In un Europeo che ha votato la noia di gruppo e scaricato la fantasia dei singoli, tranne rare eccezioni, Olanda-Turchia 2-1 è stata un romanzo. Per un tempo, meglio i montelliani, a segno con Akaydin, di testa, complice il portiere; alla lunga, con i chili di Weghorst a occupare l’area, batavi più duttili, più duri. Sino ai 6’ «riveriani» che hanno capovolto Berlino: 70’, capocciata di De Vrij (da una palombella di Depay); 76’, carambola Muldur-Gakpo su tranciante di Dumfries. Mancava, ai turchi, Demiral squalificato per corna politically «scorrect» (mah). Non hanno mai mollato. Avrebbero potuto recuperare il risultato nella coda, se Van de Ven e Verbruggen non avessero opposto corpo, cuore e molto altro.
Hard rock, il duello Kadioglu-Dumfries (straripante). Di alta categoria Arda Guler (l’assist del gol, un palo su punizione); efficaci le geometrie di Çalhanoglu; più cornice che quadro, Yildiz (un gran destro, sì, ma pure una pericolosa latitanza su De Vrij); Yilmaz, un ossesso capace di torturare Van Dijk. Della Turchia mi ha colpito la «normalità » del coraggio e della disciplina. L’aeroplanino che i giornali non citavano da lustri, può andarne fiero.
E gli orange? Spesso a rimorchio, capaci però di domare i limiti e sfruttare i momenti. Fragili dietro, a cavallo nelle transizioni. Una squadra ambigua: e, come tale, di non semplice traduzione. Ronald Koeman ha scongelato Zirkzee, addirittura. Inutile cercare tracce del passato. Cruijff e Van Basten potrebbero querelare.
** A Dusseldorf, Inghilterra-Svizzera 1-1 dts (Embolo, Bukayo Saka). I rigori, ancora. L’archivio dell’England è zeppo di rimpianti, di rimorsi. Non stavolta. Cinque su cinque, con la paratona di Pickford su Akanji e il suggello di Alexander-Arnold. Serve un vincitore, comunque e dovunque. Le hanno provate tutte, dal golden al silver goal. Il tie-break dei penalty rimane l’alternativa più feroce e, dunque, la più gradita. Il pathos è stato tutto lì, non certo in una trama che i protagonisti hanno invaso di grigio, di lentezza, di pesantezza. Il gol di Embolo, la regia di Xhaka e Rice, i dribbling e la rete di Bukayo Saka, braccato da Aebischer, tutto tranne che un terzino, qualche parata vagante, l’incrocio di Shaqiri su corner. Più di così, cosa chiedere allo spirito di Manitù-Yakin? Gli eroi della Perfida erano spaesati – penso a Foden, lontano dal Pep e dalla sua Camelot: De Bruyne, Rodri, Haaland, Doku, eccetera – e a Kane, «stopperizzato» dalle esigenze. Le «bombole» delle panchine hanno offerto ossigeno, sì, ma non idee. Però Palmer ha gamba e si è rivisto Shaw (al posto di Mainoo, non male). Da Bellingham ti aspetti sempre il punto e non la virgola. Pazienza. La Svizzera è un tema in classe: diligente, senza sgorbi e senza svolazzi. Pochi i rischi corsi; e le occasioni prodotte, rare ma non certo inferiori a quelle dei leoncini. Da un Orsato detective e da un dormitorio blindato, in cui ognuno controllava il ronfare dell’altro, sono usciti, alla chetichella, undici metri di petardi. Un po’ di chiasso, finalmente.
** Il borsino delle semifinali, in chiusura: martedì, Spagna 49% Francia 51%; mercoledì, Inghilterra 51% Olanda 49%.
Ci provarono con il golden goal a rendere i supplementari più elettrizzanti ma durò poco e non fornì i risultati sperati, anzi, ancor più le squadre giocavano timorose terrorizzate dal prendere goal. Una delle poche eccezioni fu la finale Euro 2000 tra Italia Francia, goal di Trezeguet, se ricordo bene, subito prima di arrivare alla Juve. La mia proposta voleva un po’ pareggiare le abilità di chi calcia e di chi para. Il rigore è troppo sbilanciato a favore di chi tira. Il portiere può far valere le proprie abilità , ma solo se il rigore non è perfetto, altrimenti è goal,
Il Brasile ha perso i quarti di finale ai rigori contro l’Uruguay.
