Partitona a Leverkusen. Da Champions. Per un tempo, il Bayer butta il Milan alle corde e lo martella. Maignan e la mira tengono in piedi tutto: Diavolo e risultato. Zero a zero, addirittura. In avvio di ripresa, al 51’, Boniface spacca quel simulacro di equilibrio. Ecco: comincia un’altra «cosa» (alla Nanni Moretti). Molto hanno speso, le «aspirine» di Xabi e così Fonseca respira. La staffetta fra Abraham e Morata gioverà alla causa. E non poco. Si scuote persino Leao, fin lì custode svampito – con Theo Hernandez – della fascia sinistra.
Al contropiede, adesso, ricorrono i tedeschi: e Frimpong se ne mangia uno, clamorosissimo. Avrebbe potuto giocare così anche nel primo tempo, il Milan? Mah. Nell’area di Hradecky succedeva il finimondo: Reijnders a tu per tu con il portiere, traversa di Theo (con Morata che alza di testa), ancora Loftus-Cheek e ancora Hradecky.
Il Bayer venne polverizzato, a Dublino, dalla Dea. Era il 22 maggio. E’ una squadra che scaccia gli sbadigli, nel bene e nel male. Wirtz, Grimaldo, Xhaka sono i sentieri più sicuri. Rimane l’1-0, sul quale si scanneranno gli avventori dei Bar Sport: da un legittimo 3-0 pro Bayer all’ipotesi di un pari che il ribaltamento dell’ultima mezz’ora avrebbe giustificato. Resta, soprattutto, la classifica: due sfide, zero punti. Ocio.
** Inter-Stella Rossa 4-0 (Çalhanoglu, Arnautovic, Martinez, Taremi su rigore). Il turnover di Inzaghino, la punizione del turco, un paio di occasioni di Mkhitaryan, oh yes, ma fino al 2-0 campioni così così, Stellina audace e quel Maksimovic (classe 2007) non proprio in cattedra ma neppure dietro la lavagna. Poi, il suicidio di massa (Krunic, Spajic, Drkusic), gli assist di Taremi e il penalty che capitan Lautaro lascia all’iraniano. Niente di nuovo sul fronte occidentale. Almeno in campo.
Sarei molto sorpreso di vedere Texas e Fagioli in campo anziché Douglas Luiz e Thuram…
Quando si incontrano il numero 1 e il numero 2 del mondo può finire in qualsiasi modo. Nell’incontro appena terminato, Carlos potrebbe recriminare per come ha perso il primo set, Jannik per come ha perso il tie break decisivo, per dire delle cose più evidenti, ma ci sono mille episodi, che avrebbero potuto cambiare il corso della partita, in un senso, o nell’altro. Sicuramente Jannik avrebbe voluto vincere, ma può essere contento della partita che ha fatto.
Dentro l’Inter, scrivono i pm, si è creato un “disaccoppiamento” in forza del quale “in parallelo alla struttura formale dell’organizzazione volta a rispettare le regole istituzionali”, si è sviluppata “un’altra struttura, ‘informale’, volta a seguire le regole dell’efficienza e del risultato”. In questo modo, “la costante e sistematica violazione delle regole genera la ‘normalizzazione della devianza’, in un contesto dove le irregolarità e le pratiche illecite vengono accettate ed in qualche modo promosse, in quanto considerate normali”. Emblematiche “in questo senso la gestione dei biglietti (il cui ricavato va a favore di autori di gravi reati) e il controllo degli ingressi allo stadio, gravemente carente e fonte di ulteriori guadagni (nonché foriero di pericoli non certo irrilevanti)”. A questa situazione, per i pm, “è necessario porre termine al più presto, anche perché pare francamente impensabile che una struttura imprenditoriale con un fatturato di centinaia di milioni di euro possa avere rapporti di carattere economico con gli indagati e in particolare con un esponente di ‘ndrangheta”.
