Nel primo tempo avrei scommesso su un gol della Viola. Nel secondo, sul 2-0 del Bologna. Invece: 1-0. Che partita, ragazzi, che rumba. E per questo, non una gioielleria ma un rodeo in cui si faceva fatica a distinguere il cavallo imbizzarrito dal cowboy. Prendete un tagliacarte e tranciate in diagonale, da sinistra a destra, un foglio di giornale. Avrete il lancio di Castro per Dominguez, rampa del passaggio a Odgaard, lesto nell’anticipare Dodò e trafiggere De Gea. Santiago Castro, argentino, classe 2004: non proprio Zirkzee, ma un topolino che lo scimmiotta, arretrando per sguarnire le garitte altrui. Benjamin Dominguez, argentino, classe 2003: non proprio Orsolini ma un’aletta che dribbla come si usava nei campetti di periferia, i «potreros» di La Plata.
Immagino la gioia di Italiano, tre finali di coppe con la Fiore. Non c’era Palladino (è mancata la mamma, gli siamo vicini), c’era il suo vice, Citterio. Otto vittorie consecutive e questo stop: ci sta. Per metà gara, Dodò e Colpani hanno spinto la destra al governo, salvo flettere alla distanza (tipico). Kean ha impegnato strenuamente Beukema e Lucumi. L’ex Gobbo ha mutato registro: non più un biglietto della lotteria, ma un robusto mazzetto.
L’infortunio di Ndoye ha liberato Ferguson. La mossa ha cementato il centrocampo costringendo Adli e Cataldi – play di vocazione – a straordinari fachireschi. Il palo di Castro, i tiri di Pobega e Odgaard, il gol, l’esterno destro di Castro per Holm (una sciagura, la mira): dal tabellino emergeva una tendenza netta che le staffette e l’orgoglio dei rivali non avrebbero scalfito.
Un attimo primo dell’episodio-chiave, fuori Gudmundsson – la cui posizione, ambigua, qualche problema lo aveva creato – e dentro Sottil. «Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare», disse Churchill. Che, sotto sotto, tifasse per Balanzone?
Dinozoff tu di calcio capisci come io capisco di navigare nello spazio!
Riccardo, io ho l’impressione che sia la (2). Magari sbaglio. La (4) sarebbe drammatica, l’ho scritta quasi per scherzo…
Ahahahah ahahahah ahahahah… Luca G…..un cinepanettone….ancora colpa di Allegri……e quanti giocatori degli attuali erano nella rosa allenata da Allegri??
Ahahahah ahahahah…..
4) A Motta piacebper davvero il possesso palla sterile perché pensa di avere Iniesta e Messi in squadra, e quindi di poter entrare in porta con la palla.
Scritto da Fabrizio il 16 dicembre 2024 alle ore 13:23
Spero non sia così, temo sia così, ma è timore, non lo penso, non voglio pensarlo.
Gli Axl Rose e I dinozoff non hanno capito che a noi del cialtrone non frega assolutamente nulla.
Il fatto è che i problemi di oggi sono SOLAMENTE figli della sua gestione catastrofica e degli scemi che gli hanno fatto quel contratto e che gliel’hanno permessa.
Veniamo da 4 anni disastrosi
Senza 8 giocatori fissi causa infortuni vari
Allenatore nuovo
Età media bassissima
Abbassamento ingaggi e smaltimento zavorre( da terminare)
Rosa con 3 next gen fissi + Yildiz 2005 e Adzic 2006
Io aspetterei un attimo…
Ezio ricordi parzialmente.
Klopp era criticatissimo.dicevano che le sue squadre non si difendevano che in bundes poteva anche andare ma che mai avrebbe vinto la premier.
Si parlo’di esonero piu volte nei primi due anni.
Comunque in 9 anni sostanzailmente ha vinto Una premier e Una champions poi chiaro che la FA CUP da lord ha un valore diverso ma ci siamo capiti.
Eppure nonostante cio’e’forse il mister piu amato della storia del Liverpool.
Vincere NON E’l’unica cosa che conta.
ezio, si era visto qualcosa, anzi anche più di qualcosa, nelle primissime partite.
Poi la squadra si é incartata e involuta e vorrei capirne il motivo:
1) Gli infortuni e basta, troppa gente fuori e rosa corta in diversi ruoli
2) Motta ha cambiato i dettami, magari a causa dei troppi infortuni, per prendere meno rischi, e la squadra lo ha preso troppo alla lettera
3) La squadra non é in grado di seguire il tecnico
4) A Motta piacebper davvero il possesso palla sterile perché pensa di avere Iniesta e Messi in squadra, e quindi di poter entrare in porta con la palla.
Scritto da eziomaccalli il 16 dicembre 2024 alle ore 13:14
io monza-bologna non l’ho vista, ma ricordo perfettamente girone ritorno anno scorso e piu’ in generale ultimi tre anni, una marea di punti messi insieme con botte di culo che in questa stagione ne bastavano anche un terzo, e tutte le squadre che ci palleggiavano in faccia, dal Chelsea alla Salernitana passando x la-qualunque, in questa stagione invece, Stoccarda a parte questo non e’ successo, con lo stesso City ci siamo difesi mai pero’ senza rinunciare a giocare e mai con il bus davanti la porta
Si l esultanza in faccia a Prade’ e a Firenze è tanta roba!
Scritto da Luca G. il 16 dicembre 2024 alle ore 13:10
Un po’ come Conte quando vi ha ballato la samba con i piedi in faccia.
Son balli,neh