Un paziente, il gentile MarcoB, mi chiede un pensiero sui Giochi che, già cominciati, cominciano oggi a Parigi, sulla Senna (di prima, con il senno di poi; al di là della nuotata «editoriale» della sindaca Anne Hidalgo). Per la verità , invoca persino un pronostico, che poi – dato l’evento – sarebbe la somma di tanti, di troppi. Li lascio agli esperti. Me ne tengo uno. Se la Clinica mi desse dieci centesimi e mi intimasse di giocarli su qualcuno o su qualcosa, li punterei sul non-oro del basket Usa. Maschile, beninteso. Perché su quello femminile, a torto o a ragione, non ho dubbi. LeBron, per carità . E Curry. E Durant (se torna). Ma nessun campionato dell’ orbe terracqueo ha covato le serpi in seno (e che serpi!) come la Nba. Se ai nostri bei dì scrivevamo che prima di laurearsi re d’Europa e del Mondo, Michel Platini, Lothar Matthaeus – e persino Diego Armando Maradona, scusate la bestemmia – si erano sciacquati i panni chez nous, figuratevi un Nikola Jokic, serbo.
Giovanni Malagò – abbasso il quarto mandato – punta a migliorare il Quarantello di Tokyo. E’ presidente del Coni, ci mancherebbe pure che giocasse al ribasso. Che sia l’Azzurro cantato da Adriano Celentano e non l’Azzurro tenebra descritto da Giovanni Arpino. Stop. E guai a confondere Nazione, Nazionale e Nazionalismo. Si tifi con il garbo trasmessoci dal Barone, per il quale, beato lui, l’importante era partecipare.
Ho coperto dieci Olimpiadi, nove estive e una invernale, quella di Torino 2006. Da Settembre Nero all’ultima uscita pubblica di Luciano Pavarotti. Strada facendo, i Giochi sono diventati troppo, lo sappiamo tutti, ma ci piace pensare che ci aiutino – ancora – a fermare le guerre, anche se sempre più spesso, al contrario, ne fomentano i sinistri pruriti. Chiesero un giorno all’avvocato Agnelli: che marito è stato? Rispose: sono stato un marito devoto, non fedele. Ecco. Rispetto alle Olimpiadi anche noi siamo mariti devoti ma non fedeli, nel senso che le tradiamo con il calcio, le accusiamo di efferato business, di gigantismo siliconato, di costringerci a vivere da reclusi, ed esclusi, salvo, ogni quattro anni, far finta che nulla sia successo, di peccaminoso, e niente possa succedere pur di spingere l’adulto-adultero che è in noi a sloggiare dalle lenzuola del campanile.
Già , il calcio. Visto il casino di Argentina-Marocco? Alla «Gazzetta», il Direttore mi ammoniva: «Minchia, Beck. Scordati di fare solo calcio. E, al massimo, tabellino e dieci righe. Italia o non Italia. Sono stato chiaro?». Los Angeles 1984, Italia-Egitto 1-0 con rissa compulsiva, morale: una pagina. Seul 1988, Zambia-Italia 4-0, telefonata del Director: «Minchia, Beck, non penserai mica di cavartela con dieci righe».
L’Italia meticcia mi piace. Ricordo lo stupore, in Corea del Sud, quando notai un non-biondo nella squadra svedese: Martin Dahlin, centravanti. Padre venezuelano e Martin in onore di Martin Luther King. Giocò anche nella Roma, una botta e via, i diversamente giovani lo ricorderanno.
Sono momenti in cui tra governo e tennis la russa domina e fagocita. Bisogna farci il callo. Buoni Giochi a tutti.
Appena conclusa una gara dei 10mila semplicemente PAZZESCA.una battaglia epocale che ha visto il pluricampione del mondo chepteghei finalmente aggiudicarsi l’oro olimpico con un ultimo 500mt devastante.
