Chiedo scusa, ma continuo a non cogliere accanimento nei confronti della Juventus. Neppure nei confronti del Milan, se è per questo. Il rigore su Pazzini, a Bologna, non c’era; l’espulsione di Brkic, a Udine, non esiste, dal momento che non esiste la chiara occasione da gol. Lancio-campanile di Pirlo, Giovinco in mezzo a Danilo, Domizzi e Brkic, controllo aereo complicato a prescindere. L’errore di Rizzoli – che, come a Pechino, segnala il penalty e il resto all’arbitro centrale – è tutto qui: nel suggerire il rosso, e non il giallo (a Danilo, comunque; non certo al portiere).
La partita dura un quarto d’ora scarso. Peccato. La squadra di Guidolin veniva dai rimorsi-Champions di martedì notte: già aveva faticato in parità numerica, figuriamoci dopo, in dieci. Pilota automatico, i campioni, e via. Invito a non prendere l’effervescenza di Giovinco per bollicine di champagne: troppo comodo, e troppo facile, in quelle condizioni. Grande con i piccoli, o gli avversari «piccoli» perché menomati: mai avuto dubbi, su questo. Il problema è un altro, il solito: quando diventerà grande con i grandi?
Dubito che i dieci italiani schierati da Allegri a Bologna, undici con Tagliavento, corrispondano a un disegno condiviso: se mai, a un piano obbligato, d’emergenza. Sfortunato con la Sampdoria (due pali), fortunato in Emilia (rigore inventato, papera del portiere): tre punti in due partite, un anno fa erano stati due in tre gare. La tripletta di Pazzini aiuta a pensare positivo. In un campionato povero ed equilibrato come questo ci sta molto, se non proprio tutto: non è da scudetto, questo Milan, ma anche con Ibra non è che offrisse un calcio raffinato e stellare. Aveva il solista che gli risolveva tutte o quasi le sparatorie. Oggi, deve inventarselo.
http://www.beppegrillo.it/2006/08/il_cavalcavia_f.html
Gentle Jeanloup, quando parlo di un fatto (in questo caso, del rigore) e non vi aggiungo nulla, significa che – per me – c’è. Rizzoli: così ho letto, ma così un uccellino non mi ha confermato… Grazie della richiesta.
Mi scusi, Beccantini… dal suo articolo non si capisce (del tutto) se (a suo parere) il rigore ci stava, oppure no… e, cmq, non credo sia stato Rizzoli a suggerire il cartellino rosso.
Buon giorno a todos, Pazienti. Scusi, ma chi discute il rigore? Chi ha parlato di accanimento? Mamma mia, che coraggio…
Ciò detto, a commento del precedente spunto.
Per quanto riguarda il calcio giocato, che mi interessa enormemente di più:
- la Juve, ancora largamente imballata, ha avuto ragione dell’Udinese: il test non mi sembra più di tanto probante (ancor meno alla luce dell’aver giocato in 11 contro 10): giudizio sospeso in attesa di maggiori difficoltà , ma sensazione di sicurezza (fin troppa, vista la leggerezza in occasione del gol friulano) e consapevolezza. A mio avviso i test veri arriveranno in Champions, dove la fortuna ci ha assegnato un girone fattibile, starà a noi renderlo effettivamente tale.
- il resto: per ora nulla si stacca dalla media. La Roma verrà fuori o si sgonfierà . Il Napoli penso sia la rivale più solida. Il Milan, al di là degli stenti attuali, si metterà a posto e potrà dare fastidi. L’inter … Harry Potteroni non mangerà nessun panettone (forse nemmeno la zucca)
Scritto da Cartesio il 3 settembre 2012 alle ore 10:13
D’accordo con Cartesio,per l’episodio del rigore su Giovinco, concetto già espresso nella “moviola settimanale”
Come al solito, religioso silenzio quando scrive Ezio….;-))
Buongiorno a Tutti, buongiorno Primario,
scrivo qui perchè articolo più recente, ma in realtà commento anche il precedente thread smaccatamente anti-juventino: Gent.mo Beck non ho capito perchè l’equanimità e l’equilibrio debbano passare per il tartassamento a prescindere della Juve. Il rigore c’era, senza discussioni di sorta: non è che per essere equilibrati bisognasse non sarlo, diamine! L’espulsione si può discutere, ma la norma a regolamento c’è (magari ne era più passbilile Danilo che non il portiere), non è che bisogna per forza stravolgere il regolamento, solo per poter, con equilibrio, danneggiare la Juve, ri-diamine!
Nessuno ha mai parlato, per quest’anno, di accanimento. Che senso ha tirarlo in ballo ora? terapia pre-ventiva?