Diario mondiale, sesta puntata. Cin cin Francia, prima agli ottavi.
** Tunisia-Australia 0-1. La zuccata di un ex impiegato d’aeroporto, Duke, ha scolpito il risultato di una sfida attratta a lungo dalle seduzioni del pari. In due gare, i tunisini non hanno mai segnato: può essere che per imprigionare i danesi avessero speso molto. Fatto sta che, per i canguri, è bastato sorprenderli in avvio e tenerli d’occhio.
** Polonia-Arabia Saudita 2-0. La volpe (Renard) si è preso la partita, l’italianista Michniewicz si è accontentato degli episodi. Morale: gol di Zielinski, Szczesny-show sul rigorino, molto ino, di Al Dawsari e sulla ribattuta di Al Burayk (più complicata questa di quello), traversa di Milik, palo di Lewandowski, raddoppio di Lewa (al primo squillo mondiale) su «invito» di Al Malki. Lo scarto non «esiste», se non nella fattualità del tabellino. Troppo vanesi, diranno i risultatisti degli arabi. Troppo vigliacchi, urleranno i prestazionisti dei polacchi. A proposito di Renard, ricordate la vecchia battuta di Craxi su Andreotti? «E’ una volpe. Ma prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria».
** Francia-Danimarca 2-1. Doppietta di Mbappé, rive gauche al potere. Il primo, tutto a sinistra: di destro, a chiudere un delizioso ricamo di Theo. Il secondo, di coscia, su cross di uno smagliante Griezmann (da destra) ed esco-non-esco di Schmeichel. I danesi, per niente proni, erano tornati a galla con una sgrullata di Christensen, perso da Rabiot (a fine contratto e a inizio contatti?). Lo juventino, vivo e spesso nel vivo, si sarebbe poi riscattato con una gran rovesciata. Ricapitolando: calcio fisico e tecnico, bagliori ed errori, e un uomo solo al comando, la sua maglia è blu, il suo nome Kylian.
La france non e’ fortunata. E’ schifosamente forte.
E così la exor n.v. ha rinviato l’assemblea … co co come mai ..
Questo Roberto Alvarado del Messico è veramente un cesso monumentale. Quella volpe del Tata Martino lo ha messo dentro al posto di Lozano, come se avesse qualcuno più forte di lui.
Boh.
Imbarazzante Adani sul goal di Messi. Un idiota, secondo me, di dimensioni sesquipedali.
Che peccato, l’Italia del tennis si è trovata a giocare il match decisivo per l’accesso alla finale di Davis in un doppio che in realtà non è stato tale…con l’infortunio di Bolelli Filippo Volandri ha schierato un Berrettini con le stampelle , fermo da più di un mese, a fianco di un grande Fognini, contro la coppia canadese Aliassime-Pospisil…Fabio ha più volte messo a segno colpi che un grande cronista di tennis definiva come “ha fatto i bambini con i baffi”…non è bastato purtroppo, Matteo ha giocato una partita del tutto insufficiente ( eufemismo) ma poveretto, cosa vuoi dirgli , non giocava una partita vera da 40 giorni , ha fatto quel poco/pochissimo che ha potuto…ci auguriamo vivamente di giocarcela il prossimo anno con TUTTE le nostre carte a disposizione e in buona salute e vediamo come va a finire
Peccato abbiamo avuto sfiga sino alla fine con l’infortunio ad un Bolelli on fire.
Berrettini oggi non poteva competere,sonego era morto e Musetti se la fa addosso.
La scelta era obbligata.
Gentile Robertson, Alex Sandro ha vinto cinque scudetti. Poco, ma meglio che niente.