Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Amo le storie di calcio in cui Davide arriva a sfidare Golia. Non è importante che vinca, perchè l’impresa sta già nell’essere arrivati a confrontarsi con il gigante.
Poi ci sono quelle rare volte in cui lo sfavorito, quello per il quale è già un gran risultati trovarsi davanti a un avversario del genere, magari in una finale, vince.
E la logica si capovolge: è il bello del calcio, il fattore che lo rende unico tra gli sport.
Dieci giorni fa, nella periferia del calcio britannico, c’è stato un piccolo pastore che ha sconfitto il gigante con la mazzafionda. A Glasgow, il Kilmarnock ha sconfitto per una rete a zero i blasonati padroni di casa del Celtic nella finale di Coppa di Lega scozzese, aggiudicandosi il trofeo contro ogni pronostico.
I media locali hanno definito “shock win” il colpaccio ad opera della squadra dell’Ayrshire, che si è realizzato a sei minuti dal termine della partita, quando Van Thornout, attaccante belga entrato da pochi minuti in campo, insacca di testa.
E’ il trionfo. Fowler, il capitano in campo dei “killies”, prima della partita aveva dichiarato che, in caso di vittoria, l’onore di sollevare la coppa sarebbe spettato al vero capitano della squadra, che non ha potuto giocare per essersi rotto una gamba, l’italiano Manuel Pasquali, una carriera spesa tra Pizzighettone, Carpenedolo e Foligno, idolo della tifoseria locale.
Gli ingredienti per il lieto fine di questa storia, una di quelle che mi piace raccontare, ci sarebbero tutti.
Allora perchè non scriverlo?
Perchè non c’è tempo per festeggiare. Tutto avviene troppo in fretta. Il triplice fischio, la corsa ad abbracciare il portiere Cameron Bell, eroe di giornata, Liam Kelly che scappa verso gli spogliatoi senza festeggiare. Ha ventidue anni, Liam, è un giocatore di belle speranze che ha appena giocato e vinto la coppa, ma non sorride. Corre. Ha saputo che il padre Jack ha avuto un infarto sugli spalti mentre lui era in campo e sta lottando in ospedale contro la morte.
Dopo tre ore Jack muore.
La vittoria di Liam perde di significato e svuota di quella gioia che meriterebbe il trionfo di tutta la sua squadra.
Ma l’impresa dei ragazzi allenati da Kenny Shiels rimane, intatta. E anche Jack sta festeggiando, lassù.
si, ma se piove e arriva davanti, è un gran pilota e gli altri no perchè sono andati più adagio…. stiamo pur sempre parlando del mondiale piloti di F.1………. siamo solo noi che riduciamo sempre tutto alla Ferrari………..
@ ezio
andiamo ezio, andiamo…!!! se non piove alonso arriva ad un minuto dal primo…!!! se non è culo questo…
non è culo, Fiero, un grandissimo pilota, una buona gestione degli eventi da parte del Team…….. culo sarebbe stato se avesse vinto Massa….
come si dice CULO in malese?
Acqua e girandola, siamo alla lotteria ed esce il rosso Ferrari. Grande Alonso, grande stellone italico ( anche se i Box sono stati, una volta tanto, perfetti). Pranzo di lusso, sperando che non si torni prestissimo al brodino…
Per ora si gode.
benedetta solo da FERRARI e SAUBER però……..
Luca, la F.1 è andata a cicli ed annate…. a volte più spettacolo, a volte meno………
ste macchine sono brutte, ci vorrebbe poco a farle tornare ad essere vere macchine…. ma la qualità dei piloti attuale Alonso, Vettel, Hamilton, Raikkonen, Button, Schumacher, Rosberg e “questo” Perez è molto elevata……
Ezio, damigiane di acqua benedetta: mi hanno ricordato le ampolle coreane del Trap. Ma quelle di Sepang erano damigiane. E non c’era Moreno.
Ezio la F.1 la seguo più pochissimo, ancora meno dopo che Ice-Man se n’è andato dalla Ferrrari, mi piaceva moltissimo e il suo mondiale me lo sono goduto (fermo restando che dopo i tempi di Mansell per me la F.1 ha un significato un pò difficile da decifrare).
Comunque, oggi non l’ho vista proprio, mi rincuora leggere il tuo 7,5 a Raikonen, potrebbe essere che al prossimo GP un occhiatina.
Gara sconvolta nei suoi equilibri dalla pioggia, ecco le mie pagelle:
ALONSO : 10 – guida un brutto anatroccolo e lo fa diventare un cigno sontuoso. gara magistrale, quando fa il break, alla ripartenza dal cambio gomme dopo la SC, pilota come un dio. poi resiste come può al ritorno di perez e della sua sauber (!!!). peccato non abbia mai guidato una ferrari degna del suo valore di campione assoluto.
PEREZ : 9 – commette un paio di errori che avrebbero potuto rovinare la splendida prestazione, ma guida con grinta e pulita redditività . vedremo se la sauber gli ridarà l’occasione di emergere nei prossimi GP ( a chi lo dirige dai box do 8 per averlo messo subito sulle full rain, e 3 per averlo deconcentrato e innervosito dicendogli “be carefull we need this result” – è proprio quello che un pilota, specie se giovane, specie se per la prima volta si trova in quelle condizioni in un GP, non vorrebbe mai sentirsi dire) speriamo non gli abbiano fatto buttar via l’unica occasione della carriera di vincere in F.1 .
HAMILTON : 7 – parte bene, guida la corsa. si perde dopo la SC e finisce terzo dietro due macchine che non valgono la sua.
WEBBER : 6.5 – vedi sopra. mai veramente veloce, mai protagonista.
RAIKKONEN : 7.5 – fosse partito più avanti, come da prestazione in qualifica, avrebbe dato del filo da torcere. la lotus è la quarta/quinta forza del campionato come valori tecnici, ma lui conferma di essere tornato per correre davvero.
SENNA : 7 – solido ed intelligente, raccoglie, in una gara di difficile gestione, punti vitali per la williams di oggi.
DI RESTA : 6.5 – le forceindia arrivano, a punti, quasi in parata. e lui procede il compagno di squadra. sarebbe stato interessante vedere con questa macchina cosa avrebbe fatto sutil……
VERGNE : 7 – quasi esordiente, a punti alla seconda gara. difficile valutare quanto valga la macchina.
HULKENBERG : 6 – a punti. ma si fa precedere da un debuttante oltre che dal compagno di squadra.
SCHUMACHER : 6 – salva la baracca con un punticino. parte male, si incasina e “si fa girare” da Grosjean. Se non altro è in vantaggio 2-0 su Rosberg in qualifica.
VETTEL : 6 – la foratura procuratagli dall’indiano lo toglie dalla zona punti, ma non aveva mai dato l’impressione di essere veramente competitivo. sarebbe satato interessante capire a cosa lo avrebbe portato la scelta strategica ideata per l’asciutto.
ROSBERG : 5 – mai veramente competitivo, meno efficace di Schumi, non ancora il rosberg delle passate stagioni.
BUTTON : 4.5 – di solito sono le sue gare. stavolta pasticcia, esagera su kartikejan e finisce fuori dai punti, quando almeno il podio sarebbe stato alla sua portata.
GROSJEAN : 4 – si dia una calmata. il talento e la velocità non mancano, ma dimentica troppo spesso di collegare il cervello.
MASSA : n.g. – i piloti di f.1 sono un’altra cosa.