Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà. E magari anche qualcuno.
Si è chiusa una stagione breve e intensa,visti i ritmi frenetici degli ultimi mesi. Qualche piccola riflessione per ragionarci un pò.
Campionato, tecnicamente non bello, ma all’Andta prometteva bene con tante squadre vicine. Poi Juve e Milan scappano, mentre le l’arte si sono perse per strada. Un peccato, ma l’impresa della Juve,l’imbattibilitå, salva un pò i conti.
Juventus, meglio di ogni rosea aspettativa. Si sperava che lottasse per vincere e invece ha fatto suo il torneo imbattuta e con grinta e bel gioco. Curioso ma vince il campionato quando dopo tanti anni fá una fase di ritorno decente. Rivaluta Pirlo, barbagli e bonucci . Vince di corale, senza tenori alla ibra. Bravo conte e marmotta. Peccato la coppa, ma la pancia era piena.
Milan, parte male e poi si riprende. Sente la campions e cade una volta di troppo. Pur con ibra si arrende. Grande è la sensazione di spreco, ma più di montati ha pesato amari e milito. Grazie ai senatori, ma ormai erano troppo fermi in infermeria.
Udinese, ennesimo miracolo di gridolin . Parte bene, ma poi si perde. Nel finale, mentre tutte giocano al gambero, arpiona con forza il terzo posto e il biglietto per giocarsi la lotteria. Speriamo ne faccia meglio dello scorso anno.
Lazio, la squadra indebitat sine die spreca tanto. Dopo una grande andata vá come alle montagne russe: su e giù senza logica d grandi vittorie a grandi sconfitte. Non male, ma sciupona. Ennesimo miracolo dello squalificato l’otito , mas quanto durerá?
Napoli, si concentra tanto sulla campions esaltandosi e buttando via l’impresa con ifuturi campioni di’ Europa. Campionato condizionato e trascurato. Coppa Italia con merito per un gruppo interessante.
Inter, Leonardo l’ aveva illusa di andare avanti con il gruppo storico, ma sia gasperini che Ranieri, pur con qualche illusione, scoprono la mediocritá reale. Senza e’to ceduto per fare cassa e. Con uno snajder con tanta voglia di andare via salvano un pò la baracca. Il Derbi e strafacciano danno gioia, ma quale futuro?
Roma, come il primo Berlusconi e il primo agnelli le rifondazioni falliscono. Un mistero questa Roma senza Totti per troppo tempo. Possono migliorare con una guida migliore, ma chi?
Gentile Ciro, grazie della visita, e, soprattutto, della testimonianza che ha lasciato.
E’ giusto, a volte, non comandare al cuore. Giusto e bello.
Un bambino e un 10 sulle spalle
Si potrebbe scrivere tanto..si potrebbe scrivere tutto..la sofferenza,l’ingiustizia,l’abisso,la rinascita,la risalita,la gioia,la vittoria..l’invidia,la superiorità,il ritorno..le prime 10 parole che mi sono venute in mente pensando a questi giorni..lui c’è sempre stato..ma tutto questo non basta,tutto questo non può esprimere neanche un decimo di quello che ha rappresentato e rappresenta Alessandro Del Piero..lui è un bambino di 7 anni che corre dietro un pallone,lui è un bambino che guarda la sua squadra del cuore in tv,che sente la partita alla radio mente gioca con suo padre e immagina di fare il suo stesso gol anche se ancora non l’ha visto,lui è un bambino che ogni giorno si alza fiero di tifare per la squadra più forte del mondo,che quando indossa quella maglia bianconera con il numero 10 si sente invincibile davanti a tutti i suoi compagni, si innamora di un suo tiro..poi lo guarda e lo riguarda e intanto non si accorge che le immagini scorrono,che gli anni passano..che sia napoli,fioentina,lazio,borussia dortmund,steaua bucarest,piacenza,inter,roma,milan,real madrid,manchester united o frosinone poco importa quel gol lo accompagna per tutta la sua vita..momenti brutti e momenti belli..momenti tristi e momenti meravigliosi