Gentili pazienti, buon giorno. Grazie per gli auguri di compleanno, grazie per aver scelto questa Clinica, struttura paramedica che, caso unico nel panorama della sanità italiana, non gode di sovvenzioni ma, semplicemente e generosamente, di adesioni (le vostre). Aperta giorno e notte, intitolata a «Cristiano Poster».
A nome mio personale (e di tutto il personale), profitto dell’occasione per augurare a voi e alle vostre famiglie buon Natale e, a chi può, felice anno nuovo. Come pensierino riassuntivo e introduttivo vi dedico la massima di uno dei miei autori preferiti, Javier Cercas:
«Il signor Grau citava sempre un aforisma, mi sembra che sia di Santiago Rusinol: coloro che cercano la verità meritano la punizione di trovarla». (da «Il castello di Barbablù, pagina 31).
”Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti”, queste le parole del pm Giuseppe Narducci, interrogato il 27 ottobre scorso sulla possibilità di esistenza di telefonate non inserite tra i faldoni dell’indagine. Possibilità che lo stesso Pubblico Ministero audacemente definì “balle smentite dai fatti”, premurandosi di precisare che “i cellulari erano intercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non è vero che ogni dirigente telefonava a Bergamo, a Pairetto, a Mazzini o a Lanese”.
Questa è la genesi di farsopoli.
Uno ju29ro non dimentica.
“Invece il “brindellone” spernacchiato da vivo improvvisamente divento’( da morto ) il grande vecchio, il paravento dietro cui nascondere le vostre vergogne”…Il brindellone fu il paravento dietro cui si nascose il Dentimarci. “Facchetti non aveva le deleghe” (cit. Dentimarci).
“Alla panzana delle partite non truccate ci credete solo voi”… Quello che crediamo noi può anche avere poca importanza. Non ci hanno creduto i giudici. È stato sentenziato che nessuna partita è stata truccata e che il campionato fu regolare.
“…e poi un giudice avrebbe stabilito una sentenza”. Assoluzione con formula piena per lo sguardo dolce e severo di Facchetti.
“Moratti avrebbe potuto eventualmente tirare fuori cose che non ha voluto rivelare”… Certo, magari avrebbe rivelato cosa regalo’ a Bergamo quando Facchetti gli chiese di passare dalla casa di Moratti perché il presidente voleva dargli un regalino e Bergamo disse che ci sarebbe andato volentieri perché c’erano delle “situazioni” di cui voleva parlare con lui. Il tutto tratto da una di quelle telefonate che non c’erano.