Dario mondiale, sedicesima puntata. La notizia, grossa, è il Marocco nei quarti. Mai successo. Squadra né antica né moderna: trasversale. Con un ct, Regragui, che gli ha inculcato geometrie di gamba e di cuore. Giocate come sapete, perché sapete come si gioca. Quattro partite, e un solo gol preso: su autorete, per giunta. L’ultima vittima è la Spagna delle «sartine». Ai rigori, come la Croazia con il Giappone. Bounou ne para due (a Soler, a Busquets) e a uno, quello di Sarabia, ci pensa il palo. Dicono che Unai Simon avesse un foglietto: tizio tira così, caio cosà . Ne ha beccato uno (Benoun). Sabiri, Ziyech e Hakimi, di cucchiaino, col cavolo che sbagliano. Morale: da 0-0 a 3-0.
Primo tempo, più Marocco. Secondo, solo Spagna. Ma sempre la stessa minestra. Falso nueve in avvio (Asensio o chi per lui), poi Morata dentro e una nuvola estenuante di tocchi e ritocchi, che alla Nasa di Coverciano celebrano ogni volta a champagne e dalle mie parti non proprio. Il pensiero forte costituisce una risorsa. Il pensiero unico sappiamo, nella storia, dove ci ha portato.
Il legno scheggiato da Sarabia al 123’ è un rimorso, non un rimpianto. Il Marocco badava al sodo. Vi raccomando l’eretismo podistico di Amrabat, i rammendi di Ounahi, lo stoicismo di capitan Saiss, le volate di Hakimi, i guizzi di Zieych, anche se da uno del suo talento ci si aspetta sempre la luna, e quel Boufal capace, per 45’, di mandare al manicomio Marcos Llorente. Nei supplementari, c’è stata gloria persino per Cheddira, bravo a cogliere l’attimo, non altrettanto nello sfruttarlo.
Non è una gara che ricorderemo per il livello tecnico. Se mai, per il discorso che facevo prima: neppure Pedri e Gavi possono permettersi di toreare a metà campo, se il tiro diventa una scocciatura. Ma è il giorno del Marocco. L’Africa batte un colpo.
No i cuginastri no per favore
Per il trasporto che ho a riguardo (molto poco) spero che non vinca il Brasile (che palle…) o l’Argentina (che mi sta sulle suddette). Francia o Portogallo mi van bene entrambe.
Mi lancio
Semifinaliste
Brasile
E con difficolta tutte
Argentina
Inghilterra
Portogallo
Finale Brasile Portogallo e Cristiano alza la coppa per poi ritirarsi a 500 mio EUR a Ryahd
In generale comunque avessimo superato la terribile Macedonia, dopo non essere riusciti a superare (con un po di sfortuna) la Svizzera, dove volevamo andare contro il Portogallo….
Qualche raccomandato di turno Lovre…
Ma dove li prende,la Rai,i telecronisti?Uno chiama,più volte,Croazia la Spagna,l’altro non sa che il Portogallo nel 66 è arrivato terzo!!
In parole spicce, la Juve avrebbe potuto, se non quotata, “rivalutare” a bilancio il valore di Pjanic fino 60 mln, iscrivendo una plusvalenza, “legale”. Invece di rivalutare ha venduto Pjanic, contabilmente a 60 mln, con parziale permuta in cambio, ottenendo medesima plusvalenza contabile…
La Svizzera..?Un’allegra brigata..