Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Quale dietrologia? Pura cronaca. Se se, tutto giusto. Raccontalo a Criscito. Guarda, mi espressi proprio qua, se fuori Criscito, fuori anche Bonucci. Ma giusto sarebbe stato entrambi dentro, senza se e senza ma. È una bella dichiarazione di Abete contro il pM di Cremona…(vabbè’ da Abete…improbabile..) Certo che la magistratura italiana e’ un problema bello grosso, non a caso ogni tanto esce la questione sulla responsabilità civile dei magistrati, (cazzata, secondo me), separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, (sacrosanta, secondo me), porte girevoli tra politica e magistratura con troppi,(secondo me) magistrati che poi entrano in politica.
Se la fiducia nella magistratura diviene un fatto di sensibilità personale, allora sarebbe un problema, e bello grosso. Anche se ora sei te che attingi a un pò di dietrologia :)))) sto al gioco: nonostante le prime pagine dei giornali quel fatto gravissimo è stato ben presto messo da parte…cosa sappiamo sullo stato delle indagini sulle organizzazioni criminali che taroccavano le partite? Ribadisco: se da quella manfestazione pubblica, forse inopportuna, si fosse sollevata una grande richiesta di chiarezza su questo gravissimo fiume criminale che condiziona il calcio invece che parlare solo delle convocazioni di Prandelli avremmo intravisto la luna. Un’altra occasione persa. Anche lì è stato un problema di colori: Bonucci-Juve all’Europeo Criscito a casa. Io dico emancipiamoci dal colore per le cose davvero serie.
Solomon, se la Magistratura indaga su Berlusconi compie il proprio dovere. Ma se gli notifica un avviso di garanzia mentre presiede, da Presidente del Consiglio eletto, una conferenza sulla criminalità organizzata, compie un atto politico, di parte. Se la magistratura indaga sul calcio scommesse fa il proprio dovere, se dispone una perquisizione a Coverciamo, nel ritiro della nazionale, nei confronti di Criscito, in quel momento reo solo,solo, solo di comparire in una foto con un proprio compagno di squadra assieme a personaggi sospetti, cerca le prime pagine dei giornali. Dopodiché avere fiducia o meno diviene sensibilità personale.
scusami riccardo non vorrei fare il “madre teresa” della situazione. Ma sinceramente penso che un tifoso che è prima di tutto un cittadino dovrebbe protestare perchè quelle inchieste sono state fin troppo circoscritte: ben vengano la gabbanelli e Co. Anzi il mio pensiero è: troppo poco. In quello che scrivi credo tu veda il bicchiere mezzo vuoto: un attacco alla juve. E lo penso anche io. Ma vorrei anche vedere il mezzo pieno: opinione pubblica che si mobilita per alzare il tappeto del calcio e guardare se c’è un pò di sporcizia nascosta.
Se da quell’evento avesse preso vita un costante monitoraggio degli aspetti più sospetti del calcio, per me sarebbe stato un gran risultato, anche se a farne le prime spese fosse stata la mia juve. Non è successo, quindi probabilmente la tua lettura è più corretta della mia. Ma secondo me non è successo anche perchè quel caso è stato vissuto come fazioni contrapposte: forse e dico forse se invece di invocare la persecuzioni il mondo che ruota intorna alla juve avesse chiesto chiarezza dalla magistratura per il caso specifico e poi un allargamento della problematica all’intero movimento il bicchiere sarebbe diventato piena a tre quarti.
é un pò come esaltare la magistratura quando indaga Berlusconi e poi accusarla di connivenza quando non lo condanna: non si può avere fiducia e rispetto a corrente alternata, cioè se asseconda o meno le proprie aspettative. Poi la critica alle vicende è un’altra cosa: sono fondamentali ma quando non costituiscono partito preso. La critica è potenzialmete un avanzamento, il compiacimento al massimo aspira al mantenimento dello status quo.
In breve, la penso così: tenendo conto della complessità del caso (e in questo metto la crociata anti-juventina) quella indagine nei confronti della juve ebbe come più grande demerito quello non aver generato nessun tipo di sviluppi. Danneggiando anche noi della juve: se avesse avuto un seguito avremmo potuto mostrare a tutti la nostra correttezza. Così non è stato e quella vicenda rimane un evento molto sfumato. E anche a causa delle guerre di parte.
Ma questa è la mia opinione e anzi ti ringrazio per confrontarti con me: mi diverte molto
- http://www.lastampa.it/2014/10/17/cultura/opinioni/buongiorno/mazzette-di-stato-ARgHzLQDV3SIwO3ivwXLSJ/pagina.html
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- http://www.lastampa.it/2014/10/15/cultura/opinioni/buongiorno/il-fango-nella-testa-BQuyrjMyq5LgsIlwjlQ7yL/pagina.html
No Solomon, troppa dietrologia.
