Let’s gol: 5-1. La prima Germania d’Europa si mangia facile la Scozia e lascia tracce significative, anche se non ancora definitive (ci mancherebbe). Reso omaggio a Franz Beckenbauer, colui che, avanzando, fece avanzare il calcio, la gente di Monaco si gode una partita che i tedeschi consegnano subito alle bollicine della loro cantina. Più champagne che birra. Vale, l’analisi, per 44’: sino a quando, cioè, le cornamuse restano in undici. Il rosso a Porteous, varista ma corretto, spegne le candeline della torta. Sin lì, Deutschland a cavallo. Attorno all’ultimo ballo del signor Kroos (34 anni), Nagelsmann ha edificato un castello che di sabbia proprio non sembra. Tempo al tempo, naturalmente, ma questo è.
I gol che spaccano la notte esaltano il calcio semplice, ficcante: gran palla di Kroos a Kimmich, sulla destra, tocco al centro, piatto di Wirtz, con Gunn un po’ sorpreso. E’ l’11’. Da Gundogan a Havertz, a Musiala, controllo, arresto e destro. E’ il 19’. Gioco, partita, incontro. Ventunenni, Wirtz e Musiala sono «liberi d’attacco» che affiancano il pivot mobile dell’Arsenal. Il tutto, a suon di dribbling: Musiala, in particolare.
Il rigore che si procura Gundogan e trasforma Havertz era sfuggito a un Turpin non sempre illuminista. L’espulsione di Porteous è come la firma in calce a un atto notarile. La ripresa ha cronaca – sassata di Fullkrug, autorete di Rudiger, lecca di Emre Can dal limite – ma non più storia. Fullkrug, Emre Can: due panchinari. La squadra di Clarke (zero tiri, ripeto: zero) si aggrappa all’orgoglio. La Germania si dimette dal pressing feroce che ne aveva decorato l’impatto. Non ne ha più bisogno. Domina anche così. Il popolo capisce e si adegua. Giorni verranno, per carità, e ne sapremo di più. I battesimi, di solito, nascondono insidie. Ne sanno qualcosa proprio gli ex panzer, sconfitti implacabilmente ai Mondiali del 2018-2022 e, in mezzo, all’Europeo del 2021. Almeno una lezione, questa, l’hanno imparata.
Un ottimo Matteo Berrettini vince la semifinale di Stoccarda contro un Lorenzo Musetti appena discreto nel primo set e decisamente deludente nel secondo, dove subito il break iniziale si è consegnato imbelle ad un Matteo che lo aveva tramortito fino a quel momento di ace e di prime vincenti, giocando peraltro Matteo in modo piche decoroso anche il rovescio, notoriamente il suo colpo debole…domani la finale con Draper non sarà facile, Matteo ha nell’erba la superficie nettamente da lui preferita ma l’inglese sull’erba c’è nato e cresciuto, ma se Berrettini mantiene le percentuali di prime e l’efficacia del servizio mostrata oggi può senz’altro farcela
Sono mesi meravigliosi…
Berrettini rivitalizzato dall’erba tedesca. Anche se era un derby italiano, facevo il tifo per lui. Dei due, era quello che aveva più bisogno di avanzare, per riacquistare fiducia. A 28 anni ha ancora tutto il tempo per risalire in classifica, e per tornare a farci divertire. Ovviamente dipende da lui.
E UNO! Alla faccia del guardalinee orbo.
Forza Suizzeri, mandate a casa i figli di orban!
Poi la maglia nazionale pesa ed ha una tradizione e può succedere che in un torneo breve 5-6 giocatori di gran livello possano fare il miracolo come nel 21. l’Europeo di Bonucci Chiellini Spinazzola chiesa di Lorenzo e Jorginho dovrà forse essere valutato per bene.
Per valutare attuale stato dell’arte tra calcio italiano ed inglese forse un buon parametro è chi han dovuto lasciare fuori loro e chi noi.
Scritto da Andrea il 15 giugno 2024 alle ore 11:50
Andrea,
per fortuna la casualità nel calcio genera talvolta risultati a sorpresa, così non fosse il calcio , che invece tanto amiamo, sarebbe uno sport “noioso” , più “matematico “ , meno affascinante di quello che in generale è…ecco però se il Portogallo , ad esempio, andasse molto avanti o addirittura vincesse l’Europeo potrebbe magari anche usufruire di qualche circostanza fortunata , ma considerando la forza del reparto avanzato e del centrocampo dei lusitani una vittoria a questi europei del Portogallo non la considererei una sorpresona , tipo quella che produsse la Grecia nel 2004 vincendo, guarda un po’, in finale contro il Portogallo che quell’europeo lo gioco’ in casa…in quanto all’Inghilterra io, come molti di noi, mi sono già in passato domandato “ ma perché la nazione che ha battezzato il calcio nella sua Storia , con riferimento alla Nazionale, ha vinto la miseria di appena 1 Mondiale giocato in casa ( peraltro con molte polemiche per alcuni arbitraggi delle partite che precedettero la finale con la Germania rimasta indelebile per il famoso goal “ fantasma” dl 3-2 inglese di Hurst nel primo supplementare che dette la svolta per una partita che finirà 4-2 allo scadere del secondo di supplementare ) ?? E in quanto agli Europei , vinti come detto finanche dalla Grecia, “Zero tituli”!!! Ecco, per me uno dei motivi non secondari può essere quello che ho scritto, gli inglesi per la struttura della loro stagione che contempla, per le squadre migliori( che sono poi quelle che.al 90% forniscono i giocatori alla nazionale ) la partecipazione a ben 4 competizioni tra nazionali ed europee arrivano a giugno , quando si giocano mondiali ed europei, “cotti”
“Abbiamo tolto dal documento finale del G7 il riferimento dell’aborto in riguardo della presenza del Papa”.
(Il ministro Cognato Lollobrigida)
Giovanni,
francamente mi sono buttato, andando più a intuito che a riflessione razionalmente ponderata.
Certamente il discorso delle “riserve energetiche” è un fattore che può fare la differenza, per cui la casualità potrebbe rimescolare i pronostici più facili e tirar fuori qualche sorpresa (Portogallo?).
Però, ecco, a livello di semplice qualità nel quartetto Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, vedo davanti le prime due (nella Francia non mi convince il centrocampo e nella Spagna l’attacco).