Inutile girarci intorno, stasera Lorenzo Musetti e’ uscito dalla partita quando sul 5-4 Djokovic 40-0 servizio Musetti, Lorenzo si è fatto rimontare sul 40-30:e li’ ha commesso una fotta clamorosissima non chiudendo un facilissimo colpo a un metro dalla rete .tirando incredibilmente addosso a Djokovic nell’angolo e ormai rassegnato anziché nella perte del campo a sinistra totalmente sguarnita…Nole poi finisce per vincere game e set…questo terribile errore ha mandato fuori di testa Lorenzo, si’ anche il Lorenzo che pareva essere diventato inossidabile a questi avvenimenti, il secondo set per Djokovic e’ stato una formalità …naturalmente, avesse conseguito il punto del 5-5 , era tutto da vedere che davvero Lorenzo potesse continuare a fare MIRACOLI, in assenza pressoché totale della prima di servizio, per tenere i propri turni di servizio, ma così si è autocondannato subito…Nole molto, molto determinato , del resto vuole fortissimamente questo oro che è l’UNICO trofeo che manca alla sua spaventosa collezione , ma io mi sbilancio e dico che Carlitos Alcaraz gli darà un altro dispiacere dopo quello di Wimbledon dello scorso mese…in quanto a Lorenzo: la brutta sconfitta di stasera non cancella gli ultimi due mesi, che rimangono eccellenti, ora vinca domani la medaglia di bronzo, che è pur sempre meglio di niente, contro Auger Aliassime e poi confermi a Cincinnati ( non credo giocherà a Montreal, al pari di molti altri, che parte lunedì ma vediamo ) e allo US Open i grandi progressi dimostrati…P.S. :Lorenzo allenati FORSENNATAMENTE al servizio…così come ha fatto , e con successo, dopo lo US Open dello scorso anno, Jannik Sinner
Scritto da Riccardo Ric il 2 agosto 2024 alle ore 17:06
Ha esposto i fatti nudi e crudi. Non rientra nei poteri del Presidente della Repubblica intervenire per oscurare i fatti.
Peccato per il primo, ha avuto l occasione per andare sul 5 pari ma l ha sprecata malamente. Poi nel secondo Djokovic è salito ad un livello oltre. Vabbè, prima o poi anche Nole smetterÃ
Musetti comunque ha servito MALISSIMO
Niente da fare per musetti.
Novax e’ancora ad un livello troppo superiore,per tennis ma soprattutto mentalmente.
Alcaraz se vorrà prendersi l’oro dovrà scendere all’inferno.
quando si dice che ci tengono alla famiglia.
La loro!
che poi, insomma, famiglia tanto tradizionale con mamma papà e figli usciti dalla pubblicità del mulino bianco se ne vedono poche anche da quella sponda.
Sarà che pure Maria era una ragazza madre e Giuseppe un padre adottivo?
Egr Sig De Pasquale, secondo Lei il campo di Perugia era praticabile? Collina fece iniziare il 2. tempo dopo oltre mezz’ora, il che non era ammissibile dalle regole (Max 15 min). Collina ricevette delle telefonate (da Roma) per indurlo a far continuare la partita, che a rigor di logica doveva finire 0-0, perché altrimenti si sarebbe dovuto giocare il recupero il mercoledì, con orde di laziali malavitosi (questi non esistono?) pronti a trasferirsi a Perugia a produrre disordini. Non dico altro di quello che so, ma quel match non poteva assolutamente continuare nell’ acquitrino
Lei il letame ce l’ ha in testa,babbalone.
E ne sparge l’aroma.
https://www.tuttojuve.com/calciopoli/moggi-su-libero-le-rivelazioni-di-melli-sulla-pioggia-di-perugia-rendono-giustizia-alla-signora-chissa-se-auricchio-e-narducci-proveranno-un-po-di-rim-697004
…ogni tanto un po’ di letame esce da sotto il tappeto indaista