Me lo sentivo, e l’avevo scritto: Lazio al pelo. Così è stato. Non so se ci fosse logica, nella mia picola teoria, ma credevo che le due sconfitte di campionato le avrebbero trasmesso un po’ più di «garra». Naturalmente, l’Atalanta di Gasperini – come l’Ajax di ten Hag – verrà bucata con i chiodi del «tutto qui?». Tranquilli: resta una grande stagione, grande sul piano del gioco, e, in attesa del verdetto Champions, dei risultati.
Non si può non citare il mani-comio di Bastos che, sul palo di De Roon, avrebbe portato a un rigore e al rosso del difensore, già ammonito. Si era sullo zero a zero, e chissà cosa sarebbe successo. Una capatina di Banti al Var? Manco per idea. Veniva, l’Atalanta, da un periodo di episodi fortunati: ha pagato tutto in un colpo.
Sia chiaro: ha pagato anche i meriti di una Lazio che Inzaghi ha avuto il coraggio di correggere, fuori Bastos, fuori Immobile, fuori Luis Alberto. Sarà un caso, ma Radu, Caicedo e Milinkovic-Savic, autore del gol rompi-ghiaccio, hanno orientato l’ordalia. Alla Dea, in compenso, sono mancati i tenori: Gomez, Ilicic, Zapata. E, sotto sotto, è mancata pure l’abitudine a un certo tipo di pressioni. Il problema delle favole sono le ultime pagine, dalle quali non sai mai chi compaia: se la fatina o l’orco. All’Olimpico c’era l’orco, come raccontato (anche) dal contropiede di Correa.
E’ stata una finale di stampo british, giocata a ritmi tali che le traiettorie e gli alluci ne hanno risentito. I duellanti si sono menati allegramente, Ilicic detto «la nonna» era empre per terra, e non sempre per pigrizia. La Lazio ha ricavato da Lucas Leiva puro cemento. E occhio alle implicazioni del verdetto romano: l’Aquila vola direttamente in Europa League; il settimo posto, oggi del Toro, non serve più.
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Giudice sportivo, nessuna sanzione a Cagliari e Inter per i cori razzisti
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Sono state rese note le decisioni del Giudice sportivo Mastrandrea in merito alla 36esima giornata di Serie A. Nessuna sanzione per la Curva Nord dell’Inter, da cui erano partiti cori contro il Napoli durante la sfida contro il Chievo. Solo un’ammenda di 10mila euro per i nerazzurri per i laser puntati verso il portiere dei clivensi, Semper.
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Nel comunicato ufficiale del Giudice sportivo si legge che non verranno applicate sanzioni per i cori contro il Napoli, segnalati dalla Procura federale, dal momento che la relazione non è pervenuta nei termini previsti dall’articolo 35, 2.1., ovvero non è pervenuta entro le ore 14.
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Caso Kean: la decisione su Cagliari-Juventus
Nel comunicato si parla anche di Cagliari-Juventus, match dopo il quale il Giudice sportivo aveva disposto nuove indagini sui cori e i buu razzisti rivolti da alcuni tifosi sardi a Moise Kean e Blaise Matuidi. Si è tuttavia deciso di non sanzionare la società cagliaritana dal momento che “è emerso che i cori in questione, pur certamente censurabili, hanno avuto durante la gara una rilevanza oggettivamente limitata anche in ordine alla effettiva percezione”.
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Signor Beccantini,
per dimostrare la sua sportivita’ e integrita’ intellettuale e professionale, ripublichi i suoi articoli post-Juventus-inter, sui cori: “se saltelli muore balotelli” piu’ altre oscenita’, da lei con livore definiti: razzisti! E’ dopo la punizione di chiusura della curva e Mega-multa, rincaro’ la dose per settimane perche’ voleva la squalifica del campo!
Cosi’ tutti potranno comparare con quanto scritto sui cori “razzisti” contro Matuidi e Ken a Cagliari, e’ il suo sdegno contro il giudice per il mancato provvedimento disciplinare! ——- Come? Non ha scritto niente? E’ ora come lo spiega ai suoi polli (polli i suoi lettori, cit beccantini)?
Come? Ai suoi polli non gli spiega un bel niente? E’ il rispetto? Hh, ho capito. Beccantini non rispetta nessuno!
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Questo e quel poco che ha scritto Andrea Bosco.
Cosa dice Beccantini? Bosco e’ tifoso juventino e lei e un Fake?
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Magari sbattendo in prima pagina la foto del giudice sportivo. Il cui incarico rappresenta un ossimoro. Visto che di “sportivo“ ha poco.
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Quel giudice non ha preso provvedimenti per i cori razzisti a Cagliari rivolti a Kean e a Matuidi . I cori erano razzisti. Ma ha spiegato il giudice, solo un “pochettino“.
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Neppure la curva dell’Inter è stata punita per una consimile discriminazione. Ma per un altro motivo: kafkiano, questa volta . Il “referto“ è arrivato in ritardo.
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Nell’era di internet può accadere che il “referto“ degli spioni di Pecoraro venga recapitato “in ritardo“. E può accadere che una simile cazzata venga veicolata come “plausibile “ .
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Quindi, sì, caro giudice sportivo: la terra è piatta. Ed Eratostene di Cirene era un pirla. Il mare (come pensano i 600 “terrapiattisti“ esistenti sul pianeta, che invece di venire avvolti in una camicia di forza sono stati incredibilmente presi sul serio, anche da importanti network) scola dal “piattone“ e finisce non si capisce dove. Forse in qualche buco nero. Per poi (come?) misteriosamente rigenerarsi .
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Il figlio di troia numerato che ciancia di bilanci in rosso altrui e di mezze rose da rifondare, ringalluzzito dal fatto che hanno tolto la punizione alla sua squadraccia infame.
Il grullo della Pro Allegrese ovviamente in lutto e addirittura così preoccupato perché abbiamo perso “uno dei migliori”.
Tutto spassoso.
No. Scriviamo dove ci pare.