Era la fine di un’era, l’era dell’Allegri bis. E’ stata vittoriosa, orgogliosa e dignitosa. A parte lo spogliarello con l’urlo «Vergogna» e la domanda che, sputata da un mister gobbo, farà il giro del Web: «Dov’è Rocchi?». E’ la quindicesima Coppa Italia, la quinta del Max espulso. L’Atalanta esce in bolletta e Gasp trafitto dalle solite frecce: un milione di idee ma zero titoli.
Le finali vanno vinte. Il gioco viene dopo. Madama l’ha vinta perché aveva il centravanti, Vlahovic, e la Dea no: Scamacca squalificato, De Ketelaere fuori posto, Touré disarmato. Il serbo: voto otto. The best. Subito in gol (un bel gol: di destro, su imbucata di Cambiaso), concessionario di un probabile rigore (di Hien), autore di un raddoppio cancellato da un offside di mezza scarpa.
La partita. Se non è stata l’Atalanta che per un’ora aveva asfaltato la Roma, c’entra la pressione, sì, ma anche (posso?) il muro mobile di una squadra che, fra Nicolussi Caviglia e Iling-Junior, ha interpretato e applicato al meglio l’unico calcio che, sotto questa gestione, sa produrre. Il palo scheggiato di Lookman non eguaglia certo la traversa di Miretti. Sul piano degli episodi, e delle occasioni, nessun dubbio: Juventus. Sul resto, scannatevi pure: Atalanta 66% di possesso, Juventus 34%. Certo, una rondine non fa primavera e forse, pensando all’allenatore, neppure la indica: ma era un atto senza appello, e come tale il risultato merita rispetto. Soprattutto, se sofferto e voluto.
Per 99′ hanno cercato un ago nel pagliaio, i bergamaschi. Gli è stato nascosto. Non era la Juventus del girone di ritorno, tutta sbadigli e topiche. E’ stata una Juventus sempre sul pezzo, chiusa, sì, ma non a chiave. Non il miglior Chiesa. Il miglior Vlahovic. Zona Champions, Coppa Italia: dopo tre anni complicati, il futuro sarà diverso, non so se migliore. Sicuramente di un altro. E alla Dea, auguri per Dublino.
Io a liberarmi di texas e Rabiot ci andrei cauto.
Il primo da noi non lo abbiamo ancora visto con un vero allenatore ed il secondo mi lascia sempre dei dubbi.a volte lo ucciderei altre,come mercoledì,sembra che abbia mezzi notevolissimi e grande personalità.
Con deschamps,per dire,fa il terzino sx muto e rassegnato ed spacca la fascia avanti ed indietro.
Probabilmente se ne andrà perché ha tante richieste ma accettasse la metà di quel che prende per i prox tre anni,potrebbe essere un investimento azzeccato su un ragazzo di 27 anni con tons di esperienza alle spalle.
Ah mi ha bruciato mike!
Dei cachi e dei macachi…intendevo.
Intanto nella terra dei cachi, dei macchinari e dei mafiosi l’inda si agita per futuri successi…
https://x.com/ValePieraccini/status/1791323896790081872
Dalla stampa
Allegri al capolinea: oggi l’esonero, il club valuta il licenziamento per giusta causa
Comportamenti contrari allo stile Juve e lesivi dell’immagine
ANTONIO BARILLÀ
Un altro che capisce nulla. Lo stile Juve (…) non c’entra una cippa. C’entra il codice civile e i regolamenti interni.
Scritto da Robertson il 17 maggio 2024 alle ore 08:59
vero , mi ero scoradto di scrivere che quelle affermazioni si riferivano a quanto visto in campo
Scritto da Alex drastico il 17 maggio 2024 alle ore 08:37
x me Perin con un buon secondo basta ed avanza, e risparmi 15 milioni lordi dell’ingaggio del polacco, che aggiunti a quelli di Sandro + Rabiot + Texas , arriviamo a quasi 40 milioni, cosi e’…da un giorno all’altro
Scritto da Fabrizio il 17 maggio 2024 alle ore 08:55
Fabrizio credo che la società voglia essere ragionevolmente “confidente” ( non dico “certa” perché di certo in sede processuale non c’è nulla ) che un licenziamento per giusta causa “regga’” in sede processuale per il ricorso che certamente i Ricotta proporrebbe, e per avere tale “ragionevole confidenza”, o meno, occorrono probabilmente diversi giorni ancora di consulti/consulenze legali qualificate
Intervengo
Ne ho sentiti pure io di pareri. Ma TUTTI sostengono quel che dico, a meno che i fatti avvenuti con vaciago (ci sono testimoni) e giuntoli (sarebbero stati presenti scanavino Ferrero e pare pure elkann) siano comprovabili.
Così fosse, altro che se ci sono spazi per giusta causa. Se in un’azienda tu insulti il tuo capo o fai masaniello ti licenziano per giusta causa. Se fosse comprovato quel che ha fatto con vaciago, beh…
Se non lo faranno è per chiudere la faccenda i tempi brevi tra Sandro senza andare avanti mesi/anni con una vertenza.
Bastava che sto scemo stesse buono e zitto, si faceva due partite e pur il bagno di folla finale con i grulli della curva, invece, siccome è una capra ignorante e presuntuosa, ha creduto di poter fare quel che non poteva.
Qui è spiegata bene la politica marottiana…
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“Marta Giorgetti, figlia del ministro leghista, lascia la Figc. La donna, entrata in Federazione con Draghi, il 30 maggio inizia una nuova avventura all’Inter. Gabriele Gravina lo avrebbe saputo mercoledì sera, allo stadio.”