Da Alcaraz al «doppio» Nico Williams-Oyarzabal la Spagna si prende tutto: il mondo di Wimbledon, l’Europa di Berlino. E così, i titoli diventano quattro: uno in più della Germania, tre nelle ultime cinque edizioni (2008, 2012, 2024). Succede, la Roja, all’Italia manciniana di Wembley. Il 2-1 inflitto all’Inghilterra, eterna seconda, non sarà stato perentorio come il 6-2- 6-2 7-6 di Carlitos a Djokovic, ma non ci è andato molto lontano, se contiamo le occasioni e traduciamo correttamente la trama. Sette partite sette vittorie, tanto per cominciare: e un gioco quasi sempre gradevole, padrone e non prigioniero di una tradizione «sartoriale» che Luis Aragones aveva inaugurato a Vienna, sedici anni fa. Brindo a Luis De La Fuente, un Vicini dell’Ebro che dalle under si è arrampicato fino ai «titolarissimi». Un signor nessuno che, lungi dall’atteggiarsi a Einstein, ha saputo raccogliere le altrui semine.
Il romanzo della notte, adesso. Sorvolo sul primo tempo, noioso, con le furie poco furie e i leoncini a schivare le fruste dei domatori. Walker su Nico, Shaw su Yamal, Foden addosso a Rodri: senza dimenticare, sul fronte opposto, Cucurella su Bukayo Saka. Duelli a beneficio dei difendenti, in senso lato e in senso stretto.
Tiri? Uno, di Foden, tra i guantoni di Unai Simon. E’ la ripresa che esplode come un arsenale centrato da un razzo. Non c’è più Rodri, infortunato. E allora: povera Spagna… Tocca a Zubimendi, che sta al colosso del Pep come un grissino a una pagnotta. Povera Spagna un corno. Provano a sporgersi, i soldatini di Southgate, e si beccano una transizione clamorosa: da Yamal a Nico, e uno. Le ali della vittoria.
Escono Kane e Mainoo, dentro Watkins e Palmer. Pickford si supera su Yamal ed è graziato da Dani Olmo, enorme, e Morata, prezioso. Il pari giunge improvviso da una palla rubata a Cucurella. Il sinistro di Palmer è il bisturi del chirurgo. Bellingham non si arrende, ma non basta. Ancora Pickford su Yamal. La staffetta tra Morata e Oyarzabal non piace al loggione ma non dispiace al destino. Scende Cucurella, i fischi nascosti tra i riccioli, cross, spaccata di chi? Ma di Oyarzabal, che discorsi. In coda all’ordalia, sarà Dani Olmo a «parare», sul gesso della linea, l’incornata di Guehi. I bacini del fato non si rifiutano mai.
Due cose, per concludere. La prima: l’uscita di Morata. Da capitano «verdadero» qual è: un abbraccio qua, uno là, una pacca al subentrante. Labiali sconci, zero. E dalla panca, tifo continuo. La seconda: Alcaraz 21 anni, Nico Williams 22, Yamal 17. Si può scrivere beati loro?
Esimio Presidente del Senato Ignazio Benito Maria La Russa
Scritto da Riccardo Ric il 23 luglio 2024 alle ore 20:15
Che possa morire lentamente lui e i suoi eredi prima o dopo di lui.
Scritto da Alex drastico il 23 luglio 2024 alle ore 20:40
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Concordo.
Un umile amico mi ha raccontato un episodio che, per lavoro, ha vissuto in prima persona con il figlio di pappone più piccolo, lo stupratore per intenderci.
Roba da spaccargli il cric dell’auto su quelle zucche vuote di materia grigia ma strapiene di bamba.
Se si mette male con i russi, sono nella lista di desideri che manderò a Natale a Babbo Vladi.