lui quella maglia non l’abbandona mai cosi come quel bambino che soffre e gioisce accanto a quei meravgliosi colori..che lo prende ad esempio,che vuole già le sue basette e i suoi capelli,che da lui impara a rialzarsi sempre più forte e sorridente di prima,da lui impara l’umiltà e il rispetto che solo i più grandi hanno,da lui impara a non mollare mai,da lui impara che a volte l’invidia nella gente è anche più forte dell’amore..!!da roma a tokyo,il tetto d’italia,d’europa del mondo..da torino a udine passando per monaco e amsterdam e le grandi delusioni..già udine,dove tutto si interrompe..il silenzio,il dolore,il momento di stringere i denti,le critiche….ma poi con il sacrificio,il lavoro,tutto ricomincia con ancora più determinzione di prima..ancora come una maledizione una grande sofferenza sfogata come sempre,in un pomeriggio di febbraio,solo sul campo..senza una parola!finalmente altri grandi trionfi,il tetto d’italia e poi quello del mondo,stavolta con la nazionale..berlino..l’apoteosi,il sogno..il coronamento di una carriera straordinaria per un uomo ancora più strepitoso..ma poi come sempre l’impoderabile,l’abisso..la serie b,l’ingiustizia..!!Intanto quel bambino ormai è diventato grande e forte come il suo Capitano..allora testa alta,petto in fuori,indifferenza e tanta fede aspettando quel giorno…intanto ancora record in serie b,record in serie a,standig ovation all’old trafford,standing ovation al bernabeu…poi…e poi ti rendi conto che quel giorno è già ieri..quel giorno è arrivato,c’è solo da goderselo.. il bambino ormai grande è pazzo di gioia come può essere solo chi ha sempre lottato e conquistato le sue vittorie,come chi ha saputo soffrire senza mai mollare..ma ancora non riesce a dormire!!non riesce a dormire perchè quel giorno il destino ha deciso che ormai è abbastanza grande per camminare da solo..quel giorno è arrivato e lui non riesce a pensare a niente e non sa neanche se tutto quello cha ha scritto abbia un senso..quel giorno lui può solo goderselo e aspettare..vedere cosa accade,cosa da domani succederà,se sarà tempo di crescere o potrà ancora continuare a sognare..ma di una cosa è certo..ORA GRAZIE A LUI SA COME FARE!!
Ciro Oristano
Ottimo, Ezio. C’è ancora la Coppa Italia, proprio così…
SALUTI…..OMAGGI…….ma c’è ancora la Coppa Italia!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il saluto a Del Piero grondava affetto ed emozione anche attreverso lo schermo. Bello. Sarebbe stato anche più bello se fosse coinciso con il suo addio al calcio giocato.
Ma nessuno può obbligare Del Piero a smettere di giocare. Nessuno può obbligare la Juve a farlo giocare ancora.
Folla oceanica, giro in pullman, mancavano per fortuna i politici opportunisti.
In generale queste cose non mi piacciono. Troppo ostentative, troppo chiassose. Inopportune. Non in stile Juve.
Vorrei che non ci si scordasse che Domenica c’è una finale: non ho mai dato peso e valore alla “coppetta” (che coppetta rimane, che si vinca o si perda) ma sarebbe l’occasione per diventare l’UNICA squadra italiana ad aver VINTO in stagione.
Ieri Mancini si è trovato in tasca un altro scudetto “discutibile” dopo quello, squallido, a tavolino: gli era già capitato di aver perso a 45 minuti dalla fine. Poi, Ibra, rimise le cose a posto, e la Roma lasciò che il Catania si salvasse. Tutto nella logica.
Il Q.P.R., sul campo del City, vinceva al 92′. Gli azzurrini in crisi isterica, Mancini, grande condottiero, rivolgeva ripetuti fuck off e fuck you ai suoi…….. poi arriva la notizia che a Stoke on Trent la partita è finita 2-2. Bolton retrocesso e Q.P.R. salvo con qualsiasi risultato. In due minuti subiscono due goal, il City vince partita e scudetto. VERGOGNA.
