Non era il primo della classe, Gian Paolo Ormezzano. Era un fuoriclasse. Assoluto. Ci ha mollato a 89 anni suonati e suonanti, dopo aver scritto di tutto e per tutti, persino un libro su quel Covid che lo aveva accerchiato e aggredito: «Gotta continua».
Ha seguito 25 Olimpiadi, tra estive e invernali, 28 Giri d’Italia e 12 Tour. Era a Cap Canaveral quando Apollo 11 sbarcò sulla luna; a Monaco quando ci fu la strage di Settembre Nero; a Kinshasa per il «rumble of the jungle» tra Ali e Foreman; in Argentina con Sivori, Bearzot e non lievi trambusti d’ombre e nell’ombra; e al Mondiale dell’82, apostolo del Vecio non dal fondo ma dall’inizio.
Articoli, romanzi, televisione. Fu mio direttore a «Tuttosport» (il secondo, dopo Giglio Panza) e fui suo «superiore» (sic) a «La Stampa». Aveva, con la parola, un rapporto sensuale, quasi carnale. Torinese e torinista, ma amicissimo di Boniperti e Platini, mi chiamò «Bonzo» perché una brace di pipa aveva dato fuoco al cestone della carta, nella mitica via Villar: erano tempi, quei tempi, in cui negli uffici era vietato «non» fumare.
Lo divertivano i giochi di parole, «malattia» che mi ha attaccato; scriveva più veloce di Brera. Era vorace, non si tirava mai indietro. Ha scortato più di mezzo secolo di sport, di vita, di giornalismo. Ironico ed eclettico.
Entravi nella sua tana, e lo trovavi, implacabile, che dettava un pezzo al telefono, ne picchiettava un altro sui tasti della Olivetti e, magari, consegnava un fascio di cartelle a una incauta segretaria di passaggio. Non si piangeva addosso: al massimo, come ha confessato, addosso si scriveva. Bastava un indizio, uno qualunque. Era a Tortona, il 2 gennaio 1960, quando morì Coppi. Ecco: Nacque lì, proprio lì, la sua strepitosa carriera. Impossibile imitarlo: sarà già tanto custodirlo. Ciao, Grandissimo. E grazie.
Scritto da intervengo102 il 28 dicembre 2024 alle ore 08:34
Di certo, non vado a risolvere, se ce l’ha, un problema al napule, che oltretutto concorre per un posto in cl che vale mal contati 70 milioni.
Scritto da Giovanni il 28 dicembre 2024 alle ore 08:24
Lei dovrebbe stare attento soprattutto al suo stato di demenza,da quando e’ andato in pensione(per la gioia dei colleghi) il declino pare inarrestabile.
Su,panzone,una corsetta nel parco le giovera’,ooop oopp
zona Champion o non Champion ???
il problema non e’ questo, poi ovvio meglio con che senza, ma di certo x competere ad alti livelli serve ben altro, diciamo 100 milioni dai…che ci fai ? un paio di giocatori buoni ma nulla di piu’ , serve invece uno scouting di ALTISSIMO LIVELLO, serve andare a prendere i campioni prima che lo diventino, vedi Concecaio, e serve buttare definitivamente nel cesso il calcio vigliacco e sparagnino che troppo spesso ha caratterizzato la ns storia
Ma ieri era il compleanno del più forte attaccante della storia juventina!!!
Se non ci qualifichiamo alla prossima champions, le cose cambieranno.
Oh ecco, quindi dove saremo a fine gennaio e’ importante, e se saremo in buona posizione significherà che avremo vinto partite e se avremo vinto partite significherà che avremo giocato meglio delle avversarie incontrate.
Dove saremo a fine gennaio e come giocheremo a fine gennaio sarà importate per capire dove potremmo essere tra 6 mesi, il prossimo anno e tra qualche anno. Se non ci qualifichiamo alla prossima champions, le cose cambieranno, e se non miglioriamo nel gioco non miglioreremo nei risultati e metteremo a rischio la qualificazione
Dove saremo a fine gennaio non ha nessuna importanza.
L’unica cosa che conta è tornare a pressare alti e dove saremo tra 3-4 anni.
Scritto da Alex drastico il 28 dicembre 2024 alle ore 01:58
Rido. Sia che tu ne sia convinto, sia che sia una provocazione mi hai fatto ridere.
Scritto da Robertson il 28 dicembre 2024 alle ore 08:28
in linea di massima hai stra-ragione, ma nello specifico piu’ di tanto x un vecchione a fine contratto non puoi chiedere, se non come controparte una giusta valutazione x quello che ti serve + formula di acquisto adeguata, tipo prestito gratuito e diritto, cioe’ Raspadori che tutto sommato, sopratutto se Milik si riprende, metterebbe a posto l’attacco