Ci vorrebbe Salgari, ma dal 1999 è prigioniero del Camp Nou, di Bayern-Manchester United da 1-0 a 1-2, quando ormai tutto sembrava finito. Tutto, davvero. E allora tocca a me. Real-Bayern da 0-1 a 2-1 ha ricalcato – episodio più, episodio meno – quel copione, quel pathos, quel suicidio. L’ha decisa una doppietta di Joselu (8), il classico Sancho Panza che ogni Cervantes vorrebbe offrire ai mulini a vento di Don Chisciotte. E dal momento che il calcio non è una scienza (evviva), il là lo aveva dato il (sin lì) migliore in campo. Neuer. Formidabile in avvio su Vinicius (complice il palo), bravo su Rodrygo, reattivo sempre. Sino all’87’. Il destro di Vinicius (8) era un petardo, non una bomba: confuso il tedesco, feroce lo spagnolo. Normale, in compenso, il sorpasso al 90’: cross di Rudiger e zampata sotto misura. Con le coccole del Var.
Joselu, in campo dall’80’ al posto di Valverde. Un centravanti di ruolo. Finalmente. Ha riempito l’area. Per la cronaca, e per la storia, l’equilibrio lo aveva spaccato, al 67’, Alphonso Davies, pure lui un cambio. E bravo Tuchel. Si era infortunato Gnabry. Fuori una mezza punta, dentro un terzino. Macché terzino: una fionda. Puntuale, sul contropiede raffinato da Kane, a esplodere una lecca micidiale. Al diavolo le etichette: le funzioni, please.
Real padrone, Bayern a pizzicarne gli sbadigli. De Ligt (6,5) spremuto da Vinicius. Musiala (5) e Bellingham (5,5) più sherpa che capi-cordata. Ancelotti va, dunque, per la quindicesima: 1° giugno a Wembley, con il Borussia Dortmund. L’effetto Bernabeu ha scortato i blancos e, verso il 103’, ha «suggerito» un avviso frettoloso di offside e un fischio non meno incauto a Marciniak: un attimo, e De Ligt segnava, con i rivali, quei birichini, già fermi. Dopo la Liga, vinta per distacco, la Champions: al Real le rimonte sono di casa. Carletto trova spesso i fiori per sedurre il destino. I 34 anni di Joselu, stavolta.
Scritto da Logan il 10 maggio 2024 alle ore 23:08
Se non può cacciarlo , si dimette
E molto semplice
Scritto da Luca G. il 10 maggio 2024 alle ore 23:11
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Ah ok, che tu non ti faccia imporre un allenatore sgradito è un altro discorso.
Poi, leggere di una cheerleader che fa riferimento all’istituto delle dimissioni…vabbè dai è natale no? Ah no? Facciamo che è natale.
E molto semplice se Allegri resta e Giuntoli non si dimette
Come dirigente ha finito!!
Ma io sarei sorpreso perché non mi sembra uno stupido per niente.
Detto questo pensare solamente che resta è nell’ambito della fantascienza.
Ma visto quello che hanno fatto dallo stagista in poi ormai risulta difficile meravigliarsi di qualcosa.
Io lo dico prima: Qualsiasi sarà la decisione, sull’allenatore, sarà una decisione di Giuntoli. Troppo comodo il giochino del “Allegri va via”, Giuntoli ha le palle. “Allegri resta”, ha deciso Elkann.
Per come la vedo io, se annunci, urbi et orbi, che sono il plenipotenziario, e poi mi imponi l’allenatore, ti mando affanculo, senza passare dal via. Ma stiamo a vedere.
Scritto da Logan il 10 maggio 2024 alle ore 23:08
Se non può cacciarlo , si dimette
E molto semplice
Beh, mettevi d’accordo.
Su Giuntoli non sono d’accordo. La decisione di cacciare il vigliacco ruba stipendio non può che partire dall’alto perché i piccioli non li prendono dal conto corrente di Giuntoli. È ovvio che se potesse lo caccerebbe domani a calci nel suo ignobile culo secco. Ma questa decisione non può dipendere solo da lui. Dipende da chi deve cacciare fuori i soldini.
Perché chi dovrebbe decidere?
La moglie?
Semplicemente qualsiasi sarà la decisione, sarà una decisione sua. Stiamo per scoprirla.