Da Bologna al Bologna non c’è pace per Thiago. L’ultima volta si fece rimontare tre gol; stavolta ne ha rimontati due. E così, ennesimo pareggio, il 9° in campionato (su 15 gare), di fattura simile a quello casalingo con il Parma. Calcio pazzo. E guai se le pulsioni del motto «o la va o la spacca» nascondessero la noia e le processioni ingessate di almeno un’ora (salvo le ammuine di Conceiçao).
La squadra di Italiano – tre finali di coppa a Firenze, mai dimenticare – nasconde la palla a una Juventus che non sa più come fare quello che le han detto di fare. Palo di Ndoye, Kalulu a rischio rosso su Odgaard (idem Koop nel finale, su Fabbian), gol di Ndoye (8), dopo che Cambiaso gli aveva sacrificato una caviglia ed era entrato Rouhi (classe 2004). Sfiga, sì, ma pure Fagiolino titolare – cosa che mi ha molto sorpreso: sparerà in curva una ghiotta occasione – e i soliti stop-lotteria di Vlahovic (al rientro). Sembrava, il Bologna, lo Stoccarda di ottobre. E Madama, proprio quella là: impotente e fatua, con il suo strascico di «se» (gli infortuni: ma pure Orsolini non c’era) e quella manovra a pozzanghere, fin troppo frenata e frenante.
Altra musica, Balanzone: Beukema e Lucumi inflessibili, Holm pompante, Freuler a dettare i tempi, Castro alla Zirkzee (prova ne sia il tacco per Pobega, nell’azione del raddoppio). Veniva dal poker monzese di coppa, è calato. L’isteria e una pallonata costavano il rosso a Motta (uffa!), i cambi agitavano le onde. Fin lì gregario, e iscritto a referto esclusivamente per un tocco a Vlahovic, murato da Skorupski, «Flopmeiners» si sbloccava su assist di Danilo. E poi, più o meno al minuto fatale di Rebic, Mbangula – uno dei rinforzi, con Yildiz – domava una cavalcata del serbo e s’inventava un destro a giro che fissava il tabellino, toglieva qualcosa al Bologna e lasciava la Juventus in balia dei soliti problemi. Le lavagne la imprigionano, i ceffoni la liberano. E il «fu» bunker? Pazienza.
Possiamo sviscerare la faccenda come vogliamo ma poi alla fine il numero abnorme di infortuni, tutti insieme e concentrati nei primi tre mesi di stagione, condizionano completamente ogni giudizio. In parallelo, Motta al momento non ha trovato una soluzione che, in attesa di riavere un buon numero di infortunati e qualche nuovo innesto a gennaio, consenta di metterci una pezza. Si é incaponito sul suo modulo perché evidentemente pensa che anche con le seconde e terze linee e i bambini resta il sistema migliore. I fatti gli stanno dando torto e quindi almeno qualche tentativo per me dovrebbe farlo.
Le prossime due vanno vinte a tutti i costi, poi le cinque successive, quattro delle quali sono scontri diretti, ci diranno dove andrà la stagione, se in porto o in vacca.
Scritto da bilbao77 il 8 dicembre 2024 alle ore 11:44
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Tutte cose sconosciute fino alla scorsa estate, per atteggiamento insito. Non credo che a Bologna Motta abbia trovato le stesse macerie che ha trovato qui da noi.
Per me è anno zero, con tutte le conseguenze e le attenuanti del caso. Certo a maggio, fermo restando arrivare tra le prime quattro, Motta dovrà farci vedere che ha costruito qualcosa che faccia ben sperare per la stagione successiva. Altrimenti amen, si cambierà.
