l 7 giugno del 1964, il Bologna si laureava campione d’Italia per la settima e ultima volta. Il 14 ottobre del 1964, a Barcellona, usciva dalla Coppa dei Campioni (si chiamava così, allora), battuto, non dall’Anderlecht, ma da una moneta. Sono passati sessant’anni. Il Bologna è in Champions: per la sconfitta della Roma a Bergamo; soprattutto, per il gioco che ha prodotto, brillante e moderno; e, questo, grazie a un allenatore straordinario, uno dei pochi che hanno aggiunto valore e non propaganda: Thiago «Drago» Motta. Giù il cappello. Complimenti alla società , dal presidente Saputo a Sartori, l’uomo mercato.
Sono felice per la città , per gli amici quaggiù e il Civ lassù. Dedico al Bologna e a Bologna il mio pronostico apparso su «Eurosport» il 18 agosto 2023, all’alba dell’avventura. Troppo comodo, salire sul carro «dopo».
Posizione in griglia, decimo posto. Spiegazione: «Thiago Motta, ai ferri corti con il boss Saputo, ha perso le lune di Arnautovic e il righello corazzato di Schouten. Travi, non pagliuzze. Sotto con l’ondata dei Beukema e Ndoye. Scritto che Orsolini schiavizza le fasce e Dominguez è il «Piave», urge un nove che la butti dentro: Zirkzee? O esplode o implode».
E’ esploso.
Per la prima volta in tre anni, non ha tutti i torti
Beh, per come ci stan trattando da mesi se non anni, dopo un po’ bisogna anche mandarli a fare in culo. Ha ragione Allegri, stavolta.
Dov’è Rocchi!
Speriamo lo squalifichino così non lo vediamo più.
Maresca e la sua banda ne han fatte di tutti i colori.
No vabbè ma il cialtrone!?!ormai fa il siparietto della giacca ad ogni partita.
Pagliaccio vattene negli spogliatoi buffone!
Ohhhh bene.
Stavolta il Coaltrone ha tutte le ragioni del mondo.
No ste robe da inda. Dai.
Via la giaccaaaa