Il calcio, signori. Chi era stato il peggiore in campo sino al 116’? El Kaabi, marocchino, tripletta all’Aston Villa, fin lì cancellato, ripeto: cancellato, da Milenkovic. Chi l’ha risolta? El Kaabi, avvitandosi di testa e bruciando Ranieri, su cross di Hezze. Dopo 3’ di Var per una mezza spalla in fuorigioco (no).
E così la Conference bacia l’Olympiacos di José Luis Mendilibar, il grande incartatore: citofonare Mourinho. Eccellenti, i cambi. Si esibiva, la Fiorentina, nella città dei rivali (ma non nel loro stadio). Per Italiano è andata come a Praga, con il West Ham: sconfitta di misura, e ancora agli sgoccioli. Per la cronaca, la Viola aveva giocato molto meglio là . Stavolta, mai padrona. E poi frenetica (ah, quei lanci lunghi), imprecisa (ah, Kouamé), macchinosa (ah, Bonaventura) con l’attacco dietro la lavagna: compresi Nico (in particolare), Belotti e Nzola.
E’ stata una ordalia brulla, piatta, barbosa, con i greci (si fa per dire) un po’ più aggressivi, un po’ più reattivi. Era da 0-0 ma, come cantavano gli Abba, chi vince si prende tutto, «The winner takes it all». E Terracciano, il migliore con Milenkovic, si era superato su Podence all’inizio e Jo-Jo Jovetic in coda. Italiano (voto globale, 7) lascia, così, con tre finali: una di Coppa Italia, due di Conference. Tutte perse. Diranno che le ha perse lui. Siamo in Italia e un «capo» espiatorio serve, sempre. Per Ancelotti, sono i giocatori che eccetera eccetera. Ho fretta, e quindi non mi dilungo: tanto, sapete come la penso.
Ricapitolando: cinque finaliste in due anni, una sola coppa. L’Europa League dell’Atalanta (altra cilindrata, altra categoria). E niente Toro estero su estero. Atene, Atene: la conosco, fidatevi… Mancava, alla collezione, il sicario che, d’improvviso, diventa Zorro. C’est la vie. C’est la fin.
Direi che la vinceranno i bianchi.
Ci fosse stato tuffaro o immobile era rigore ed espulsione.
Pippadeyemi
Da John stavolta venderà cara la pelle, a
Mettetevi in testa che Allegri sarà l’allenatore anche l’hanno prossimo, a
John pagherà tutto il passo è breve
Dopo l’oracolo di cittadella e disordine abbiamo il terzo sigillom
GIORNI ME-RA-VI-GLIO-SI.
Iuliano-Ronaldo.
Iniziamo bene…
Sono giorni meravigliosi (cit)
Poi la proprieta, a fine stagione, a risultati acquisiti, si accorge che un sotto posto non rispetta l’organigramma. Patetico!
Scritto da Guido il 1 giugno 2024 alle ore 18:25
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Ok però non piangere.
Eh si, le cheerleaders, già vedovelle inconsolabili, l’hanno presa bene. Anzi, benissimo.
Sono giorni meravigliosi. (Cit)
Ci sono pure degli ebeti, che tifano 2 squadre alla volta, che si lasciano perculare dalla propaganda secondo la quale il Cialtrone avrebbe “mantenuto la barra dritta” nel momento più difficile per la Juve… ovviamente sempre in attesa che Gion col lanciafiamme carbonizzasse tutti coloro che ci stavano azzannando come rabbidi cani randagi.. Hihihihihihi.
Ripeto il concetto: secondo questi pappagallini che fine avrebbe dovuto fare SUL CAMPO quella Juve?
arrivare dietro i bovini? Occupare un posto nella parte destra della classifica? Retrocedere? Dai sì retrocedere.
No perchè io quell’anno ricordo che, oltre ad percorso straordinario degli afghani, sono sicuro di aver visto un’inda che perse 8 partite 8; un mmmilan in crisi di rigetto da scudetto che fece una stagione povera; una Dea che arrivò ottava mi pare e che stava tra la fine di un gruppo storico ed un ricambio negli uomini fondamentali.
Ecco ricordo che riuscimmo ad arrivare dietro alla Lazietta di Sarri, disputando prestazioni epocali tipo col Monza e quella umiliante di Empoli.
Però ha tenuto la barra dritta, altrimenti saremmo finiti direttamente in Lega Pro, dicono.