Champions dal sapore vintage. Dopo Lipsia, la Juventus dei cerotti e dei pareggi si toglie un altro sfizio: 2-0 al Manchester City e più non dimandare. Per carità , non certo il City dei Rodri d’oro, ma pur sempre la squadra del Pep. Entrambi nella ripresa, i gol: di Vlahovic al 53’, di testa, su cross di Yildiz (bravo anche come terzino), dopo percussione di Gatti (lo stopper); e di McKennie al 75’, di volée, su flagrante e frizzante contropiede di Weah. Gli americani: due cambi. Il tocco di Motta, direte: capita.
Ha dato il massimo, la Giovin Signora: anche Koopmeiners, l’unico insufficiente. Mi ha ricordato, la trama, Juventus-Chelsea del 29 settembre 2021: 74% a 26% di torello pro Tuchel ma 1-0 di Chiesa. E la paratona di Di Gregorio, sull’Haaland smarcato da una genialata di De Bruyne, una di Buffon su Iniesta.
Palla ai «citizens», naturalmente. Thiaghenaccio e contropiede, Madama. Come era nei voti degli esperti. Con gli occhi aperti e le forchette in tasca, pronte a ghermire i cosciotti. Contro il City giocano così in Premier e allora, se permettete, «omnia munda mundis». Il lento e frustrante tiki-taka del Pep escludeva il pompierone norvegese, ed era anestesia allo stato puro: ideale per un paziente che, sul lettino, fingeva di russare ma da Kalulu a Gatti, da Savona (su Doku) a Danilo (persino il vecchio capitano) ognuno difendeva le sue zolle, al guinzaglio di Locatelli, un po’ metodista e molto incontrista.
Vlahovic, classe 2000. Haaland, idem. Il duello era in cima alle locandine: l’ha vinto il serbo. Ai punti. Casinista se ce n’è uno, ma puntuale nel saltare oltre il destino e un molle Ederson. Gundogan e De Bruyne, Grealish e Bernardo Silva si passavano e ripassavano la palla. Tiri, uno: di Gundogan, smanacciato dal portiere. E allora: 69% a 31% di possesso; e il resto, tabellino. Il calcio, per fortuna, non è solo arida statistica. E’ cuore, è fame, è resistenza. E, a patto che non si sappia in giro, è risultato. Almeno talvolta. Forse stavolta.
** Milan-Stella Rossa 2-1 (Leao, Radonjic, Abraham). Da zero su due a quattro su quattro. Il Diavolo ha cambiato marcia. Come indica lo scarto, non è stata una passeggiata. Traversa di Maksimovic (al 17’), infortuni a Loftus-Cheek (al 25’) e Morata (al 29’), avversari spigolosi. Ma il gol di Leao, roba da leccarsi i baffi: lancio di Fofana, stop a seguire di rara bellezza, sinistro chirurgico. Alla distanza, il Milan rallenta e allenta, la Stella ci dà dentro e Radonjic, ex Toro, pesca un pari non meno superbo.
Che fa, allora, Fonseca? Fuori Musah e dentro Camarda, i cui 16 anni agitano l’epilogo. Una sua incornata, rintuzzata miracolosamente da Gutesa, spalanca la porta al tap-in di Abraham, sostituto di Alvarito. Ricapitolando: più giocate che gioco, più sprazzi che arazzi, ma l’ennesimo cin cin a 125 anni di storia.
“Arrestato Nino Ciccarelli, il capo ultrà della curva Inter: ma non andrà in carcere.
Il capo ultrà dei Viking è indagato anche nell’inchiesta Doppia Curva: scarcerato perché sta facendo un percorso di disintossicazione”.
Repubblica
Sono straordinari . Praticamente tutto i capitoli del codice penale. Da sempre.
Complimenti al toro, parte onesta e genuina della città torinese
Bravi ! E nessuno che pensi alla partita di domani sera con il Venezia. Partita che si giocherà alle 20,45 con temperatura poco al di sopra dello zero il che non gioverà ai cagionevoli muscoli dei nostri atleti.
E nessuno che abbia rilevato come contro il city non si sia infortunato nessuno!
eh, compagno del quale andar fieri…
Magari, ma mica il PCI: il compagno Stalin
eh ma ti saresti beccato dieci anni in più di DC e, peggio, molto peggio, di PCI
Scritto da Riccardo Ric il 13 dicembre 2024 alle ore 15:46
felice di esserlo, anzi magari fossi nato 10 anni prima, mi sarei accorciato il tempo dei cellulari, dei pc, degli ibridi degli elettrici e dei trucchetti dell’elettronica moderna….. e delle pescivendole
Scritto da Intervengo102 il 13 dicembre 2024 alle ore 15:44
Fare la lista dei trofei vinti da Allegri non comporta paragoni con nessuno, serve solo a ricordare la Storia ai negazionisti. Per il resto, che te devo di’, non ho il dono del Verbo, a differenza tua.
Scritto da eziomaccalli il 13 dicembre 2024 alle ore 15:40
perchè sei un boomer.. seriamente, l’alternanza tra primo e secondo secondo me è cosa buona e giusta, a patto che anche il secondo, come Perin, sia totalmente affidabile. Coinvolgi tutti, tutti si sentono facenti parte del progetto e non carichi di eccessive responsabilità ” da seconda scelta” il secondo se dovesse essere chiamato, magari in partita importante, per indisponibilità del primo .
Scritto da Guido il 13 dicembre 2024 alle ore 12:10
Non so gli altri , ma io nella mia vita faccio sempre dei paragoni , nel lavoro , in famiglia , con gli amici , tu invece dici che non ti interessano e poi ci scassi la minchia con la lista dei trofei , vinti però con un rosa dove quelli attuali , Cambiaso escluso , nemmeno in panca sarebbero andati . Però hai ragione , i tuoi non sono paragoni ma semplicemente cazzate .