Fra due squadre malate ha vinto, alla fine, quella che sembrava moribonda. Il Milan. La Juventus era meritatamente in vantaggio (21’, gran destro di Yildiz su assist di Mbangula); aveva sfiorato il raddoppio, ancora con il turco e con Vlahovic, e, tutto sommato, stava governando l’ordalia (non certo da leccarsi i baffi). Non una maggioranza bulgara, visto l’obbrobrio balistico di Theo in avvio di ripresa, ma insomma: poco o nulla che potesse far immaginare il colpo di stato in agguato dal 71’ al 75’.
D’accordo: preziosi i cambi del traghettatore (Sergio Conceiçao, al debutto), soprattutto Musah al posto di Bennacer, fuori posizione, e Abraham. Non altrettanto quelli di Thiago: toglieva Mbangula, uno dei più vivi, e Vlahovic. Ora il serbo è un doppio problema: quando gioca, perché non ne tiene una; e quando non gioca, perché non ha sostituti di ruolo (Nico Gonzalez non lo è) e la squadra perde profondità .
Poi i suicidi. Il rigore di Locatelli – così netto, così sciocco – trasformato da Pulisic. E l’autogollonzo di Gatti, su cross di Musah (puro ossigeno) e uscita trallallà di Di Gregorio. E così 1-2 da 1-0. Al Diavolo, privo di Leao, non si poteva chiedere se non di buttare via gli alibi. Gli hanno offerto bende e cerotti, ma l’ha fatto. A Sergio, di fresco conio, di essere almeno scaltro: 4-3-3 e un destino cinico e caro. Il massimo.
Doveva giocare Francisco, suo figlio: l’improvviso k.o. ha sguinzagliato Yildiz, a conferma che gli dei mescolano le carte e gli uomini vi giocano. C’erano una volta gli occhi di tigre. C’era una volta Koopmeiners: il torto della Juventus mottiana è di non chiudere le partite; e di smarrirsi non appena la incalzano, la raggiungono. Le rimonte si sommano: troppe. La «parata» di Gabbia su Gatti centravanti, al 96’, è stata la firma a una notte surreale.
Saranno dunque Inter e Milan a contendersi la Supercoppa. Alle ore 20 di lunedì. A Riad. Ciao Gasp, ciao Thiago.
Troppo stupido, il disadattato, per capire la differenza tra la conservazione della stima e della riconoscenza, per un allenatore che ha indossato i nostri colori per otto anni, vincendo tanto e perdendo (poco, in 6 anni su 8 ha portato almeno un trofeo in bacheca) come succede nello sport, e la “vedovanza”, quando è già stato scritto che il suo esonero era dovuto. Ero favorevole al ritorno, ma non è andata come speravo, era giusto chiudere il secondo capitolo, anche se non mi è piaciuto il modo. Figuriamoci pensare ad un secondo ritorno, non avrebbe nessun senso.
Il suo posto nella Storia della Juventus non potrà negarglielo certo il Gran Consiglio della Narrazione, per quanto possa sbattersi, la Storia non si riscrive. Punto e a capo.
Scritto da Logan il 4 gennaio 2025 alle ore 19:07
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Beh in primis le abbiamo prese da quello scarzone di Giuntoli che falso come è peggio di Giuda, non ha comprato ciò che l’allenatore chiedeva per contrastare l’Inter. Nonostante tutto, con il centrocampo ridotto ai minimi termini, qualificazione in Champions e coppa Italia .
Ora voglio vedere come esaudisce i desideri di Motta….
A proposito, ti consiglio di rivedere il secondo tempo della partita di ieri: da una parte un allenatore con 39 di febbre che sotto 1-0 si sbracciavan, faceva cambi e spronava la squadra. Dall’altra un pezzo di marmo a braccia conserte che sbagliava ai cambi e sul 2-1 per il Milan era come certe comari che scrivono qui dentro: pregavano per il miracolo.
Se sono ricompreso tra le merde, spero di sì, nemmeno lo rivorrei
Dateve pace, merde: il cialtrone merdaiolo se n’è andato E non torna Grazie Cristiano!
Dai Logan fai bella figura e fai il maghetto della redazione. Vai a ritrovarmi i post che ho scritto da inizio stagione su Giuntoli e Motta….su da bravo , le vacanze natalizie stanno per finire e non hai terminato tutti i compiti…
Gli avamposti della Narrazione, i sordati semplici de la Narrazione…se nfiano l ermetto scendono in trincea ed in mancanza de direttive precise, sparano a vista…
Scritto da DinoZoff il 4 gennaio 2025 alle ore 19:05
Ma noi ci siamo sbarazzati del male assoluto.
Il 17 maggio 2024, dopo un intero girone in cui le abbiamo prese da chiunque, incluso mia zia.
Credibilità , questa sconosciuta.
I soldi del pipita santi e benedetti. Tanto pesava, tanto valeva. Il pipita era di categoria superiore, altro che Vlahovic. L’anno scorso era colpa di Allegri che non lo sapeva allenare, quest’ anno??
Eh…….questa gentuccia in stile Logan che cominciano a graffiare i muri, traditi nei loro affetti più cari, dopo aver pensato di essersi sbarazzati del male assoluto.
Comari che ora si appigliano alla sfortuna, al fato, al padreterno nella piazzetta del paese, tutte in fila con il velo in capo ed in processione pregando per il miracolo…
Sono i Guardiani della Narrazione :-)))