Cin cin di Champions. Per carità : Lipsia, Young Boys e Slovan sono ancora a zero, ma «tre su tre» riempie sempre la propaganda. Inoltre: Inter prima, in attesa del Liverpool. Con l’Atalanta rullo e il Milan in rimonta (comunque). Avanti edicole, alla riscossa.
** Inter-Lipsia 1-0 (autogol di Lukeba). Per 35’, dominio assoluto. Ma il minimo scarto – su autorete, per giunta – tiene in piedi un’ordalia che i tedeschi, decimati, onorano con il palleggio e gli strappi di Openda (ammoniti Pavard e Bastoni). Come spesso succede, se non blindi il risultato, come avresti potuto e dovuto, può succedere molto. E negli ultimi 20’ qualcosa succede: parata di Sommer su Nusa. Terzo 1-0 consecutivo, dopo quelli a Young Boys e Arsenal. E in Europa, ancora zero gol al passivo. Inzaghino procede in scioltezza, tra rotazioni e corti musi. De Vrij e Dumfries i più tosti; Lautaro e Taremi, uhm.
** Young Boys-Atalanta 1-6 (Retegui, Ganvoula, De Ketelaere, Kolasinac, Retegui, De Ketelaere, Samardzic). «Deona», chiunque giochi: Cuadrado, stavolta, e non Lookman. Il pari è una mosca fastidiosa: sciò! Complici papere e carambole, d’accordo, ma gran ritmo e pane al pane: sempre. Vi raccomando due cose. La prima: il tocco smarcante di De Ketelaere per Kolasinac. La seconda: la panchina (Bellanova, Zaniolo, Samardzic, Lookman stesso). C’è chi può e c’è chi poteva. Là dove l’Inter vinse di misura, agli sgoccioli, Gasp ha banchettato: letteralmente. Ogni partita fa storia a sé, ma l’Atalanta non è più cronaca da un pezzo.
** Slovan Bratislava-Milan 2-3 (Pulisic, Barseghyan, Leao, Abraham, Marcelli). Troppa differenza, tra i piedi. Poco hanno potuto, gli allenatori: nel bene e nel male. Il «solito» Milan: in attacco, pericoloso; in difesa, spericolato. La gara la fa il Diavolo. Il gol di Pulisic – in contropiede, su assist di Abraham – sembra una sorta di sentenza. Ma proprio e sempre in contropiede gli slovacchi, che già avevano «rischiato» di passare in vantaggio (con Strelec, murato da Pavlovic oltre Maignan), pareggiano con Barseghyan, da area ad area: wao! Nella ripresa, dentro Leao. Che segna su lancio di Fofana. E allora: via con i dibattiti. Poi Abraham scarta, goloso, un pacco-regalo di Strelec. La lecca mancina di Marcelli e il rosso a Tolic fissano il tabellino. Morale: luci e ombre. Fonseca si coccola la terza euro-vittoria di fila. C’è chi sta peggio. E l’equilibrio? Giorno verrà . Forse.
Kalulu non è così male. Se non fosse così basso…certo Huijsen sarebbe stata un’altra cosa con i suoi 193 centimetri. O 196 non ricordo.
sinceramente questa al momento è la formazione titolare a parte Vlahovic (DL lo do per disperso e NG rotto)…davanti non sappiamo che fare…Yildiz sarebbe da invertite con Weah pee vedere se può fare il falso 9 meglio dell Americano….sulla linea serve a poco…
Giocare costantemente jntorno alla TUA area di rigore mi pare una strategia un po’ al limite…
Quello di spegnere in partenza gli ardori dei villans, con uno stucchevole palleggio, può essere una buona tattica ma poi alla lunga la strategia non deve essere quella di non provare mai a fare male perchè regala loro certezze che ancora non hanno.
Si …..giochiamo per il pareggio….
Un buffone è per sempre…
Perché non lo dicevi lo scorso anno?
Ah… già erano tutti nazionali….
Vabbè, mettiamo una pietra sopra ad un giocatore costato 50 e passa milioni. Cose che capitano.
Scritto da Guido il 27 novembre 2024 alle ore 18:33
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Ehhh quanti piccoli appuntini mai esposti fino allo scorso anno…
La biondona, la supponenza, la forma fisica, la rava e la fava. Quindi?
Scritto da Guido il 27 novembre 2024 alle ore 16:38
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Altri piccoli appuntini che fino allo scorso anno mai venivano mossi, all’altare del saggio “ehhh ma dirigenti e allenatore sapranno, non è competenza nostra”.
sarà durissima, ma, fino alla fine, ffffffforza ragazzi!!!
…ma anche per un pari.
Forza ragazzi!
FORZA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!