Un velo pietoso. Costretta a fare il Manchester City, la Juventus sbatte contro il Venezia ultimo che fa la Juventus. Morale: non 2-0 ma 2-2 e fino al 94’ addirittura 1-2, non fosse stato per un braccio di Candela e il rigore di Vlahovic (almeno quello). Attaccare, parola grossa. Che in panca ci sia Thiago o Hugeux, stante la squalifica del principale, Madama proprio non ci riesce (più). Tanti, i motivi: se in difesa l’impronta dell’allenatore può abbastanza, in avanti può meno. Ma sul ritmo, ecco il crinale, potrebbero esserci indicazioni più turgide. In parole povere: più tuoni che languori.
Di Francesco non avrebbe rubato nulla. Sotto di un «corner» (da «Flopmeiners» a Gatti, via Thuram), da quel momento al diavolo le barricate, i sospiri, i se e i ma. Traversa scheggiata da Andersen, «parata» di Thuram su Busio, mentre Madama pascolava e traccheggiava. Senza Locatelli, con McKennie in zone ambigue, Vlahovic nella giungla di Altare e c., Yildiz nella Siberia della fascia.
D’accordo, le ruggini di Champions, ma di fronte non è che ci fossero dei marziani (con tutto il rispetto). Il problema è che, non appena prova a impugnare la partita, le sfugge. Ha paura dell’alta velocità. Teme di non essere in grado di reggerla. Salvo prendere entrambi i gol a difesa schierata. Lo zelo con cui aveva battezzato la ripresa è stato rintuzzato dal pareggio di Ellertsson – di testa, su cross di Zampano – e, casino facendo, dal sorpasso di Idzes, sempre di cabeza, in anticipo su Gatti, da una punizione di Nicolussi Caviglia. In mezzo, un paio di petardi del serbo, una gran palla di Douglas Luiz chi? (sì, lui), le bollicine di Conceiçao, l’ingresso di Nico, qualche mischia e i fischi del popolo. Sino al cambio di «Flop» (una Ferrari tenuta in garage, una Ferrari obbligata ad andare ai venti all’ora o non proprio una Ferrari?) e alla mano di Dio. E’ il decimo pareggio: la vetta sempre più lontana e la zona Champions, un po’ meno ma non troppo. La crisi degli «imbattibili».
** Cagliari-Atalanta 0-1 (Zaniolo). Primo tempo: da 2-0 per i Nicola boys, con Carnesecchi che accende quattro ceri alla Dea. Secondo: da Gasp, furibondo, subito tre cambi. Nel dettaglio: fuori, con Brescianini e Hien, il centravanti ciccia (Retegui), dentro Lookman più De Roon più Djimsiti. Quindi Samardzic e Zaniolo: i centravanti spazio. Morale: 20’ di Atalanta doc, occasioni, sinistro volante di Zaniolo (su azione Samardzic-Bellanova), palo di Lookman, poi ancora Cagliari e ancora Carnesecchi (due volte), migliore e salvatore. Perso per infortunio Luvumbo già al 53’, Nicola ricorre, tra gli altri, al mestiere di Pavoletti. Il Real impone dazi energetici non lievi. Non meritava di perdere, il Cagliari. Ma il muro di un’Atalanta spremuta, e baciata dagli episodi, fa 10. Come chioserebbe Lotito: «Per aspera ad astra».
** Udinese-Napoli 1-3 (Thauvin, Lukaku, Giannetti autogol, Anguissa). Di forza. Ringhiando. Alla Conte. Un mani-comio di Lobotka aveva offerto un rigore a Thauvin, parato da Meret e ribadito di tapin. Intorno al fioretto del francese, una montagna di muscoli. Per metà match, ok. Alla distanza, invece, più Napule e meno Friuli. Fin lì grigi e periferici, McTominay stimolava i cingoli e le ante di Lukaku (do you remember il gol al Milan?). Lucca e c. non tenevano una palla che è una, il dribbling champagne di Neres, vice Kvara, propiziava il harakiri di Giannetti, classe e c. Dai titoli di coda spuntava Anguissa, rugbista indisturbato, e inaffondabile, verso la meta.
Dai, merda raggiungi la Spezia Da miami puoi..! hihihihi
Simoniaci & Sobillatori,
Dov’era la luna ? Ché il cielo
notava in un’alba di perla ,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù:
veniva una voce dai campi:
Notti calmeeeee
Giorni belliiiiiiii
Thiago Motta Bonomelli!
Aulicamente,
BZ
Dai moeller….non hai più argomenti. Hai cagato abbastanza dalla cloaca di bocca che ti ritrovi….
Lascia stare i morti….li avete infangati abbastanza tu e i tuoi multinick. Io non ho mai toccato nessuno.
Signori si nasce.
Merde come te, pure.
Se poi il cato di merda vuole conoscere i motivi del fustacco dallo Spezia, faccia un giro da quelle parti e chieda del sig. Meluso
Beh però su Guardiola ha ragione? Cos’ha vinto da giocatore?
Scritto da Logan il 15 dicembre 2024 alle ore 12:11 E che ha pisciato su di un ragazzo morto (senza contare le indimenticabili perle su guardiola, rakitic e il soggiorno a miami…hihihihi)
Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max!
Filistei del buongiuochismo! Qua si vira dritti a mille nodi verso l’Europa League e nessuno s’azzarda a dire un non so cosa. L’anno scorso piazzamento Champions & Coppa Italia e quest’anno figurette in ogni dove!
Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max! Chiedete scusa a Max!
Assertivamente,
BZ
La curva non stava contestando specificatamente Vlahovic, ma tutta la squadra, Ma Vlahovic e’ stato l unico che ha contestato la contestazione, (un genio, veramente un genio) da qui il coro insultante ..”sei solo un viola di merda”…
Ma veramente Ivano Bordon non si rende conto?
Scritto da Luca G. il 15 dicembre 2024 alle ore 12:02
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Stai parlando di uno che per tre anni ha accettato di tutto da un volgarissimo cialtrone mentre con Motta dopo 4 mesi già chiede l’esonero. Capisci.
Logan: un biglietto di curva e’ stato pagato 163 euro e non è normale se poi lo spettacolo che si vede è indegno. Il tifoso che paga vuol vedere quanto più possibile “ spettacolo” e se non è spettacolo si veder rubare i soldi dalle “ povere tasche” per cui i fischi che ci stanno se fatti alla fine della partita e non durante perché durante la squadra va incitata! leo