Dalla frittata al digestivo, subito, senza portate intermedie: 2-1 all’Albania. In una Dortmund «Tiraneggiante», l’Europeo dell’Italia comincia così. Ventitré secondi e da una rimessa choc di Dimarco sboccia il gol di Bajrami (gran tiro, però). I belli addormentati nel bosco. Spalletti, impietrito, dà la sveglia. La reazione è tecnica, non solo nervosa. All’11’, da un angolo, Pellegrini pennella per Bastoni, testa e aggancio. Al 16’, volée di Barella e sorpasso.
Ecco: la partita diventa nostra, anche perché noi siamo noni, nella classifica Fifa, e loro sessantaseiesimi. Dominio totale: esterni larghi (e Chiesa assatanato nel dribbling), recupero-palla alto e rapido, cambi di fronte e ruoli fluidi, Di Lorenzo ora qua ora là , Pellegrini un po’ avanti e un po’ indietro. Frattesi timbra un palo, Strakosha salva su Scamacca. L’Albania è molto italiana e italianista, nel senso che difende ai limite del proprio fortino, zero pressing, zero transizioni.
Il possesso degli azzurri giustificherebbe più tigna in zona gol da parte di Scamacca e Frattesi, un difetto che ci accompagna da lustri. Broja, lui, si ciba degli avanzi degli avanzi, Asllani e c. deaumbulano come turisti al Louvre: troppo da vedere, e troppo poco tempo. Nella ripresa, la zoppia di Chiesa e il calo di Barella, sin lì i più frizzanti, spengono i nostri falò. I cambi dell’Abate sono conservativi; quelli di Sylvinho, in compenso, sanno tanto di o la va o la spacca. E quasi quasi, agli sgoccioli, Manaj, sfuggito al corpo a corpo di Calafiori (postivo, comunque), non ci porta il conto da pagare. Donnarumma, di spalla, rimedia in extremis.
Morale. Era la prima, e le prime sono sempre insidiose. Teniamoci il risultato. Con un’avvertenza: bisogna chiuderle, le pratiche. E un’altra: il lancio verticale non è reato.
** A Berlino, Spagna-Croazia 3-0: Morata, Fabian Ruiz, Carvajal. Venti minuti di anestesia e, d’improvviso, urla selvagge dall’Olympiastadion: Morata in verticale, Fabian Ruiz in dribbling (lavagna, per favore, pussa via), Carvajal di rapina. Assist, nell’ordine, di Fabian Ruiz, Pedri e Yamal, 16 anni, tutto sinistro e, immagino, emozionato. Le furiette vivono di rendita, al traino di Rodi. Anche se le rughe catturano e non rilasciano Modric, i croati ci provano, e meriterebbero pure qualcosa di più – Kovacic, in particolare – ma Petkovic si fa parare un rigore e da una parte c’è Morata e dall’altra Budimir: dov’è l’errore?
** A Colonia, Ungheria-Svizzera 1-3: Duah subito, Aebischer, Varga, Embolo. Per un tempo, one team show: la Svizzera. E che forza (il) Bologna: Aebischer e Freuler padroni del centrocampo (con Xhaka); Ndoye rompiscatole in attacco. Poi un po’ di Szoboszlai, il guizzo di Varga, l’erroraccio di Orban (nomen omen) e il pallonetto di Embolo (nel caso, più Alcaraz che Federer).
Vista la croazia la qualificazione è possibile anche con eventuale sconfitta con gli spagnoli
Partiamo da un presupposto: l’Italia non è più una grande nazionale, quindi giudichiamola come tale. Se partiamo da questa considerazione elementare senza guardare la storia, la prestazione è stata abbastanza buona, la reazione allo svantaggio ottima. Purtroppo, come tutte le squadre non eccezionali, dopo uno sforzo enorme, nel finale c’è stato un calo fisico e l’Albania poteva anche pareggiare. Va bene così, la squadra comunque ha dimostrato di recepire i movimenti del calcio di Spalletti. Mi rendo conto che in altri tempi un 2 1 risicato con l’Albania sarebbe stato sommerso di critiche ma con quello che passa il convento dobbiamo essere meno esigenti.
guardavo soprattutto Le Mans, e ogni tanto abbassavo gli occhi sul tablet, quindi ho pochi elementi però ho visto le occasioni mancate quindi vittoria legittimata dal primo tempo.
Contro la Spagna sarà partita totalmente diversa. Le occasioni per il 3 sono state create, poi man a mano che si avvicinava la fine e’ subentrata apprensione, troppa, e si stava per realizzare il piano di Sylvinho, difendere lo svantaggio e provarci negli ultimi minuti
Una nazionale che manca di due elementi essenziali: un goleador ed una mezza punta d’attacco. Oltre all’esperienza internazionale necessaria ad almeno 4/5 elementi. Autoelogiarsi per aver battuto una Albania modesta può fare interpretare in maniera errata il senso di autostima. La Spagna certificherà il nostro valore. Se si perde il rischio di arrivare terzi o peggio, andare a casa è alto
Scritto da Fabrizio il 15 giugno 2024 alle ore 21:03
Si ‘e guardato allo specchio?
Che povero di spirito.
2-1 comunque
Causio…assolutamente…io non capisco perche le squadre italiane non provino mai a fare il 2-0 ( o 3-1 in questo caso) per poi addormentare la partita ed invece si trascinino sempre con il rischio del gollonzo…oggi miracolo di Donnarumma all ultimo miinuto.
Comunque uscito Chiesa si é spenta la luce…non c e uno in grado di saltare l uomo…
Giocando cosi la Spagna ce ne fa 4 comunque
Guarda che essere frocio per Rodri non è un difetto….io ragiono modernamente. Lo hai presentato a casa? È venuto a chiedere la tua mano? Vabbè si fa per dire….
Ah se non lo sai tu lurido Sciacallo, ciucciapiselli di chiunque vesta di merdazzurro
Scritto da bilbao77 il 15 giugno 2024 alle ore 22:13
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Troppa frociaggine nerazzurra