Scritto da intervengo102 il 25 luglio 2024 alle ore 08:41
Io di Matteo Berrettini ho un giudizio tecnico che, nel corso del tempo, non ho mai modificato più di tanto mentre mi ha colpito sgradevolmente la momentanea ( ? ) metamorfosi da “ragazzo serissimo , umile, gran lavoratore” ad assiduo presenzialista di eventi mondani e di “moda” , soggetto copertina di giornalacci di gossip, giudice a MasterChef ( !! ) etc…con ovvie, molto negative, ripercussioni sui risultati sul campo ( quando era presente…) ora questa “sbandata” sembra essere alle spalle e Matteo sembra di nuovo molto concentrato sul tennis…tecnicamente, dicevo, Matteo ha messo a frutto la struttura fisica di cui dispone giovandosi di un grande servizio che è l’architrave del suo gioco, affianca a questo un dritto molto potente e particolarmente efficace nella versione inside-out , un discreto tocco di palla che di tanto in tanto gli consente drop shot vincenti, nel gioco a volo e’ non più che sufficiente mentre il suo tallone d’Achille e’ il rovescio , troppo spesso giocato in back in versione “difensiva”…nostre l’imponente struttura fisica sé gli procura i suddetti vantaggi sul servizio ne determina in effetti una scarsa agilità nella risposta al servizio…Matteo, come ricordava anche Alex, è arrivato relativamente tardi al tennis e, in più, ha perso ulteriore tempo nei primissimi anni di carriera quando, come lui stesso ricorda, a 20-21 anni era ancora impelagato nei Challenger anziché tentare la scalata al circuito maggiore , lavorando a fondo sui suoi “punti deboli”…per cui, secondo me, Matteo fondamentalmente è nel bene e nel male il giocatore che già conosciamo, ma attenzione: un Matteo al MASSIMO delle sue possibilità ed in piena forma fisica sull’erba e sul cemento ci può dare tuttora grandi soddisfazioni, nella Top 10-15 ci rientra tranquillamente
Scritto da Alex drastico il 24 luglio 2024 alle ore 19:28
MIA OPINIONE, con quella struttura fisica, o sei Federer oppure la risposta sara’ sempre un problema
Le vedove di Iling, Barrenechea, Soulè ed Hujisen, non ce le meritavamo.
::)))))
Wolverine
mi sembri enristo ed i suoi conti alla cazzo di cane.
Cabal lo pagano in 4 esercizi e così come Di Gregorio.
Se è vero che chi deve vendere ha sempre più fretta la stessa cosa vale per chi deve comprare.meglio avere problemi di esubero o mancanze in rosa?
Le promesse di cui parli non sono poi così tanto promesse.ad esempio per me soule vale il Frosinone o poco più.
Scritto da Giovanni il 24 luglio 2024 alle ore 18:34
SU,Pancho Villa,un po’ di contegno.
Arrivare a 65 anni in questo stato mentale dovrebbe farla riflettere.
Sara’ mica tifoso del Grassophers?
Ihihih.
Kean, fatte le debite proporzioni, fa parte della schiera dei talenti sprecati a causa di un cervello non esattamente sopraffino. Zaniolo, Balotelli, Cassano, Gascoigne… che peccato.
Alla voce terzini non è che eravamo messi bene. Danilo non gioca in quel ruolo da due anni; cambiaso c’è chi lo vede meglio come un esterno alto o tutta fascia. Whea è un esterno alto. Gatti sarebbe un centrale ma con un allenatore capace potrebbe pure giocare ogni tanto da terzino bloccato. De sciglio non esiste. Quindi un terzino andava preso. De Gregorio è stato un acquisto fatto in maniera tempestiva prima che il prezzo aumentasse ci sta che assieme ad uno che non ha mai giocato ad alti livelli si tenga in rosa un portiere affermato (scesni ha fatto la riserva di buffon e viceversa). Uno tra perin e scesni andrà via ed è abbastanza normale nel calciomercato che uno venda dopo aver comprato (tanto per fare un esempio lo sanno tutti che i suini devono vendere 2 attaccanti con il rientro di correa, ma non pare stiano perdendo il sonno per quello)
Alex : io non critica gli acquisti di DL e Thuram quanto l aver speso pee Cabal e Di Grigorio prima di aver piazzato gli esuberi costringendolo ora a vendere alcune promesse invece…alla fine questi due li paga Soule al momento mentre il polacco e De Sciglio sono ancora in rosa (ed il mese di agosto glielo paghi intanto). soprattutto il primo ha fatto un ottima stagione…per me alla fine resta e mandano perin in prestito stai a vedere alla fine
Ah quando ho buttato li, anche provocariamente, la proposta di abolire la seconda di servizio, non avevo idea che vi fosse già corrente di pensiero in tal senso. Ero convinto di far inorridire gli esperti appassionati, invece leggo che non sono stato il primo…anvedi…
Scritto da Riccardo Ric il 24 luglio 2024 alle ore 20:41
Sono cinquant’anni che gira sta cazzata…