La scorsa stagione, il 4 dicembre, non ci fu storia: 3-0 per il Toro di Juric. Questa volta non basterebbe un romanzo. La famiglia Adams rovescia la Dea e firma una vittoria che la contestazione anti-Cairo (per il «ratto» di Bellanova), il valore degli avversari e il fuoco della trama hanno reso memorabile. Da Toro.
Gasp subito avanti con Retegui, di testa. Vanoli invita i suoi a reagire. Non solo cuore. Anche gioco. Per esempio, il lavoro sporco degli attaccanti, gli inserimenti da dietro (di Lazaro, in avvio, di Ilic, Ricci, Linetty). Il pareggio arriva in fretta, lungo l’asse Ilic-Zapata-Adams-Ilic (tocco sotto).
La sfida è ardente. De Katelaere ha voglia, però mancano Lookman, Scamacca, Koopmeiners, Scalvini (ai granata, Schuurs e Vlasic). Le occasioni crepitano. Il Toro ha le sue, sciupate o sventate da Carnesecchi. La famiglia Adams, dicevo: l’assist, il gol del sorpasso, in contropiede, all’alba della ripresa. Che Adams, scozzese, 28 anni, ex Southampton: un oplita entrato subito in sintonia con l’atmosfera e lo spirito. E come famiglia, vi aggiungo Milinkovic-Savic. Il portiere sempre sull’orlo della ghigliottina. Ha murato a Pasalic il rigore varista del 2-2. Era il 95’.
Non è stato fortunato, l’Ego di Bergamo: sull’1-2, traversa di Retegui e palo del belga. Ha chiuso con Zaniolo, Samardzic e un pugno di bebè. Da Brescianini, doppietta a Lecce, un contributo sin troppo timido. Ricapitolando: il pareggio sarebbe stato più corretto, visto l’andazzo, ma se l’Atalanta la conosciamo, il Toro di Vanoli pare avere qualche freccia in più rispetto alla faretra del passato. Un Ricci e un Ilic più «dentro», per esempio.
** Napoli-Bologna 3-0. La palla di papà Kvara per il gol di capitan Di Lorenzo: tutto il resto, scrivetelo voi.
Ben 6 italiani in campo dall’inizio. Combinazione che difficilmente rivedremo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Bremer, Cabal; Locatelli, Fagioli; Cambiaso, Yildiz, Mbangula; Vlahovic. All. Thiago Motta. A disp. Perin, Pinsoglio, Danilo, Kalulu, McKennie, Douglas Luiz, Anghelè, Rouhi.
Unica sorpresa fagiolino in campo ed i due brasileiri in panca
Ah era riferita a me quella idiozia della preoccupazione? Mica avevo capito, pensavo si riferisse a Giuntoli
Scritto da Riccardo Ric il 26 agosto 2024 alle ore 18:01
Trappole eh?
Senza vergogna.
Ahahahah, trappole…vai vai a quattro zampe a prendere posto sulla sdraio a tifare contro la Juve ed il mister che ha riportato la cultura del lavoro e del merito, tipico di noi sinistri, laddove esisteva il cancro del familismo, dell’ “amicismo”, della raccomandazione, del fancazzismo e della negazione della meritocrazia (tutti luridi connotati dei destronzi, come ben illustra questa merda di governo) che AA ed il Cialtrone avevano radicato.
Pussa via!
E comunque tecnicamente e tatticamente la vicenda Chiesa non è stata raccontata con sincerità e molta gente si è bevuta volentieri la propaganda sabauda.
Se TM non l’ha fortemente voluto come avrei immaginato e sperato non penso davvero che sia per le ragioni di cui sopra.
Semmai un misto tra un fermo diktak societario e chissà un veto di natura caratteriale.
Eppure hanno cercato, per mesi, di convincere del fatto che Chiesa non facesse la fase difensiva mentre Yildiz e Soulè sì…
Che Chiesa fosse anarchico mentre Soulè no…e tante altre fesserie calcistiche.
Poi vedi Mati Soulè giocare una partita mediocre contro l’Empoli e venir sostituito perchè, a sentire alcuni opinionisti post-match, è stato troppo individualista e testardo ( toh!).
Vedi Juve-Como ed ammiri una circolazione palla più rapida e precisa con csmbi di gioco esemplari che isolano l’ala, sia a destra che a sinistra, nel potenziale 1 contro 1.
E se permettete, visto che è una delle cose che aspettavo di vedere da 3 anni, in quella situazione di gioco preferisco che in quel momento lì ci si trovi Chiesa e non Weah.
Ovviamente con Nico e Cisco la cosa è un po’ differente che con l’americano ma insomma.
Quanto sopra esula dalle probabili fesserie che l’entourage di Chiesa possa aver commesso in fase di contrattazione con la società .
Ed i sinistri sono così limitati, come natura crea e partito dispone, da cadere nelle trappole più evidenti….(ora stop per me sto entrando in clima partita)
per la sua tipologia anarchica di gioco, più per sè che per la squadra, spesso corsa a testa bassa sino a finire nel cul-de-sac dei difensori,
Scritto da nino raschieri il 26 agosto 2024 alle ore 18:18
Salve Nino, la sua tipologia anarchica era (secondo me) dovuto al giocomerdismo degli ultimi anni, mi sarebbe tanto piaciuto vederlo con Tiago Motta, io che che se avesse avuto altre pretese, non lo avremmo visto partire.
poi chiaramente, un secondo dopo che Chiesa sarà andato via, mi importerà di Chiesa quanto mi importa di Bernardeschi in Canada, e sopratutto mi importerà molto di più mi Mbangula che fino a 8 giorni fa non sapevo chi fosse.
Non ci era arrivato…hihihihi.
Quando dico che i fasci nella scheda dell’evoluzione umana si collocano,tra i primati, a 90° tra quelli che hanno a malapena cominciato a sollevare le braccia da terra per camminare.
Ma l’inda non era abbastanza attraente per Federichetto? Dopo napoli e Roma e dopo aver mandato il babbo col cappello in mano da giuntoli, respinto al mittente, schifa pure il cartoname.
In questo, almeno, sarebbe saggio..bravo.
sempre che la cessione ci sia veramente, calciomercato spara balle a raffica