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Prima o poi si estingueranno…….(la gazzetta continua a parlare di Sinner, Luna Rossa, ecc ecc ecc)
Ci fu “una totale sottovalutazione del fenomeno anche da parte della Commissione comunale antimafia indotta in errore da Fc Inter”. Lo scrivono i pm della Dda di Milano Paolo Storari e Sara Ombra nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà milanisti e interisti arrestati due giorni fa nel maxi blitz che ha svelato gli affari illeciti, le violenze, il patto tra le due curve e le pressioni sui club da parte dei capi degli ultras. La Procura, infatti, fa riferimento alle audizioni, il 15 marzo scorso, in Commissione antimafia del Comune di Milano di due responsabili del club nerazzurro. Dichiarazioni che, sostengono i pm, attestano “ancora una volta la totale sottovalutazione del fenomeno qui investigato e il completo scollamento dalla realtà dello stadio, non senza considerare alcune omissioni in mala fede”. I legali dell’Inter, poi, si legge ancora, il 30 aprile hanno depositato “una memoria” dove si limitavano “a ripetere” ciò che era stato detto “in sede comunale”. Memoria, però, da cui emerge, scrive la Procura, “un dato di interesse: il Presidente della commissione comunale antimafia” con una email del 28 marzo “ha riferito a FC Internazionale che l’audizione ha ‘mostrato l’azione positiva di FC Inter’”, una cosa smentita “dai fatti” e che “comprova ancora una volta una totale sottovalutazione del fenomeno” anche da parte della Commissione comunale. Peraltro, fanno notare i pm, l’Inter ha assunto una “duplicità di atteggiamento (uno rivolto all’interno, dove le regole organizzative vengono pretermesse, e l’altro rivolto all’esterno, dove le medesime regole sono oggetto di formale ossequio)”.
Scritto da Superciuk il 2 ottobre 2024 alle ore 15:03
Superciuk io tentavo di evitare l’argomento parlando di tennis perché, lo confesso, nella mia immutata stima ed assoluta fiducia in Thiago Motta non riesco più a nascondere il fatto che questo ribadito ostracismo a Douglas Luiz comincia a infastidirmi un po’…sabato scorso quando è entrato a Genova non mi è dispiaciuto per niente, secondo me ha fatto ampiamente capire di essere un giocatore daivalorin tecnici assolutamente notevolissimi…possibile sia ancora così indietro fisicamente da non farlo partire da titolare? Possibile che, dopo quasi 3 mesi, ancora non abbia assimilato il credo tattico di Thiago? Davvero debbo confidare piu in Texas e Fagiolino che in Douglas Luiz?! Boh…
Centrocampo di stasera Fagioli McKennie Koop
Saluti
Scritto da mike70 il 2 ottobre 2024 alle ore 14:33
meno male che c’è qualcuno che pensa ancora alle cose serie!! ;;)))
Ed in ogni caso è bene ricordare che Jannik da Montecarlo ( compreso ) in poi gioca con un macigno enorme sulle spalle, questa maledetta storia del Clostebol lo ha tormentato e continuerà a tormentarlo per ancora minimo 4-6 mesi , fino alla liberatoria ( speriamo ) e DEFINITIVA sentenza di assoluzione del TAS dopo quella dell’ITIA
Sul 3-0 a suo favore nel tiebreak Sinner inopinatamente smette di giocare mentre l’altro fa di tutto e colleziona 7 punti di fila…che dire Jannik può rammaricarsi di non aver avuto più il servizio e aver giocato in modo passivo il tiebreak del terzo sul 3-0 per lui ma onestamente bisogna dire che Carlitos il primo lo aveva buttato via, prima in vantaggio 5-2 poi sprecando un set point sul 6-5 e ben 2 consecutivi sul 6-4 a suo favore nel primo tiebreak…e comunque di finali tra questi 2 giocatori nei prossimi 10-12 anni sai quante ne vedremo ancora!!
Centrocampo di stasera Fagioli McKennie Koop
Saluti
Devo dire che raramente ho visto un giocatore infilare 7 punti di fila di questo livello in un tie break decisivo.
Bravi entrambi,comunque.