Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Gentile Alessandro, lei scrive: “Quello che a me rammarica è come il PD, pur di vincere, pur di sfondare il tetto del 30%, sia disponibile a sacrificare la propria identità ”. Proprio per questo Matteo Renzi può permettersi di fare il “trans”.
Per Beccantini. Grazie della sua risposta.
Qualche giorno fa leggevo su La Stampa un commento del professor Ricolfi dove spiegava come Renzi può permettersi di dire e fare cose inimmaginabili per un qualsiasi leader della sinistra, per come questi veniva concepito fino a pochi mesi addietro. Mi sembra che abbia uno spazio di manovra molto superiore rispetto a quello che aveva Letta. Come uomo politico mi sembra ambizioso e determinato. Vedremo cosa sarà capace di fare quando uscirà dalla sua attuale fase di marketing.
Quello che a me rammarica è come il PD, pur di vincere, pur di sfondare il tetto del 30%, sia disponibile a sacrificare la propria identità , la propria vocazione, i propri valori. Da questo punto di vista è forse meglio la Lista Tsipras, ma purtroppo percentualmente vale poco.
Gentile Ezio, confermo la sua analisi legata ai punteggi. La pochezza del campionato non deve svilire la grandezza dei numeri.
Buon giorno, gentile Alessandro. Matteo Renzi mi sembra un “trans”, nel senso poltico del termine. In un periodo storico in cui la sinistra, per tanti motivi, è diventata una non destra, Renzi ha capito al volo come salire sul carro, un po’ pro Berlusca un po’ anti, un po’ popolare un po’ populista, un po’ di lotta un po’ di governo.
Un trans, appunto.
Buon giorno a tutti. Per Beccantini e chiunque voglia rispondermi.
Domanda su Matteo Renzi. E’ un uomo di destra od è un berluschino capitato per sbaglio a sinistra? Come elettore del PD mi sento abbastanza disorientato con questa nuova segreteria.
Se lo osservate bene, si muove e comunica allo stesso modo di Silvio, dicendo all’incirca le sue stesse cose. E’ solo un’impressione mia?
Comunque vada, chiunque lo vinca, la squadra campione d’Italia 2014-2014, con tutta probabilità raggiungerà , e supererà , il bottino, ragguardevole, dei novanta punti. Escluso l’anno fantasma 06-07, con questa quota si sarebbe vinto uno qualsiasi dei precedenti cinque campionati. Non solo: la Juve , con i punti attuali, 87 a cinque giornate dalla fine, (gli stessi della stagione scorsa a fine campionato) avrebbe vinto tutti i cinque precedenti campionati. La Roma, addirittura, con i suoi 79 punti e cinque partite ancora da giocare, sarebbe stata in piena corsa per vincere almeno quattro dei cinque campionati scorsi.
L’Inter del 2007/2008 (85) e 2008/2009 (84) se la sarebbe giocata punto a punto con la Juve del 2011/12 (84) e 2012/2013 (87).
L’Inter del 2009/10 (quella del triplete per intenderci) e il Milan dell’unico scudetto (2010/11) con i loro “miseri” 82 punti se la sarebbero giocata tra loro in quei due anni, ma le avrebbero “prese” clamorosamente in qualsiasi altra stagione.
Il Milan poi, quello che ha fatto più punti da aprile a pasqua e da novembre al giorno dei morti, in sette stagioni è riuscito a mettere insieme uno scudetto a 82 e un secondo posto a 80.
Diffidare da quelli che la contano su a modo loro.
Io credo che il gioco di conte necessiti di essere rinnovato senza grandissimi scossoni di rosa: un passaggio al 4-3-3 con l’acquisto di soli due grandi attaccanti esterni a mio avviso sarebbe sufficiente per rendere la juve competitiva anche in europa.
Scritto da DANIELE CIANCIOLO il 5 aprile 2014 alle ore 08:39
Credo che non servirà così poco. Bisognerebbe sostituire quasi tutte le riserve, aumentandone qualità se possibile. E forse rimpiazzare, se si riesce, qualche titolarissimo (un paio) spremuto mentalmente o che rischia di essere ‘appagato’ dopo 3 stagioni così intense.
Grazie Mac, io sono nessuno per dire che cosa andrebbe fatto e come, ma qualcosa di nuovo vorrei vederlo, e non mi pare che gli uomini a disposizione siano totalmente inadatti alla bisogna
Continuare a regalare un uomo dietro, per coprire gli attacchi, e non essere incisivi in attacco può aver pagato finora, ma non durerà . Conte dovrebbe, oltre ad utilizzare maggiormente la rotazione dei suoi giocatori, non solo quando costretto da squalifiche e infortuni, creare uno schema alternativo al collaudato 352, portando le squadre che incrocia a doversi preoccupare costantemente della qualità di tre attaccanti (due di movimento e tecnica, più uno come boa centrale) e non solo delle sporadiche incursioni di centrocampisti ora stanchi (vedi Vidal e Pogba) o non attrezzati a svolgere con qualità superiore la fase offensiva (Asamoah e Lichtsteiner, piuttosto che lo spaesato, davanti alla porta, Isla).
Scritto da Cartesio il 4 aprile 2014 alle ore 14:24
Il pragmatismo di tutto quello che ha funzionato (e con cui si è vinto) finora non è detto che funzioni a prescindere, anzi si rischia di rimanere indietro, superati. Infatti è questo che temo, alla lunga, se Conte a prescindere da che tipo di giocatori avrà o avrebbe avuto a disposizione, non studierà altre idee tattiche.
Daniele, buongiorno.
di mercato non so e non posso parlare, mi affido ai nostri uomini preposti che hanno fatto, finora bene, salvo errori fisiologici ed omissioni (noi che si cercano ali, lasciarci scappare uno come Mertens lo trovo imperdonabile).
Sulle riserve: la partita di Roma, se proprio ce la si voleva giocare (e non trovo il caso, avendo il calendario intasato, di metterci in mezzo un’andata e ritorno con il Napoli), era da titolari. Peraltro ricordo che in quella partita le nostre riserve concessero un tiro uno alla Roma titolarissima, ci mancò un’espulsione solare di benatià per fallo da ultimo uomo su giovinco, e segnammo un gol che ancora si deve capire come abbia fatto quella palla a fare quella sorta di orbita, quindi alla fin fine, proprio tanto non sfigurarono. Quello che intendo è un utilizzo più massiccio e ragionato dei panchinari contro quelle squadre in cui essi stessi sarebbero titolari fissi, quindi più di mezza serie A, un tecnico dovrebbe saperlo fare e non smoccolare sul fatto che non abbiamo la panchina del Chelsea o del psg o del Bayern, non l’avremo mai, trattasi di gente che prende di ingaggio quanto noi si fatica a dare ai titolarissimi. Questa è la realtà cruda, inutile farsi illusioni, necessario invece lavorare di fantasia e scovare i campioni prima degli altri (Vidal ne è l’ultimo esempio, ma la storia stessa della Juve è più popolata di campioni che sono diventati tali da noi, piuttosto che di campioni già fatti presi a palate di soldi)