Sia chiaro, lo United lo scudetto lo aveva buttato facendosi rimontare otto punti, facendosi raggiungere sul 4-4 dall’Everton quando vinceva 4-2 a tre minuti dalla fine… facendosi battere dal City 1-0 nel derby di ritorno, dando una sensazione di impotenza…..
La classifica finale della Serie A si dice sia sub-judice. Incideranno le scommesse.
Limitandosi al campo, contrariamente alle previsioni di molti, il Genoa si è salvato largamente.
Il Lecce, regalo di Buffon a parte, non ha fatto più punti da quando ha cominciato ad intravvedere il traguardo.
L’Udinese è terza. Accederà ad un altro preliminare di Champion’s, con buone probabilità di uscirne già ad Agosto.
Distacco abissale dalla prima: il terzo posto sembrava non volerlo nessuno. Men che meno sembrano voler giocare l’Europa League quelle che seguono in classifica.
Il Napoli sembra prigioniero dei suoi limiti: Domenica, Juve permettendo, avrà l’occasione di conquistare un successo che rinnoverebbe un entusiasmo che si va spegnendo. Ma sarebbe il punto d’arrivo dell’avventura.
L’Inter e il Milan hanno bisogno di innesti importanti. Non necessariamente nomi importanti. Non capisco il rinnovo di Samuel. Non capisco il “pregare” Inzaghi…
La Lazio questa è, la Roma pure……..
Se la Juve impiegherà bene i prossimi mesi, potrebbe aprire un ciclo proficuo. Almeno in Italia.
Bel ricordo, gentile Barbabianconera. Sentito, toccante.
Vigor, l’ultima schiacciata: vincente.
E’ vero c’è sempre la vita oltre la morte. Anche perché la morte, per chi crede, “è un passaggio di vita in vita” come ci ha insegnato Giovanni Paolo II, donandoci una delle più belle frasi mai pronunciate da un sommo pontefice . Vigor, quella maledetta sera del 24 marzo ci ha lasciato, con la fretta di chi doveva scappare via per compiere un qualcosa di più importante, che si era dimenticato di fare. Succede così a tutti noi nel quotidiano. Lui però è andato via per sempre, lasciando un vuoto nella sua famiglia e nel suo club incolmabile, perché ognuno di noi non ha un clone che lo sostituisca il giorno della dipartita. Perché è così, siamo unici, nel bene e nel male. Anche Vigor lo era, così come lo è stata la sua carriera sportiva densa di vittorie e soddisfazioni. La vita dopo la morte, si dice, continua specie per chi resta, anche se con amarezza, disperazione, dispiacere. Vigor, però prima di andare a vivere “l’altra vita”, ha lasciato, donato, alla moglie e ai suoi quattro figli, una parte di se stesso come volesse costruire un filo che lo leghi per sempre ai suoi cari. Un quinto figlio che non conoscerà il papà ma che sarà legato a lui perpetuamente. Non un altro Vigor (se fosse maschio) ma la testimonianza di questo passaggio e che niente e nulla con la morte si interrompe. Anche se aveva fretta, Vigor ha messo a segno l’ultimo punto, l’ultima schiacciata. Vincente.
Scusi lei, se ho frainteso. In questo caso, lo stupido sono io. E che stupido. Grazie di cuore, signor Dal eccetera. Lei è stato troppo gentile. Troppo. Oggi, in effetti, siamo tutti più buoni.
No signor Beccantini non la prendevo in giro,è tutto vero,non capisco ora perchè dovrebbe perdonarmi,forse per essere troppo stupido da aver espresso con franchezza,come dice lei, la mia ammirazione?
Se è così,mi sono preso dello stupido da un gran giornalista,sa c’è di peggio nella vita! Se invece sbaglio,come capita la maggior parte delle volte, le chiedo di perdonarmi ancora.Oggi non le sarà difficile.
Fino alla fine forza Juventus.
Ric, non esageriamo, grande gesto fisico semmai…. ma l’ha pur sempre presa quando era dentro mezzo metro….