Dal ritorno in serie A, mai la Juventus aveva rimontato per due volte, nel corso della stessa partita, un doppio svantaggio. L’unico precedente risaliva all’11 novembre 2007: Parma-Juventus da 2-0 a 2-2. In compenso, si sprecano le rimonte a rovescio. Stagione 2009-2010: con il Napoli in casa da 2-0 a 2-3 e, sempre in casa, con il Siena (da 3-0 a 3-3, addirittura). Stagione 2010-2011: a Cesena, con Catania e Chievo da 2-0 a 2-2.
Il campionato non è più lento come in avvio. Ha cambiato passo: la Juventus lo guida con 26 punti, quanti ne aveva il Milan un anno fa. La squadra di Allegri viene da sei vittorie e un pareggio; quella di Conte, da quattro successi e il 3-3 del San Paolo. Le «fotte» delle difese hanno reso divertente l’ordalia. Mancavano i cinque gol di Cavani e i cinque di Marchisio: Pandev e Pepe, i sostituti di ruolo e di fatto, ne hanno portati tre.
Il peso dell’Europa ha orientato la trama: nel secondo tempo, non a caso, il Napoli è calato e la Juventus cresciuta. E così: per Mazzarri, bicchiere mezzo vuoto; per Conte, mezzo pieno. Trovo legittimo criticare Bonucci e Chiellini, ma prima di fucilarli pensiamoci: alternative in giro per il mondo? Avevo scritto: saranno i Palermo e i Napoli a marcare i confini della nuova Juventus. Bene: Palermo battuto dopo tre sconfitte consecutive a Torino, Napoli «pareggiato» dopo quattro ko. Non è ancora una grande squadra, la Juve, né potrebbe esserlo vista la rosa. Grande è il segnale (di arrosto, e non di fumo) lanciato da Napoli.
Per concludere, il rigore di Pirlo su Lavezzi (netto). Facendolo ripetere, Tagliavento ha applicato il regolamento. Ma poiché non tutti e non sempre lo applicano, propongo all’International Board che l’eventuale bis scatti, esclusivamente, quando il difendente o l’attaccante entrato in area prima del tempo tragga vantaggio effettivo dall’ingresso anticipato.
Primario due nomi in libertà : Ibarbo e Gomez Taleb del Verona. Misentivo il 2 dell’Udinese ma non ho postato. Ovviamente non vale ……. l’importante comunque è chevale per la classifica!!! :-)
Concordo, Luca. La differenza tra il Milan e la Juventus è presto detta. Almeno secondo me. Prendiamo due primi tempi. Primo tempo di Milan-Chievo: il risultato del campo (4-0) coincide perfettamente con il numero delle occasioni prodotte. Primo tempo di Juventus-Fiorentina: il risultato del campo (1-0) NON coincide assolutamente con il numero delle occasioni prodotte. La facilità del Milan, la sofferenza, a volte bella, della Juventus. In mezzo, Ibrahimovic: e nessun altro.
La partita di stasera rafforza la mia convinzione. Il Milan vincerà il campionato con una certa facilità , non si tratta solo di “quanto”, si tratta di anche di “come” si vince, e sinceramente ogni volta che li vedo giocare nel nostro campionatino, vanno sempre di più sul velluto.
Gentilissimo Martinello, ben tornato. Su Marchisio ricordo: ha ragione, a forza di sballottarlo un po’ qua e un po’ là si era perso. Sulle insidie di fidarsi di questo scorcio sfonda una porta aperta. Venendo ai “titoli” di corda, che ha detto l’avvocato Taormina?
X il Beck – Caro beck, ben trovato. Mi era manacato anche se sapevo benissimo dove rintracciarla. Prima ancora che cominciasse il campionato avevo previsto un torneo molto combattuto, almeno dal secondo posto in giù, con sei o sette squadre a darsi sportellate fra loro fino all’ultima giornata. E fra queste avevo previsto anche la Juve condizionata in negativo, però, dalle paventate scelte di Conte sul modulo da adottare. Per fortuna, da questo punto di vista, mi sembra che l’Antonio non si sia ostinato a confemare il suo 4/2/4 per il quale, a mio avviso, non aveva i giocatori adatti. L’attuale situazione mi riempie di gioia anche se non mi illudo più di tano. Abbiamo avuto alcune cincidenze positive che ci hanno permesso di approfittare della situazione e fornire un buon rendimento. Per esempio, chi avrebbe scomesso un centesimo su Marchisio? Se mi permette, io avevo sempre detto che questo giocatore era stato sottovalutato ed impiegato nel ruolo di attappabuchi che non gli confaceva. E il limite degli allenatori che si sono alternati alla Juve prima di Conte è anche rappresentato dall’ insipienza con la quale hanno sempre trattato il buon Claudio. Un altra coincidenza positiva è stata l’assenza di gravi infortuni che hanno permesso di schierare quai sempre la stessa formazione. Ora stanno venndo alcuni nodi al pettine perché le difficolta potrebbero essere rappresentate dalla necessità di sostituire alcuni giocatori per sqaulifiche varie o logorii più omeno palesi dovuti all’età o scadimenti di forma. E qui si farà la nobiltade di Conte. A Napoli non mi è molto piaciuta la formazione con la quale il nostro allenatore ha mandato in campo la sqaudra priva di Marchisio. Poi il risultato, soprattutto per come è stato ottenuto, gli ha dato in parte ragione ma la prova contraria non esiste e quindi va bene così. Adesso vedremo cosa farà senza Pirlo. Comunque, per il futuro, la Juve deve guardarsi non tanto da quelli che ci stanno davanti (anche perché in questo momento non c’è nessuno) ma da quelli che ci stanno dietro perchè, malgrado si sia battuta e sbattita al limite delle proprie forze, la quarta ce l’abbiamo sempre a 4 punti, cioè un’inezia. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che l’obiettivo imprescindibile da raggiungere è il terzo posto per poter partecipare alla CL. E da questo punto di vista, si mi permette, mi sembra che noi stiamo messi molto meglio dell’interaccia e del ciuccio da molti dati come insormontabili ostacoli per le nostre aspirazione. Certo che il campionato è ancora molto lungo e ne vedremo delle belle, ivi comprese le boutade del serafico avv(?) Taormina che, evidentemente proccupato degli effetti anestizzanti del tavolo della pace (altra boutade di petrucci), ha pensato bene di tener vivo l’interesse della magistritura ordinaria per il nostro campionato di calcio, colpevole solo di aver tra le sue partecipanti, la Juventus, un gigante fra qualche decina di nani, buffoni e saltimbanchi. Un saluto cordialissimo.
Signor Davide, il mio podio era Milan, Inter, Napoli. Adesso, se prendiamo in eseme le prime dodici partite, è troppo facile collocare la Juventus sul podio, dietro il Milan. Anche la scorsa stagione c’era, sopra o negli immediati dintorni. La chiave sarà il girone di ritorno, sempre fatale gli ultimi anni.