, di nuovo.
Oh, le cheerleaders non ce la fanno a dire che scegliere il pagliaccio è stato uno sbaglio colossale. Sempre fissate sul “livello tecnico della squadra”. Furbette.
Scritto da Logan il 27 aprile 2024 alle ore 22:33
Visto oggi Leao , non vale nemmeno la metà di Chiesa , questi con quattro scappati di casa hanno fatto cinque punti più di noi giocando iChampion ed EL , ma x carità di Dio
Ma i piedi quelli sono”. Eccola, la difesa pronta per il Cialtrone.
Scritto da Logan il 27 aprile 2024 alle ore 22:33
No non difesa, constatazione. A futura memoria. Magari il problema fosse solo l’allenatore.
Buonasera signor Beck. Quindi mi chiedo: con una rosa da 7, non era lecito aspettarsi molto di più di questo? Non parlo di scudetto ovviamente, perché i favoriti erano altri. Però, questi “altri”, sono superiori così come la classifica suggerirebbe?
cosa stanno facendo Di Maria e Peredes o mezzo Dybala lontano da lui. Cagare.