Scritto da Intervengo102 il 8 dicembre 2024 alle ore 10:28
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Oltreché un album di disegni a te ci vuole un compendio di matematica. Le operazioni di mercato in entrata ed in uscita dicono – 64 milioni, si è speso di più di quello che è entrato. Il resto sono cazzate. Il dire che hai venduto bene Soule’ ( che poi hai venduto con rateizzazione)…e poi registri un tale passivo non mi sembra che Giuntoli sia un genio della finanza. Frega cazzi che hai la squadra più giovane se poi oggi ti giochi un posto in conference League. Questi sono discorsi per Udinese e squadre di centro classifica. LA JUVENTUS è un’ altra cosa, è quella che si autofinanziava vendendo Zidane , ma portava a casa Buffon, Nedved, e Thuram….. i campioni, non giocatori limitati. La JUVENTUS è quella che con le vittorie sul campo e con una dirigenza capace e temuta, faceva cagare addosso il sistema calcio. Ti ricordo che in attacco avevamo Trezeguet -Ibrahimovic- Del Piero……prima ancora Vialli,Del Piero, , recentemente Higuain, Mandzukic. Tévez, e poi mettiamo addirittura Ronaldo. Non quella mezzasega di Vlahovic e poi il nulla. In panchina abbiamo sempre avuto allenatori con i coglioni , Trapattoni, Lippi, Capello, Conte, Allegri, non mezzeseghe presuntuoso esonerate a La Spezia e Genova. La Mia Juventus è altra cosa.
Scritto da bilbao77 il 8 dicembre 2024 alle ore 11:44
Intensità e ritmi alti, a dire la verità, si sono viste in poche occasioni. La cosa che pare, almeno, radicata è un pressing alto, un attacco delle seconde palle in zone dove prima i giocatori non stazionavano perché già rintanati al limite della nostra area, ed una volontà di attaccare avanzando e non rinculando.
Ieri formazione del Bologna e Juve erano a specchio, ma quella del Bologna era la migliore, tennihamente, in assoluto e nello specifico perché Castro e’ moooolto, ma mooooolto, ma mooolto più adatto di Vlahovic per il tipo, anzi, per l’idea, (cazzo Ric non imparerai mai, e’ L IDEA di gioco). (A proposito di Vlahovic, quel controllo sbagliato con Conceicao che gli correva accanto a campo spalancato ancora grida….punizione corporale…). Come ha detto Motta? “Il Bologna concedeva l uno contro uno in difesa”. Bene, a regime quando una squadra media viene a Torino con un allenatore visionario ne becca 4 e torna a casa, magari pero “contenta della prestazione”. Ma la realtà va guardata in faccia, se sei te ad essere tennihamente inferiore, o di pari livello vah, devi cambiare spartito, perché altrimenti il visionario distaccato dalla realtà sei te. Per fortuna di là c era appunto allenatore altrettanto visionario
E comunque I conti si fanno a maggio.
O vale solo per qualcuno e gli altri invece vanno fucilati a dicembre?
Scritto da Causio il 8 dicembre 2024 alle ore 11:39
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Valeva solo per il Cialtrone e nemmeno, perché nemmeno i conti gli si chiedevano. Si andava a fiducia, rava, fava e barra dritta.
Boh, io rilevo solo che il Bologna dello scorso anno, da circa dicembte in poi, correva, pressava, attaccava e battagliava che era un piacere.
Quindi al netto dello sterminio dei nostri giocatori, perchè in tutti questi mesi quelli rimasti integri non sono (quasi) mai stati in grado di mostrare intensità. Parlo di mesi perchè mi rendo conto che nelle ultime settimane, con virtualmente nessun turnover, chiedere anche intensità potrebbe apparire utopico.
E comunque I conti si fanno a maggio.
O vale solo per qualcuno e gli altri invece vanno fucilati a dicembre?
Si è sgualcito
A me basterebbe che tutti gli acquisti, tutti, siano sani e arruolabili da oggi. Poi i bilanci li lascio a chi ne capisce, se a 60 anni mi devo preoccupare dei soldi di Elkann…… per buttare fuori ciglione ha speso un miliardo, e manco si sgualcito la giacca.