Doveva uscire, Lookman. E’ uscito dopo averla risolta. Di testa, su sponda aerea di Kolasinac (da corner di Samardzic). Di testa, schiacciando Theo, aveva segnato anche De Ketelaere (da punizione di De Roon). Dunque: Atalanta-Milan 2-1. Perché sì, Morata aveva pareggiato, di pura e frizzante transizione: Theo-Leao-Alvarito. Per un tempo, Diavolo all’altezza.
Attesa dal Real, la Dea si coccola la nona vittoria di fila. Contesa fino al 60’ e da lì strameritata. Vistoso il calo del Diavolo, preziosi i cambi di Gritti, vice Gasp (squalificato). Perdendo Pulisic, in compenso, Fonseca aveva perso molto. E per una volta, più Loftus-Cheek (il sostituto dell’americano) che Reijnders. Atalanta da scudetto, naturalmente, e prima almeno fino a domenica. Sa gestire, sa soffrire. E ha una rosa che molti si sognano. Per la cronaca, sono entrati Retegui, Samardzic e Zaniolo. Stava ristagnando, la partita, quando il destino, all’87’, ha scelto il padrone: e non poteva che essere bergamasco, viste le parate di Maignan (prima, due su Lookman; dopo, una su Retegui).
Paulo, che tornerà il pirla delle notti dispari, si era coperto con Musah, cruciale al Bernabeu. E a Leao aveva chiesto un raccordo sinistra-centro che farà politica, per carità , ma non sempre produce champagne. I migliori? Il portiere e Gabbia.
Due anni fa ci lasciava Robertino Pelucchi. Aveva 50 anni. Un accenno volante, è il minimo. Sarà orgoglioso, della sua Dea.
** Inter-Parma 3-1 (Dimarco, Barella, Thuram, autorete Darmian). Un tiro a segno. Molto bello il gol di Dimarco: controllo di tacco sinistro, sparo di destro. Campioni a memoria, avversari orgogliosi. Un film che, a San Siro, proiettano spesso. Unico problema, ammesso che lo sia, la «dieta» di Lautaro: Thuram, in compenso, ha sempre fame (già 10).
Indegni
Presente allo stadium. Che dire…indegno fino al 90esimo. Poi semi indegni
La partita è incommentabile.
Si è vista solo la differenza tra chi ha Giovanni Sartori dietro la scrivania e chi ha Giuntoli.
Citofonare Percassi.
L’allenatore in un momento del genere non può, non può farsi espellere.
Dopo l’espulsione abbiamo preso il 2 a 0 e la squadra è stata ad un passo dal punto senza ritorno. Cambi tardivissimi addirittura non erano nemmeno caldi, si sono alzati sul 2 a 0.
È bene che Motta si dia una bella svegliata sopratutto nella gestione della partita.
Arbitro inadeguato come Rouhi.
Facendo un punto a partita e perdendo un giocatore a partita non si va da nessuna parte.
La squadra l’ha ripresa con la forza della disperazione e un po’ sparigliando le carte in avanti.
Il modulo usato fin qui non funziona e va modificato.
Bisogna anche piantarla di passarla indietro ogni santa volta come delle fighette.
Speriamo si schianti contro un pilone La strada è decisamente E hai visto mai.. ?
Strappiamo un altro pareggio. Per il resto… aspetto.
Con tutte le attenuanti del caso – e non ho visto il primo tempo, per fortuna – siamo tornati indietro. Ma non di 3 mesi…direi 13-14 anni…che peccato…sinceramente inizio a dubitare che torneremo quelli di un tempo, per varie regioni. Spero, ma se dovessi dire che ci credo, mentirei…
e’ na meza sconfitta, pero’ meglio di nulla, in particolare sotto l’aspetto psicologico, andiamo avanti, cerchiamo di recuperare un po di gente, speriamo nel mercato di gennaio, di piu’ non credo si possa fare, oggi era un misto Juve/Juve Next – Bologna, al di la’ Motta o non Motta, questi siamo
Houston abbiamo un problema in panchina.
Persa la zavorra i motori hanno ricominciato a girare.