Intanto iniziamo dai colori ” In quegli anni la Juve probabilmente era soltanto più avanti degli altri;”. Vero niente, o meglio, cosa accadeva alla Juve lo sappiamo, vista l’indagine ed i processi, cosa accadesse nelle altre squadre no. Quindi dire più avanti, non esiste. Ma se dobbiamo prendere la Juve, visto che fu l’unica squadra indagata, come “spia” come “termometro” del doping nel calcio, si può solo dire, (solo dire, perchè si esce dalle opinioni e si entra nei fatti) che la montagna ha partorito un topolino, con buona pace di Zeman e pure della Gabbanelli. Nessun medicinale proibito, niente epo, nessuna pratica dopante.
POI se si fosse inteso all’epoca, verificare l’effettiva portata del doping nel calcio allora avrebbero dovuto procedere con modalità ben diverse, ma così come andò, fu solo solito tentativo di creare problemi alla Juve, con la connivenza della magistratura.
Gentile Riccardo Ric, sono d’accordo con te quando in sintesi inserisci il sistema calcio nel sistema paese. Giornalismo di corte e giornalisti in livrea. Ma attenzione, le cose sono diverse dall’assolutismo moderno: i giornalisti hanno la livrea del danaro, non quella delle casate nobiliari, o meglio non solo. In breve, scrivono per vendere, e quindi scrivono per compiacere i clienti: i meccanismi sono complessi, ma un pò di senso civico in più sarebbe utile da parte del popolo/cittadini/consumatori.
Solo una nota nel merito alle tue osservazioni. Rischio il mio onore bianco-nero, ma oggi sono in vena di confessioni. Zeman è un pagliaccio e il caso doping rimane espressione di radicato pregiudizio, che talvolta sfocia nel razzismo anti-juventino; sportivamente parlando sia chiaro: un pò come quando da bambini escludevamo il bambino ciccione dai giochi di movimento: per me ha questa importanza nell’economia della vita.
Per non divagare, vado dritto al cuore con il pugnale: per me il processo doping in generale e la Gabbanelli nel particolare non avrebbero dovuto essere lettera morta. In quegli anni (di prima non posso parlare ero troppo piccolo) i giocatori venivano letteralmente pompati: la massa muscolare cresceva in modo artificiale e sebbene non sia medico il dubbio che fosse il frutto di farmaci che DANNEGGIASSERO LA SALUTE lo avvertivo molto bene.
In breve: per me Gabbanelli&Co hanno fatto bene a denunciare quel problema. Per me non se ne è discusso abbastanza. Proprio perchè ne è stato fatto una questioni di colori, di appartenenze particolari.
Ritorno all’attività onirica: in quel caso tutti i tifosi e qualcuno degli addetti ai lavori con un minimo di coscienza avrebbero dovuto richedere un’indagine, seria, allargata a tutto il sistema medico-calcistico.
Io sono sicuro che il doping nel calcio ci sia: è una mia convinzione. In quegli anni la Juve probabilmente era soltanto più avanti degli altri; poi così a naso è arrivato Milan Lab; e dopo ci sono fortissimi sospetti sui giocatori spagnoli in particolare del Barcellona; e prima mi parlano dell’Inter vincente in Coppa Campioni (Suarez???).
Il doping nel calcio ha rovinato tantissimi giocatori soprattutto negli anni successivi all’attività . Ma penso anche che ci ha sotratto il piacere di vedere per più tempo Ronaldo quello vero. Un gran peccato.
E soprattutto, lascio la bomba da ultimo, Alessandro Del Piero: fino a quando era il ragazzino esile (paragonato ai suoi colleghi) ci ha fatto vivere il calcio allo stato puro, era un fenomeno, un fuoriclasse, la stoofa era quella. Poi quelle cosce che gli hanno pompato porca miseria l’hanno cambiato, tanto troppo. Secondo me avrebbe fatto dimenticare tanti campioni del passato. Certo la causa del suo declino non è stata solo la gestione del suo fisico, ma una gran parte.
Gentile Primario, grazie. A volte penso di tornare quindicenne scrivendo quei pensieri: la vita non mi ha smaliziato ancora abbastanza. Ma forse, lo stupro delle grandi idee e dei grandi valori non ha portato poi tanto lontano…
Gentile Solomon, sono d’accordissimo con lei. E naturalmente non mi chiamo fuori.
Solomon, a parte Tuttosport, hai letto di un giornale che magari con un piccolo
trafiletto, un commentino, al limite giusto per creare contraddittorio, riflessione, dibattitto, abbia anche solo leggermente “criticato”, le parole di Totti. Non dico dargli del patetico ipocrita quale è, no no, mi sarebbe bastato un piccolo piccolo accenno.