Non 4-0 come a San Siro, il 30 agosto, ma quasi (almeno per un’ora abbondante). Due a zero. Doppietta di Denzel Dumfries: al 49’ di rovesciata, in mischia; e al 61’ di piatto, dal limite. Una volta, tipi così li chiamavamo terzini; oggi sono i quinti. Migliore in campo, l’olandese. Peggiore, il Covercianese.
Era la prima semifinale di Supercoppa, in una Riad danarosa e svogliata. D’accordo, de «grandibus» non est disputandum, ma questa volta Gasp non l’ho proprio capito. Inzaghino ha schierato i migliori, lui no. E di fronte aveva una portaerei. E già gli mancavano i centravanti (Retegui, Scamacca). Un esame ai co-titolari (Zaniolo, un disastro; Samardzic, quasi)? Un calice di presunzione o un fiasco di rassegnazione? Boh. A tener su la Dea ci hanno pensato i voli di Carnesecchi e gli sgorbi balistici di Lautaro.
All’Inter non è parso vero. Subito aggressiva, subito armonica e ormonica. Gioca a memoria. Mescola i ruoli con le funzioni. Il ritmo era subdolo, aperto alle transizioni voraci dei Dimarco e dei Barella. Una sola occasione, l’Atalanta: quella, clamorosa, di Scalvini (sullo 0-0). Per la cronaca, Ederson, De Ketelaere e Lookman sono stati sguinzagliati al 59’, due minuti prima del raddoppio. Mentre Gasp riciclava i califfi, Inzaghino li toglieva, e così qualcosa succedeva: un gol di Ederson annullato per fuorigioco «moderno» del belga, una doppia parata di Sommer su Djimsiti e Lookman.
C’era gloria anche per Palestra, classe 2005, e c’era spazio, naturalmente, per i contropiedi dei campioni. Vicini al terzo gol, gli uni; vicini alla rete della staffa, gli avversari. Ma ormai si era ai titoli di coda.
Domani sera, seconda semifinale: Juventus-Milan. E stavolta il pareggio non basterà. Comunque.
Peccato, il primo tempo mi erano piaciuti assai, e mi stavano piacendo pure nel secondo, poi decidono gli episodi e gli episodi determinati dai calciatori. Vlahovic si mangia il raddoppio, Loca sbaglia totalmente il tempo, (subito dopo intervento perfetto di Savona) e poi carambola per il due. Prima sconfitta stagionale, meglio in questa che in campionato
Aldilà della soddisfazione delle vedovelle già bagnate tra ke cosce, al di là degli episodi (vero loca??), preoccupa la mancanza di carattere E questo lo deve dare il mister
Non abbiamo cattiveria, così è dura
E anche stasera l’ Illuminati e’ rimasto spento.
Ándate a slinguazzarvi col Gasp,vah.
Tutte partite e punti persi che con un allenatore serio in panchina sarebbero vittorie. Troppo facile giocare contro la Juve e fare risultato. Alla faccia della difesa alta, riconquista alta e pressing a tutto campo. Il calcio è semplice quando sei in vantaggio devi assolutamente tenere il risultato. Sarà un caso ma succedono sempre alla Juve, rigori regalati, scivoloni, autorete ect tutti i motivi sono buoni per prendere gol.
Almeno sarebbe stato un segno di vita.
Che volevi si levasse il cappotto?
Ma si dai, cosa c’entra l’allenatore, se nelle ultime 6 abbiamo battuto giusto il Monza. Comunque bene dai, che poi a Thiago Motta viene l’ossessione per la vittoria, e non è bello.
Squadra che somiglia molto al dormiente seduto in panca .