Mezzo Diavolo

Roberto Beccantini1 ottobre 2024Pubblicato in Per sport

Partitona a Leverkusen. Da Champions. Per un tempo, il Bayer butta il Milan alle corde e lo martella. Maignan e la mira tengono in piedi tutto: Diavolo e risultato. Zero a zero, addirittura. In avvio di ripresa, al 51’, Boniface spacca quel simulacro di equilibrio. Ecco: comincia un’altra «cosa» (alla Nanni Moretti). Molto hanno speso, le «aspirine» di Xabi e così Fonseca respira. La staffetta fra Abraham e Morata gioverà alla causa. E non poco. Si scuote persino Leao, fin lì custode svampito – con Theo Hernandez – della fascia sinistra.

Al contropiede, adesso, ricorrono i tedeschi: e Frimpong se ne mangia uno, clamorosissimo. Avrebbe potuto giocare così anche nel primo tempo, il Milan? Mah. Nell’area di Hradecky succedeva il finimondo: Reijnders a tu per tu con il portiere, traversa di Theo (con Morata che alza di testa), ancora Loftus-Cheek e ancora Hradecky.

Il Bayer venne polverizzato, a Dublino, dalla Dea. Era il 22 maggio. E’ una squadra che scaccia gli sbadigli, nel bene e nel male. Wirtz, Grimaldo, Xhaka sono i sentieri più sicuri. Rimane l’1-0, sul quale si scanneranno gli avventori dei Bar Sport: da un legittimo 3-0 pro Bayer all’ipotesi di un pari che il ribaltamento dell’ultima mezz’ora avrebbe giustificato. Resta, soprattutto, la classifica: due sfide, zero punti. Ocio.

** Inter-Stella Rossa 4-0 (Çalhanoglu, Arnautovic, Martinez, Taremi su rigore). Il turnover di Inzaghino, la punizione del turco, un paio di occasioni di Mkhitaryan, oh yes, ma fino al 2-0 campioni così così, Stellina audace e quel Maksimovic (classe 2007) non proprio in cattedra ma neppure dietro la lavagna. Poi, il suicidio di massa (Krunic, Spajic, Drkusic), gli assist di Taremi e il penalty che capitan Lautaro lascia all’iraniano. Niente di nuovo sul fronte occidentale. Almeno in campo.

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