Scritto che senza il gol di Zaccagni saremmo a casa, cin cin alla Georgia, 3 milioni e 700 mila abitanti, cartolina dall’ex Unione Sovietica, per la prima volta agli ottavi d’Europa.
** A Gelsenkirchen, Georgia-Portogallo 2-0 (Kvaratskhelia, Mikautadze su rigore). Cristiano, isterico, aveva la pancia piena; Kvara, no. Martinez, lider maximo del girone, aveva risparmiato la tipo (non il marziano, però); Sagnol, naturalmente no. Al destino serviva un sicario, per trasformare la cronaca in storia. Ha scelto Antonio Silva: sgorbio in uscita al pronti-via, contropiede, sinistro di Kvara; rigore in avvio di ripresa, Mikautadze chirurgico (e, con 3 reti, capocannoniere del torneo). Dopodiché: Cristiano sostituito con strascico di moccoli; riserve palleggianti e crossanti (male, malissimo); avversari sul pezzo (con il lessico di oggi: densità e ripartenze; con lo slang di ieri: catenaccio e contropiede). Mikautadze e Kvara in copertina. E il portiere, Mamardashvili: dopo Donnarumma, lui. Tirando le somme: è la riffa della terza e ultima partita. Chi ha stimoli e chi no, chi gioca «con» e chi «senza».
** Ad Amburgo, Repubblica Ceca-Turchia 1-2 (Çalhanoglu, Soucek, Tosun). Il rosso a Barak, per cumulo, spariglia il mazzo. Ma che fatica, i montelliani. Con Arda Guler e Yildiz dall’inzio. Luci e ombre, ombre e luci. Raffinato, l’esterno destro di Çalha; da moviola il mischione che propizia il pari di Soucek; agli sgoccioli, con i cechi stremati, la sentenza di Tosun.
** A Stoccarda, Ucraina-Belgio 0-0. Un dormitorio. Belgi in versione England, ucraina con Shevchenko in tribuna e Rebrov in panca: fuori con quattro punti, così è se vi pare. De Bruyne ha distribuito perle: invano. Un paio di brividi e nulla più: Lukaku all’inizio, murato da Trubin; un angolo di Malinovskyi, nella ripresa, intercettato in extremis, sul gesso della porta, da Casteels. Il resto, mancia: ma roba da tirchi.
** A Francoforte, Slovacchia-Romania 1-1 (Duda, Razvan Marin su rigore). Meglio due feriti che un morto: e più non dimandare.
**Gli ottavi, adesso: sabato Svizzera-Italia e Germania-Danimarca; domenica Inghilterra-Slovacchia e Spagna-Georgia; 1 luglio Francia-Belgio e Portogallo-Slovenia; 2 luglio Romania-Olanda e Austria-Turchia. Le più equilibrate: la nostra e il «derby» Mbappé-De Bruyne. Le favorite: Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Olanda e Austria.
milik intendevo
Non posso affatto escluderlo, in realtà penso che sia molto probabile, non mi nascondo dietro un dito, ma se hai tempo ti spiego perché, secondo me, è diverso.
Escludi che qualche iscritto al pd abbia inneggiato alla Meloni appesa a testa in giù?
Scritto da Riccardo Ric il 27 giugno 2024 alle ore 20:38
Amico mio (se posso permettermi), temo che sia troppo semplicistico derubricare tutto a imbecillità , anche se in cuor mio spero che abbia ragione tu. Hai letto anche tu cosa si scambiavano questi imbecilli. Aspetto di scoprire cosa si scambiano i giovani imbecilli del PD. In quanto agli juventini tutti eroi giovani belli e intelligenti…no comment.
Sono giorni meravigliosi ( cit.)
Scritto da Guido il 27 giugno 2024 alle ore 19:29
L idiozia è trasversale. (O pensi che tra gli iscritti al Pd non vi siano degli emeriti imbecilli?..ma vale per qualunque appartenenza….Esempio, io ero convinto che gli juventini fossero eroi giovani belli e intelligenti…tutti…mi son dovuto ricredere…
ok Fabrizio ma gli hanno annullato due splendidi goals nella stessa partita in autunno e poi si è rotto, milioni non ha fatto molto meglio…non so …non vale i 38 pagati da sti cretini ma i 13+5 ora sono ok
Il ragliometro è sempre uno strumento efficace per capire quanto si colpisce nel segno.
Kean ultimo gol nella Juventus il primo aprile duemilaventitré.
VENTITRE, sono 14 mesi che non segna.
E a prova di macchietta vedovella sempre pronta a spezzare un fiammifero per la merda livornese.