Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Giornalismo d’inchiesta, solomon? Con questa classe giornalistica meglio evitare. Un giornalismo di inchiesta, efficace, solo se fosse libero, indipendente, sganciato sia dai potentati che dai meri interessi di bottega. Non è così, in Italia, sia nello sport che nella politica. Ma mi limito allo sport. Il giornalismo di inchiesta in calciopoli si è realizzato con giornalisti che hanno collaborato con gli organi inquirenti (a loro volta potentato) per creare qulla schifezza. Questo a prescindere dalle responsabilità effettive di Moggi, quando la giustizia diventa persecuzione e si mette al soldo di taluni per eliminare altri diviene…trovalo te il termine…e questo sia che si parli di squadre calcistiche o partiti politici. Ma rimango al calcio. Gazzetta, squadre milanesi, Tuttosport, Juve e Toro, Corriere dello sport, squadre del centro sud. E vuoi un giornalismo di inchiesta? Da chi? da Travaglio? O dalla Gabbanelli? L’unica volta che si è occupata di calcio, anche lei, si è accodata alle teorie zemaniane sul doping/Juve.
Rigoletto canta “cortigiani vil razza dannata”, oggi direbbe giornalisti.
Buongiorno a tutti!
Scrivo qui per non avvelenare il silenzio del Primario (anche se mi piacerebbe avere la sua opinione).
Il caso Tavecchio-Uefa mi ha fatto ripensare a un vecchio tema che sentivo con molta passione ai tempi dei processi del 2006. Io sono sempre stato un tifoso di parte, ma solo per quanto riguarda il calcio giocato. Sul versante della politica calcistica ha sempre cercato di pensare secondo il concetto per me fondamentale in democrazia di bene pubblico.
Nella mia opinione le condanne per la Juve di Moggi&Co per i loro comportamenti sportivi furono assai giuste. Certamente, il “sistema malata” non dipendeva solo da loro:la triade costituì soltanto l’interprete occasionali, il migliore, di meccanismi malati, nei quali operavano persone altrettanto criminali (sportivamente). Tuttavia, come nel caso di tangentopoli, ho sempre sostenuto che la ragione “ma non erano i soli, e tutti gli altri?” fosse un argomento ben poco lungimirante: intanto questi mettiamoli dentro.
Tuttavia, quello che ho combattuto è stato il modus operandi delle istituzioni: non si tratta del merito delle questioni, che è soggetto a errori dell’umana condizione, ma del modo con cui sono state condotte le indagine, i processi, che rimanda ai criteri che hanno ispirato questi modi. Il punto focale del 2006 non è sulle condanne di Moggi&Co e sulle non condanne di altri affaristi, ma dal punto di vista democratico denunciare le malefatte di un’istituzione così importante come la procura sportiva.
E il caso Tavacchio è uguale: tutti a sindacare sul razzismo presunto o no del capo del calcio italiano e può anche andare bene. Io però preferirei delle belle e approfondite inchieste sull’operato della procura; vorrei vedere belle e utili campagne di stampa sulle lacune di quella istituzione o su quelle di chi la rappresenta.
Ecco il giornalismo sportivo lo vorrei in questo modo: accanto alle pagelle del lunedì, alle notizie del calcio mercato, mi piacerebbe leggere interventi utili a tutelare e migliorare il calcio come bene comune.
Non so se mi leggerà , ma vorrei farle una domanda primario: Lei non avverte questa necessità di sviluppare un giornalismo d’inchiesta, anche nello sport?
Scusate la lunghezza e buona giornata
dirò di più…Allegri gioca per perdere………
Si è vista ieri la differenza tra chi certe partite le gioca per vincerle (Conte) e chi le gioca per pareggiarle (allegri). la juve non ha giocato male, ma è stata inconcludente, nel senso letterale della parola. Ma perchè si fa tanta fatica a non ammettere una verità inconfutabile scolpita nei fatti: tevez e Llorente sono dei buoni attaccanti ma non sono assolutamente in grado di fare la differenza in certe partite e contro certi avversari perchè come tecnica calcistica non sono all’altezza. Il problema è atavico, così come quello dei tornanti, ma ben lungi dall’essere ancora risolto. Non si vuole capire che in europa per vincere ci vogliono gli attaccanti; e sì che basterebbe leggere la storia delle partite in champion negli ultimi anni per rendersene conto.
Llorente sempre spalle alla porta come potrebbe essere pericoloso? Morata quando è entrato ha dimostrato in 10 minuti di poter essere più pericoloso di quanto non sia l’ex basco in una partita intera.
