Belotti uno, Higuain due. Il derby è tutto qui, nella cesura del tabellino prima ancora che nell’equilibrio dell’ordalia (nel primo tempo, meglio la Juventus; nel secondo, il Toro), anche se il 3-1 propiziato da Dybala e firmato da Pjanic appartiene alla panchina di Allegri: e, dunque, al tesoro della società .
Un attimo prima del raddoppio, ripeto: un attimo, Mihajlovic aveva puntato tutte le fiches alla roulette dei cambi: Boye e Martinez al fianco di Belotti e Ljajic. Quattro punte, alla Mourinho. Gli è andata male. E’ andata meglio ad Allegri, con Dybala al posto del solito, ciclopico, Mandzukic e Pjanic al posto di Cuadrado.
E’ stato un derby combattuto, con i duellanti vicini ogni volta che il Toro pressava, anche se poi, alla fine, sono proprio queste le partite che la Juventus preferisce: aspre, complicate. Belotti è già , nel suo genere, un piccolo Higuain. Penso al modo in cui recita il ruolo, in esclusiva funzione della squadra. Higuain, invece, è Higuain. Lo avevo lasciato schiacciato da Mandzukic, lo ritrovo padrone dell’area, tre occasioni due gol. Il detonatore della rimonta. A buon intenditor (intenditor?).
Con lui, Dybala. Era senza fantasia, la Juventus. L’ha portata. Vi raccomando l’azione del terzo gol. Il Toro le ha provate tutte, dalle incursioni di Zappacosta e Barreca alla libertà di Ljajic (suo l’ultimo brivido, al 73’, con un gran destro a giro). Ricordo un paio di parate di Hart; di Buffon, invece, solo qualche uscita (se mai, una «murata» di Mandzukic su sventola di Benassi).
Le tre sconfitte a referto, la capolista le aveva sempre incassate dopo la Champions. Il Toro veniva dopo la Dinamo, un impegno un po’ così. Su entrambi i fronti, è mancata la differenza dell’ultimo passaggio. E allora ci ha pensato Higuain. L’hombre del partido.
Lovre. Quello tra il Barcellona e il Napoli è l’ottavo di finale più squilibrato di questa Champions League. Forse ancor più squilibrato di quello tra il Lione e la vostra Juventus.
Prima in casa o no conta poco bisogna conquistare la coppa dei Campioni,questi calcoli da perdenti mi fanno ridere!Non mi meraviglierei affatto se il Napoli buttasse fuori gli spagnoli!La palla,per fortuna,è ancora tonda!!L’unica paura che ho,anche se remota,sarebbe incontrare i partenopei a Cardiff!!A volte il destino è pazzo…da legare!!!!
x le capre
In Europa league ai sedicesimi l’inter se la vedrà con l’Inda, tuttosommato è un bel sorteggio.
analaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ma infatti, io preferisco di gran lunga giocare la prima in casa: se riesci a non prendere gol poi te la giochi con due risultati su tre a disposizione e se fai gol fuori sei a cavallo, se invece il gol lo becchi, al ritorno te la giochi sapendolo e puoi un minimo regolarti sul tipo di partita che devi fare. insomma, per me è molto meglio.
El cul de alegher.il ns main assett in panchina….grande!