Diciottesima di campionato, ultima dell’anno.
** Lazio-Atalanta 1-1 (Dele-Bashiru, Brescianini). Rock and ball. Un tempo a testa, come si scriveva nel Novecento. Baroni passa dal 4-2-3-1 al 4-3-3. E dal momento che è mossa scaltra e non paurosa, sarà proprio Dele-Bashiru, il centrocampista in più, a sbloccare un dominio che, nel corso di una stessa azione, aveva prodotto un doppio salvataggio di Carnesecchi e un palo di Guendouzi. La Dea? L’Aquila le ruba l’idea – penso al pressing, a quel Rovella indiavolato – e la costringe a un infinitesimale cabotaggio. Annaffiato, tra parentesi, da fiaschi di grossolani errori.
Ripresa. Gasp, scocciato, rivolta l’assetto. L’Atalanta invade in massa i territori laziali; Cuadrado e Lookman si mangiano, di crapa, il pari; Lookman centra il montante; gli ultimi cambi, Zaniolo e Brescianini, fissano il tabellino all’88’. Azionissima Zaniolo-Lookman-Brescianini e gol a porta vuota. In contropiede, però, è Dia a divorarsi il raddoppio in un paio di occasioni (clamorosa la prima). Si fermano, così, a 11 le vittorie consecutive dei bergamaschi. A naso, e a occhio, c’è di peggio.
** Cagliari-Inter 0-3 (Bastoni, Martinez, Calhanoglu su rigore). Uno sbarco nell’isola complicato, anche per la fiera opposizione degli «abitanti» (e le parate di Scuffet), ma poi la legge dei più forti. La legge dell’Inter. Campanile di testa di Baroni su campanile di Barella. Rasoio di Lautaro su cross di Barella (e due). Non segnava, il Toro, dal 3 novembre: e se n’era già mangiati due. Quindi la sbracciata di Wieteska e il rigore di Calhanoglu. Il polacco aveva sostituito Mina: non esattamente lo stesso lucchetto. In trasferta, Leverkusen esclusa, la squadra di Inzaghino non porge da un pezzo l’altra guancia: 1-0 Roma, 3-0 Empoli, 5-0 Verona, 6-0 Lazio, 3-0 Cagliari. Diciotto gol a zero. C’era Zola, in tribuna: nostalgia canaglia del suo destro.
Ha chiamato Brio Morini Montero e naturalmente la BBC.?
Gentili Pazienti, siamo stati “aggrediti” da non so chi…
Ottima partita, ritmi alti, pareggio sacrosanto, ma buon per la Lazio che l Atalanta ha trovato il pari a pochi minuti dalla fine
Pari sicuramente giusto , bella partita davvero
E pari, giusto, fu
Mina è un pezzo di merda Peccato non si si sia rotto i legamenti
A roma una bella Lazio in vantaggio sulla dea. Partita comunque piacevole, con rapidi cambiamenti di fronte, direi quasi di calcio inglese, aperta a qualsiasi risultato. Un bel pari farebbe contenti tutti.. gli altri.
È la seconda volta che ai cinesi va bene con l’infortunio del centrale avversario. Però, come detto, giocano e hanno sempre un grande approccio ai secondi tempi. Ora vedo che anche Lazio e Atalanta stanno giocando con grande intensità . Quella che invece a noi troppo spesso manca. È il punto su cui di più dobbiamo migliorare.
Mina è un difensore roccioso di quelli che piacciono a me, peccato sia già un po’ in avanti con l etÃ
L’uscita di mina ha tolto molto al Cagliari. Nicola versione lnzaghi.pavoletti sempre il solito provocatore che cerca lo scontro.ma non e’ piu’ l’ 1 marzo 2019 da tempo.lautaro meno male che ha segnato dopo che se ne e’ mangiati 2 clamorosi.per l’altra narrazione ci sono i vaciago boys.