Non parliamo poi dell’ostinazione di allegri a far giocare un Vidal inguardabile che avrebbe, a mio sommesso avviso, dovuto essere ceduto consentendo di disegnare una squadra più adatta ai moduli usualmente adottati dal tecnico toscano (ma sarà poi vero che il manchester offriva per lui 60 milioni?). Per non parlare poi del fatto di avere in squadra un campione come asamoah e di far giocare al suo posto un ex giocatore venuto in italia a prendere la liquidazione come evra il quale, a mio avviso, un grande giocatore non lo è mai stato checchè se dica.
Mi fa rabbia quando sento che in europa non è cambiato niente dai tempi di Conte: è falso perchè il leccese le partite le giocava sempre per vincerle. Il primo anno abbiamo perso da un bayern ingiocabile che poi vinse la coppa con irrisoria facilità . Il secondo anno ci condannò la partita in terra danese dove la juve ebbe almeno una ventina di palle gol non concretizzate!! Che ci può fare conte se aveva degli attaccanti che non la buttavano dentro neanche a porta vuota!! Per non parlare del disastro combinato da bonucci e da isla a tempo scaduto contro i turchi a torino dopo che ribaltammo il risultato. Queste sono cose che sfuggono al controllo di un tecnico; pertanto dire che la juve di conte non osava equivale a dire una bestemmia in chiesa! Piuttosto dovremmo dire che una partita come quella di ieri sera Conte non l’avrebbe mai e poi mai giocata.
ALLEGRI? SI E NO…………
Una partita così si può perdere contro Messi o CR7: equilibrio, poi il colpo, la giocata del fuoriclasse e tutti a casa. L’Atletico, diciamocelo, di fuoriclasse non ne ha. Di campioni nemmeno.
In una partita così, contro una squadra così, il colpo risolutore dovrebbe averlo la squadra con più qualità . O con un Tevez in più. Invece …. ce ne faremo una ragione. Dice: “meglio questa che una decisiva “. Lo scorso anno fu decisiva la prima in Danimarca.
Mi piace la maggior consapevolezza della squadra, la minore frenesia, la ricerca della giocata individuale.
Mi piace meno il 4-4-2 mascherato con Evra’ bloccato a fare il difensore (e per questo, probabilmente, preferito ad Asamoah) e Lichsteiner stabilmente a fare l’ala. Mi piace meno che sia proprio Lichsteiner l’unica soluzione “ficcante” per penetrare ed aggirare le difese sui fianchi. Mi piace meno il Llorente sempre perennemente spalle alla porta anche in area di rigore: uno da venti goal andrebbe anche messo nelle condizioni di esprimere le proprie, di caratteristiche.
Mi piace molto meno il Vidal in campo a tutti costi, che invece meriterebbe un po’ di sana panchina.
Mi piace per niente quella maglia verde: chi l’ha concepita e deliberata era consapevole che si sarebbe poi giocato su un prato, generalmente di quel colore?
Secondo me ha ragione Ezio. Renzi è un berluschino capitato per sbaglio a sinistra. E’ la versione riveduta e corretta di Berlusconi, con in più quel tocco di bullismo da paese che tanto piace al popolino.
Sento nostalgia di una sinistra moderata alla Veltroni.
giusto…corretto….e quindi….come ho avversato, con tutto me stesso, Berlusconi pur appartenendo, vagamente e semplificando, al suo bacino elettorale, figurati se non avverso quel bimbominkia, espressione del peggior trasformismo che ha sempre caratterizzato la parte politica che sempre mi è stata sui coglioni. E che ho pure votato per 20 anni. Fosse solo per quello, almeno ora mi sfogo, posso parlar male di chi non sopporto….
ma del resto, ormai, tutti i politici di casa nostra son come “il numero 24 della lista” di bennatiana memoria…. “che per far presa sulla gente continua a ripetere: è ora di finirla, adesso basta…”
bersaniano un par di balle………….. questo è la riedizione burlesque, del nano
Ezio, Renzi ha iniziato a dispiacermi quando è arrivato alla poltrona di premier senza passare da elezioni. Come scritto più volte, se un anno fa fossimo andati ad elezioni, (col proporzionale, con quel cazzo che c’è, frega niente), lo avrei votato sicuro.
Non ho cambiato idea perchè è apparso Grillo. E’ lui che si proponeva con lo spirito “grillino” (e con contenuti superiori a quelli di Grillo) e poi si è trasformato in bersaniano..