Lo stacco imperiale di Bellingham sul cross di Bukayo Saka ha deciso Inghilterra-Serbia 1-0 a Gelsenkirchen. Era il 13’. Partita rognosa e a tratti noiosa, con i leoncini del tiepido Southgate a farla (per un po’, almeno) e gli avversari a subirla. Una scultura, il gol, non una pittura. Attorno, una traversa e un salvataggio di Kane, Alexander-Arnold centrocampista uhm, Foden giù e, nella ripresa, un grappolo di campanili, un pugno di pallacce da piramide di Cambridge. Stojkovic li ha rispettati fin troppo, i maestri. Tadic era da mettere subito. Una torcia. L’unica. Milinkovic-Savic e Mitrovic poca roba, Vlahovic un tiro e un mare di sponde ciccate. Kostic svagato e (ma va?) infortunato.
Sono sincero: mi aspettavo qualcosina di più, anche da Rice, comunque il più lucido. Era il debutto, e i debutti sono imboscate. E’ stata tutt’altro che una battaglia: due ammoniti, entrambi serbi, e un Orsato in scioltezza.
** A Stoccarda, Slovenia-Danimarca 1-1 (Eriksen, Janza). Non si può non tornare al 12 giugno di tre anni fa, a Danimarca-Finlandia di Copenaghen, al cuore matto di Eriksen, più morto che vivo e poi, per fortuna, più vivo che morto. Proprio lui, l’hombre del destino e del partido. Non è bastato, ma entra di diritto nel novero delle emozioni. Giusta, alla fine, la carambola della ditta Janza-Hjulmand. Più Sesko (un palo) che Hojlund. Danesi in cattedra per un’oretta, poi sloveni in versione «arrivano i nostri». E’ il primo pareggio.
** Ad Amburgo, Polonia-Olanda 1-2 (Buksa, Gakpo, Weghorst). Non esattamente calcio totale, ma sempre calcio. E comunque, più generoso dei «senzaLewa». L’ha risolta una riserva, Weghorst, a conferma del peso delle panchine. Le parate di Szczesny hanno congelato il verdetto fino all’83’. In vantaggio, era andata la Polska. Come l’Albania. Lunga è la strada per Tipperary.
Oh, se poi credi che richiamare i francesi ai valori della tolleranza, del rispetto, della diversità, sia divisivo, soprattutto se a farlo è un giocatore della nazionale, hai ragione a dubitare dell’opportunità.
opportune,pronunciate da un calciatore della nazionale, resto indeciso.
Scritto da Riccardo Ric il 17 giugno 2024 alle ore 14:27
Ancora più opportune, se pronunciate da un giocatore della nazionale. Era il contesto giusto per pronunciarle.
Da giocatore del Real Madrid, magari sarebbero state fuori luogo, essendo riferite alla nazione francese.
Rido,,,no era democristiano incallito, pace all anima sua….quando gli confessai di aver votato radicale manca poco gli viene un colpo,,,,,ma ricordo mi disse…”il voto è libero, ok”
ricordo bene Paolo Sollier e relativi commenti di mio padre….
Scritto da Riccardo Ric il 17 giugno 2024 alle ore 12:25
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Quel fascistone…
Hihihi.
Legittime sicuramente, buon senso opinabile, opportune,pronunciate da un calciatore della nazionale, resto indeciso.
Seee seee lurido Sciacallo…gaypride e tanta altra fuffa ma poi passi le giornate con un travone del quale non si capisce il verso; ciucci avidamente la fava di Lucacchio e ti fai inculare a sangue dal Rodri di turno.
Vai a leggere i necrologi sul quotidiano e poi piscia che ti esplode la vescica, prostatone. Hihihihi.
Se Fagioli esprimesse gli stessi concetti, temendo una loro vittoria alle elezioni politiche, contro roba come Forza Nuova, mi alzerei in piedi ad applaudire. Questo si.
Comunque…”Siamo in un momento cruciale della storia del paese e dobbiamo vedere le nostre priorità. Siamo innanzitutto cittadini, non dobbiamo essere scollegati dal mondo. Ci troviamo in una situazione senza precedenti. Voglio rivolgermi a tutti i francesi e in particolare ai giovani: vediamo che gli estremisti sono alle porte del potere. Abbiamo la possibilità di cambiare tutto e dobbiamo identificarci con i valori della tolleranza, del rispetto, della diversità. Ogni voce conta. Io condivido gli stessi valori di Marcus, sono dalla sua parte. Io sono contro le idee che dividono ed é certo che sto con lui. Per me, non ha sbagliato, qui c’è libertà di espressione. Spero che la mia voce si espanda il più possibile, che faremo la scelta giusta e che saremo orgogliosi di indossare ancora questa maglia il 7 luglio”. (Kylian Mbappe’)
Parole di assoluto buon senso. Dov’è il problema?
Mah! Non credo siano contemplate le donne d’onore, in quel contesto. Ma potrei sbagliarmi.
E donne!,,,Progressista, mica coniugherai al maschile quanto ti riferisci sia a uomini che donne! E’ sessismo eh!