Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà. E magari anche qualcuno.
Dimenticavo, dove le mettiamo le 15 partite pareggiate (record stagionale) ??? Record anomalo per una capolista.
Caro Ezio, non riduciamo tutto a un episodio. Torniamo alla sindrome “nonsologolditurone”??? ;-)))
Come ce lo meritiamo? E il goal decisivo di Muntari dove lo mettiamo?
Lo auguro di cuore a tutto il popolo juventino. Quest’anno ve lo meritate proprio. Come al solito il campionato nelle ultime giornate si riduce a un “ciapa no”…
Buffon non è la Zanicchi, spero per lei canti un filo peggio…:) di sicuro para molto meglio di lei….
“Prendi questa mano Gigi…”
Qualcosa succederà
Qualcosa succederà”. Questa frase sibillina pronunciata da Allegri qualche settimana fa aveva colpito il mio subconscio, L’ho capito ieri sera, anzi stanotte. Non ero tranquillo nei giorni scorsi e non per scaramanzia, ma per consapevolezza. Consapevolezza che il calcio è una brutta bestia. Tre punti di vantaggio, avversari non irresistibili da affrontare, ma c’era qualcosa che non riuscivo ad afferrare e non mi lasciava tranquillo. E qualcosa è successo: l’imponderabile, l’impensabile, l’assurdo, l’inconcepibile, il non razionalizzabile. E’ accaduta la catastrofe, il colpo che può abbattere un gigante, che può cambiare le sorti non solo di un campionato, ma anche del futuro a media scadenza. Inutile minimizzare, non è possibile farlo. Bellezze, il calcio è questo.
Ma, ma, ma c’è un aspetto positivo. E’ stato un colpo tremendo, di quelli che uccidono moralmente, ma ci ha tolto niente. E’ tutto ancora nelle nostre mani. Quello stop sbagliato di Buffon che per modalità ed anche tempistica, (poteva accadere già nel primo tempo, e sarebbe stata altra storia, ed invece no, a sette minuti dal termine…) poteva e potrebbe annientarci, invece ha causato niente. Nessuna frana. E’ stato catastrofico, ma non ha prodotto catastrofi.
Partita contro il Cagliari e penso ad una sola parola; concentrazione: ferrea, lucida, determinata. Ha ragione Conte, avremmo firmato per trovarci a due giornate dal termine con un punto di vantaggio. Immaginiamo, fantastichiamo, ipotizziamo che Juve-Lecce e Milan- Atalanta si siano giocate un mese fa e che ieri si sia giocata la giornata di Palermo-Juve e Milan-Fiorentina. Nostro sorpasso a due giornate termine, vedremmo la trasferta contro il Cagliari come occasione ghiotta, non come mostro qual è.
Ancora non è finita, per la miseria e vediamo di considerare i due argomenti che sono andati per la maggiore in queste settimane per quel che sono, cioè al momento del tutto irrilevanti se non dannosi: rinnovo o meno di Del Piero e terza stella.
P.S: Gigi..che dirti…i grandi quando cadono, cadono alla grande. E non esiste caduta più rovinosa del pasticcio che hai combinato ieri sera. Non esistono consolazioni od incitamenti per lenire la tua e la nostra amarezza. L’unica è non pensarci, scaccia quel pensiero, anche perché non c’è tempo. Dai Gigi, grande lo sei, lascia a noi omuncoli privi di talento ogni commento, benevolo o malevolo che sia, prendici per mano e trascinaci alla vittoria.
“Bevi Rosmunda…”
L’AMARO CALICE……….
Chissà, se nella sua alcova arcorese, il “rivoluzionario” presidente dell’ AC Milan (Buffon dixit) avrà riso, tra una “gnocca” da redimere e l’altra, pensando al regalo che il suo ammiratore ha pensato di inviargli a stretto giro di tango (col casquè).
Devo dire che, sin qui, la concentrazione e la determinazione dell’ex miglior portiere del mondo, mi avevano di gran lunga sorpreso e favorevolmente impressionato. Lo consideravo perso alla causa, per motivi fisici e mentali. Imborghesito. Dejuventinizzato.
Mi stava smentendo. Ha scelto il momento peggiore per confermare i miei dubbi.
Non avrei battuto ciglio di fronte alla classica papera: palla che passa tra le gambe, uscita a vuoto, la proverbiale “saponetta”…….
Ma quella “roba lì” puzza di deconcentrazione, sufficienza e presunzione.
Di questi tempi qualcuno, nei blog, azzarda (insinua) anche peggio: scommesse, favori, ricatti….. mi auguro con tutto il cuore che non sia così. Sento che non è così.
Brutti e cattivi pensieri a parte, resta il danno. Immenso. Speriamo non irreparabile. Più che i due punti regalati al Milan, spaventa il potenziale contraccolpo psicologico: una squadra non abituata e, forse, non pronta a vincere, a sopportare il peso del pronostico, avrebbe avuto bisogno di presagi favorevoli. Non di segnali funesti.
La cavalcata vincente e festosa, non la tignosa lotta sul filo dei nervi.
Al netto dell’errore, imperdonabile, inaccettabile e ingiustificabile, di Buffon, resta l’impressione di una squadra in salute, affaticata dalle troppe partite consecutive, che non ha chiuso prima una partita (ma si può vincere anche 1-0) sempre governata (a lungo in superiorità numerica) nella quale gli avversari non avevano mai tirato in porta.
Una squadra che, un pochino, forse per la prima volta, ha sentito il peso della maglia in quella situazione di classifica. Di un traguardo, “quel” traguardo, che, inutile negarlo, ha un valore “diverso” per la Juve di oggi. Non uno dei…. LO!!!
Il Cagliari di Trieste, l’Atalanta in casa. Nulla da far tremare i polsi. Tutto da perdere.
Buona serata, Matteo. Con piacere! Mi scriva, per favore, a roberto.beccantini@fastwebnet.it. Grazie.