Vai a riposarti Douglas.
vero, una moda orrenda che produce nello spettatore lo sbadiglio con maxi apertura a rischio mascella per il desolante spettacolo che produce
sembra che vincere una partita per 5 a 4 sia disonorevole per la difesa, mentre invece renderebbe piacevoli ed effervescenti gli scontri
Ci potrebbe pure stare il tuo “aggiustamento” Antonio anche se, personalmemte, la mia preoccupazione è che entrambe le squadre tirino ad arrivare ai rigori, in una sorta di soporifero patto di non aggressione.
Sai, se si dà un vantaggio prima dei supplementari, per lo meno una squadra è costretta ad attaccare per rimediare e, se per caso ci riesce, allora è l’altra che si trova in difetto ed a sua volta deve darci dentro per pareggiare e quindi ripristinare il suo vantaggio conseguito ai rigori.
E poi credo che il format delle 24 squadre meriti qualcosa di meglio della qualificazione delle 4 migliori terze (su 6).
Gia 4 gironi con 6 squadre, con solo le prime 2 qualificate, sarebbe per me più logico e digeribile.
Interessante, ricordo la fece sua Beck. Ma appunto come ha detto Antonio la squadra vincente ai rigori si chiuderebbe in difesa. (No Antonio comunque basterebbe un goal). Oramai è una moda, e come tutte le mode non mi piace, la squadra in vantaggio si ritrae, lo ha fatto addirittura la Spagna contro la derelitta Italia negli ultimi 20 minuti, lo ha fatto la Svizzera sempre contro l Italia dopo il due a zero, lo ha fatto la Turchia contro l Olanda e poi lo ha fatto l Olanda contro la Turchia. Ma solo per citare gli esempi più immediati. In effetti è una costante.
Quella di bilbao77 e’ proposta curiosa ed interessante. Aggiungerei, un goal ai supplementari vale doppio.. nel caso in cui la vincente ai calci di rigore fosse tentata a chiudersi con 10 giocatori davanti al portiere…
Mi ero illuso. Cos’è questa gran cazzata della tournée negli Stati uniti anche quest anno ???
A me frega relativamente che si vada ai rigori, purchè le 2 squadre se le diano di santa ragione durante i supplementari. Quello che più preme è che i 30 minuti dei supplementari non siano uno strazio dominato dalla paura e nel quale ci si accontenti di giocarsela ai penalties, che quando si perdono fanno comunque tenerezza, compassione e solidarietà tra stampa e tifoselli.
Rilancio una proposta che, anni fà , scrissi in questo eccellente spazio di elegante disamina calcistica (nonchè laboratorio di innovazioni di quello sport), peraltro con qualche adesione “autorevole” come testimoniato da un post (chiamiamolo così) scritto sempre qui qualche tempo dopo…
Alla fine dei 90′ in caso di parità (diciamo 0-0 per es.), farei battere i 5 calci di rigore a testa per assegnare alla squadra vincente un cosiddetto “vantaggio”.
Poi farei disputare i 30 minuti dei supplementari dove la squadra che avesse perso la serie di rigori avrebbe quindi l’onere di cercare di segnare per ribaltare l’esito.
In caso di vittoria di uno delle 2 squadre nei 30′ ovviamente conterebbe quel risultato ma se durante i supplementari permanesse l’equilibrio dei 90′ (per es. ancora 0-0), allora passerebbe il turno la squadra vincente dei rigori calciati precedentemente col risultato di 1-0 ai calci di rigore.
Invece dei rigori farei tirare cinque tiri dal limite dell area a campo aperto, senza barriera, da 5 calciatori diversi, in 5 posizioni diverse. Occorrerebbe più abilità che dal dischetto per segnare. Ho visto Olanda Turchia, partita piacevole, in questo Europeo deprimente
Lurido Sciacallo che fa POMPE FUNEBRI, che scegli?
Porta o chi calcia prima?
Hihihihi.
Retarded!