Dall’impresa di Lipsia alla lezione dello Stoccarda. Pressing, triangoli, il calcio nella sua fragranza più semplice e dinamica. Decimo in Bundesliga e reduce dallo 0-4 bavarese: non marziani, ma squadra. Sempre. L’1-0 è bugiardo. Senza un palo, senza le parate di Perin (almeno cinque, compreso il rigore di Millot), e una rete di Undav «varizzata» da un braccio, sarebbe finita di goleada. Anche se, per ironia della sorte, il guizzo di El Bilal Touré, splendido, è arrivato «solo» al 93’, dopo il rosso a Danilo; e dopo che Madama aveva dato segni di vita. El Bilal, scuola Gasp.
Per carità, gli infortuni (e lo scrivo da «giocatorista»): tutti pezzi grossi (ma pure i tedeschi avevano i loro cerotti). Restano, in sequenza, gli zero tiri nello specchio – non esattamente una novità – il senza voto a Nubel e l’8 a Perin. Per Motta, prima sconfitta stagionale. E una carenza in fase costruttiva così capillare e plateale che continua a penalizzare un attacco già di per sé non esplosivo. Vlahovic, che non avrei tolto comunque, è l’unica punta-punta e, in attesa di Milik, non ha vice. Ha chiuso, Madama, con Yildiz (2005) e Adzic (2006). Il turco si è perso, il montenegrino va atteso. Allargando il discorso, la panca di Cambiaso mi ha sorpreso, per quanto all’orizzonte si profilino i cannoni dell’Inter. Ma sono dettagli.
Lo Stoccarda di Hoeness correva e giocava, la Juventus annaspava: piatta, pachidermica, orfana persino di un Douglas Luiz cui aggrapparsi. Mancava la fantasia, mancava la garra. Savona e Conceiçao affettati da Mittlestadt e Leweling (un po’ meglio con l’ingresso di Cambiaso e Weah), Millot signore del dribbling (a proposito di gesti tecnici), Thuram (il meno peggio, forse), Fagioli e quindi Locatelli sistematicamente disarmati. E, per capitan Danilo, non una gran serata. Aggredita e sballottata sin dall’inizio: la peggior Juventus della stagione.
** Milan-Bruges 3-1 (Pulisic, Sabbe, Reijnders, Reijnders). Per un quarto d’ora, Maignan sotto bombardamento: quattro occasioni, la traversa di Ordonez; un Diavolo non povero: poverissimo. Improvviso, il gol olimpico di Pulisic, direttamente da corner, fra veli e velette. Il rosso varista a Onyedika pare una sentenza, più che un episodio. Invece no. Il 4-3-3 di Fonseca è lento e, in avvio di ripresa, incassa il pari di Sabbe, piovuto dalla panca. Ecco: fuori Leao (da 5,5) e Loftus-Cheek (da 5), dentro Okafor e Chukwueze. Sono loro a spalancare la porta a Reijnders: il primo da sinistra, il secondo da destra. Vai Paulo! E Francesco Camarda? Eurogol di testa, a 16 anni e 226 giorni, ma l’orco del Var glielo «ruba». Fuorigioco: c’era. Coraggio. Continui così. Giorno verrà.
MEEEEEEESSSSSSSSSIEEEEUUUURRRSSS, chers messieurs,
Suvvia suvviaaaa! Diamo fiducia allo Thiagone, eppur novizio in codesta singolar tenzone.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuol e più non dimandar!
Il derby italico sarà impervio con le truppe inzaghiane cariche e i manipoli fonsechiani alla ribalta, ed i friarielli contiani ben saltati in padella, nevvero.
Però però però…
Max condottiero imperituro giammai sarà scordato il tuo muso corto!
Besos,
BZ
Scritto da Alex drastico il 23 ottobre 2024 alle ore 22:59
Alex,
non è che io abbia visto giocare il Lille molte volte, ma le poche volte che mi è stato dato di farlo a me Jonathan David e’pisciuto molto…speriamo non dover constatare tra 14 giorni quando andremo a giocare proprio a Lille che è in grado di “bucarci” dolorosamente…ed in ogni caso è un obiettivo di mercato di diversi club europei la prossima estate , comprese squadre di Premier e compresa la stessa Inda…che si possa liberare a gennaio 2025 lo considero pura fantascienza, mentre il Lille si è ormai rassegnato, dopo avergli proposto più volte di rinnovare, a vederlo andar via a giugno, naturalmente vorrà ricavarne il massimo possibile sperando di scatenare un’asta sul giocatore
Davvero bella la vittoria di Matteo Berrettini contro Tiafoe, mi è piaciuto soprattutto di Matteo il fatto che persa l’occasione di vincere la partita battendo sul 5-4 del secondo set e successivamente sul 6-4 e servizio al tiebreak avendo perso entrambe le occasioni non si è “smontato” per niente ed ha giocato un terzo set con grande garra e, altra buona notizia , buona condizione fisica…vediamo ora come Lorenzo Musetti e Matteo proseguiranno nel torneo, lo scoglio più difficile ai quarti ce lo ha Musetti contro Zverev mentre Matteo giocherà contro il vincente di Nakashima-Kachanov, il capitano di Davis Filippo Volandri si augura di avere tra un mesetto scarso il magnifico problema di una scelta difficile per decidere il secondo singolarista che affiancherà Jannik Sinner alle finali di Davis a Malaga, tra due giocatori, Lorenzo e Matteo, in grande forma
Qualcuno ha visto giocare un po’ di volte questo Jonathan David caldeggiato dal nostro fratello di tifo Fabrizio?da quando lo ha nominato un annetto fa noto che il ragazzo segna a raffica….
Sinceramente mi appassiona di più la rincorsa di Matteo Berrettini verso le posizioni di classifica che gli competono. Bella vittoria, al sesto match point, contro Tiafoe, testa di serie numero 5, nel “500″ di Vienna.
Ho rivisto un berrettini molto molto vicino alla sua versione migliore.
Guida scandaloso a Madrid, la mafia a confronto è roba da dilettanti.
Dimenticavo….allego attuale situazione della Race to Turin
https://www.atptour.com/en/rankings/singles-race-to-turin
Scritto da Riccardo Ric il 23 ottobre 2024 alle ore 20:39
Il nostro Lorenzo non difetta davvero di ottimismo quando afferma , prima di questo torneo, di avere in mente il “ sogno quasi impossibile” di qualificarsi per le Finals…lasciando perdere la qualificazione “diretta” con Rublev ottavo nella Race e avanti di ben 1150 punti , con Musetti sedicesimo e quindi con 7 giocatori comunque avanti a lui, rimane una vaghissima e complicatissima speranza che Lorenzo possa prendere il ruolo di prima o seconda “riserva” soprattutto nel caso in cui Djokovic , che ha annunciato che non giocherà Il 1000 di Bercy ,dovesse per questo uscire dai primi 8; oggi e’ sesto, ed è pacifico che a quel punto mai e poi mai farebbe la “riserva “ alle Finals lasciando il suo posto ad altri…come ho già detto per seguire concretamente questo sogno impossibile Lorenzo deve vincere Vienna e poi arrivare minimo alle semifinali di Parigi Bercy e vedere cosa hanno fatto gli altri…mi hai detto un prospero…
Ieri sera il var ha richiamato l arbitro per verificare l assegnazione di un calcio di rigore in favore dei parigini nei minuti di recupero. Dopo visione l arbitro ha rivisto la propria decisione e non ha concesso il rigore