Nella domenica del grande spavento di Edoardo Bove, che spezza Fiorentina-Inter e ci riporta a N’Dicka di Udinese-Roma e a Eriksen di Danimarca-Finlandia, parlare di calcio diventa periferia della periferia. Forza Edo!
** Lecce-Juventus 1-1 (Cambiaso, Rebic). Giusto così. Primo tempo, meglio Madama: palo di Thuram (da un guizzo di Yildiz, l’unico; ma più che iella, trattasi di gol divorato); palo di Coinceiçao. Secondo tempo, più Lecce: eppure passa Madama, con un tiro di Cambiaso deviato da Gaspar. Le defezioni, il dogmatismo di Thiago (Weah falso nueve; Yildiz «esterno»; «Flopmeiners» ovunque tranne che nel suo ruolo e prigioniero di ritmi ronf-ronf) e l’hybris dei salentini ribaltano piano piano il destino; Danilo a rischio rosso su Krstovic, un sinistro di «Flop» sventato da Falcone, Rouhi (2004) e Pugno (2006, lui sì centravanti) in fondo al tabellino. Giampaolo, in compenso, si gioca Rebic: sarà suo, il pari, su cross di un Krstovic indiavolato, dopo un’uscita troppo «libera» di Cambiaso E’ il 93’. Terzo pareggio in una settimana. Ancora imbattuti, ma sempre più anonimi e sempre più invischiati nelle sabbie mobili di una classifica pericolosamente ambigua.
** Torino-Napoli 0-1 (McTominay). Centrocampo al potere: il destro di Reijnders nel Milan, il sinistro di McTominay nel Napoli. Gira e rigira, il migliore è stato Milinkovic-Savic, di ruolo portiere, e allora hai voglia di attaccarti al tram del gol che Coco si mangia in condizioni di agio assoluto e tirannico. Da come ha celebrato il quarto 1-0, non ho colto un Conte particolarmente afflitto dai corti musi. In generale: un Torino che, perso Zapata, ha perso l’attacco. E un Napoli solito, solido, un po’ grezzo in certi disimpegni, con Lukaku a lottare e Kvara a pennellare. Più un muro mobile, più lo scozzese: te lo do io il gonnellino.
Douglas luiz non è stato un acquisto sbagliato. Giuntoli ha pagato il giocatore al valore di mercato, mettendo sul piatto due scartine. Che poi il giocatore per motivi a noi oscuri non abbia reso è un altro discorso. Semmai l’acquisto iperpagato è Koopmeiners che dovrebbe rendere più di quanto fatto all’atalanta per valere 60 pippi
Il Marotta della Juve sta a Marchionne, come Giuntoli sta a Tavares.
Inoppugnabile.
Se ha vinto il terzo a Napoli, a Torino vincerà il 39esimo con la pipa in bocca.
fuori dai denti, di quel che ha fatto Giuntoli al Carpi ed al Napoli mi interessa una beneamata. MInchia. Volevo fermarmi a beneamata, ma minchia serve a rafforzare il concetto. Detto questo valutazioni sull’operato di Giuntoli sono premature, in negativo, ma anche in positivo.
Per Giuntoli parlano il carpi dalla serie D alla serie A in 4-5 anni,un unicum nella storia del calcio è il terzo scudetto della storia a Napoli.
Poi se vogliamo credere che i calciatori li seguiva DeLaurentiis eppoi diceva quelli da prendere a Giuntoli vado subito a controllare il calendario perche evidentemente è il primo Aprile e mi sono perso qualcosa…
la mia su Giuntoli non è una valutazione: magari, e me lo auguro fortemente, si dimostrerà un guru,
E’ che una persona che conosco molto bene, e conosce molto bene come funziona il business ADL, mi dice che……
Poi, se devo dire, in un organigramma proprietario e societario (della Juve) in cui il Calcio è lingua sconosciuta, prendere lucciole per lanterne nella scelta di un manager … non sarebbe la prima volta…..
O Giaccherini o Quaresma….
O Pogba (il primo) o Kondogbia…
ma anche questo è un orpello….in fin dei conti, che differenza passa tra acquistare Zidane o Recoba?
su Giuntoli la valutazione è del tutto sospesa….certo, su DL si gioca un bel po’ di credibilità ….