Diario mondiale, quindicesima puntata. Mi ritorni in mente, freddo come sei. Nella finale di Coppa dei Campioni del 1986, Helmut Ducadam li parò tutti, quattro su quattro, e così la Steaua, «ferma» a due, prevalse comunque sul Barcellona dopo lo 0-0 di Siviglia. Dominik Livakovic, più casto, ne neutralizza tre su quattro, e dal momento che i colleghi – Vlasic, Brozovic, Pasalic – tre su quattro li realizzano, ai quarti va la Croazia.
Lotteria o no, i rigori restano un viaggio freudiano nel sistema nervoso dell’uomo. Al 120’, quando le gambe sono tronchi e il fiato corto, subentrano e decidono la mira, i nervi, i riflessi, tante cose, non solo lo sghignazzare degli dei annoiati.
Livakovic diventa, così, il piccolo, grande eroe di una partita che le reti di Maeda, in mischia, e di Perisic, di testa, avevano consegnato a un 1-1 di basso livello: meglio il Giappone in avvio, un po’ meglio la Croazia alla distanza. Il ct Dalic, a un certo punto, aveva tolto sia Modric sia Perisic, uno dei più carichi. Pensavo a un errore prospettico, in vista dei penalty. Il destino aveva altri disegni. I calcoli e la paura, che sempre s’intrufolano nel pancione delle sfide secche, hanno scortato le squadre ai supplementari, e da lì alla sparatoria dal dischetto. Livaja colpiva il palo, dei samurai segnava solo Asano; non Minamino, neppure Mitoma e manco Yoshida. «Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi», ammoniva Brecht. Vero. Talvolta, però, sono utili. E allora teniamoci il portiere di Saba, rovesciandone il sentimento e la morale: «Della festa – egli dice – anch’io son parte». E pazienza se ai nippo erano venuti gli alluci molli.
Ah boh, se si incazza fa fatica due volte
Ricca’, che te devo di’. Speriamo che Christian Pettini non s’incazzi.
EC: postura nient’affatto prona non “pronta”
Tra un goal e l’altro del Brazil si propone un succinto aggiornamento del bollettino meteo-giudiziario relativo ala nota vicenda:
1 ) sembra che la FIGC abbia una paura fottuta ad esprimersi , via tribunale sportivo, PRIMA della sentenza di primo grado della giustizia ordinaria: atteso che il giudizio di primo grado non interverrà’ a breve appare probabile che le “conseguenze sportive” non troveranno applicazione in questo campionato
2 ) mentre infuriano , con adusate modalità,sui media le udienze del “Tribunale del Popolo” rimane il fatto che AD OGGI l’unico organo giurisdizionale chiamato a pronunciarsi sulle richieste della Procura, ovvero il GIP, ha negato l’esistenza “di chiari indizi di colpevolezza per gli indagati”
3 ) la sollecitudine con la quale Exor sta seguendo la vicenda Juve, comprensiva di una postura nient’affatto pronta alle conclusioni della Procura, è probabilmente da ascriversi più che ad una “vicinanza sentimentale” al club calcistico, al fatto che il bilancio della Juventus S.p.A. è approvato dall’Assemblea dei Soci e quindi , di fatto, dalla stessa Exor S.p.A. con tutti gli ovvi coinvolgimenti in sede giudiziaria
4 ) un coinvolgimento in sede giudiziaria , finora assente negli atti della Procura, è pronosticabile pure per CONSOB visto che si sta parlando di bilanci passati, in particolare quello relativo alla stagione 2020-2021 , rispetto ai quali CONSOB nulla ha eccepito…così come nulla ha eccepito CONSOB circa la comunicazione relativa agli “stipendi rinunciati con effetto positivo per 90mil€ sul bilancio” effettuata dalla Juve a suo tempo e per la quale i Torquemada della carta stampata oggi invocano il reato di “agiottaggio”…se agiottaggio fosse stato CONSOB doveva IMMEDIATAMENTE sospendere il titolo in Borsa dove invece è placidamente rimasto…quindi ANCHE CONSOB entra nella partita, non esattamente a fianco della Procura..
5 ) le successive scritture private con le quali la Juve ha corrisposto nella stagione successiva 3 delle 4 mensilità “rinunciate” non sono affatto illecite in se, entrando nella libera contrattazioni tra soggetti privati, ciò’ che appare ormai pacificamente di poter asserire è la circostanza che il mancato deposito in Lega di tali atti da parte della Juve è il presupposto per il quale la Juve sarà, per questo, sanzionata in sede sportiva con una salata ammenda
Ora, tacendo sulla questione del super manager (super addirittura), il nostro Luca L tempo addietro sosteneva come AA, in prima persona, avrebbe sottolineato la filosofia del corto muso imponendo la stessa ad Allegri, cioè chiedo scusa al Cialtronissimo. Di conseguenza, una volta fuori AA, il nostro cialtrone darà un visibile, sin dall’inizio, cambio di mentalità alla squadra. Non vedo l’ora.
Il Cacciucco
Scritto da Robertson il 5 dicembre 2022 alle ore 17:09
—–
:-)))))
però li aspetto contro squadra un po’ più consistente e solida, però al momento è calcio stellare….
Col pallone fan quel che vogliono, altro che prenderli alti bassi o da dietro
Quello del Brasile non è calcio, è sogno ad occhi aperti