Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà. E magari anche qualcuno.
X Cartesio- Certo assemblare una juve senza Pirlo. Ce lo stiamo chiedendo tutti. Pirlo non si “autorisparmia”, vuole giocare sempre salvo infortuni. Penso che in quel ruolo potrebbe giocare Asamoah. Basterebbe provarlo. Leo
NON DITE CHE E’ COLPA DEL TURN OVER
La Juve lascia Marassi con l’impressione di un enorme scampato pericolo. Più volte nel corso della gara sull’orlo del tracollo, sul finire raddrizza baracca e burattini, complice il calo dei rossoblu (più mentale che fisico) e gli innesti dalla panchina binaconera.
Bene, si dirà: prova di turn over non riuscita. Errore o, almeno, spiegazione non esaustiva.
Va da se che Vucinic sia superiore al Matri attuale, così come quell’iradiddio di Asamoha, abbia maggiore incisività del volenteroso Deceglie di ieri, e che il Licht sia, in assoluto, superiore al pur utile e duttile Caceres. Tuttavia ieri la Juve è mancata negli uomini che non ha cambiato, negli uomini che dovrebbero dare garanzie: ieri sono mancati, innanzi tutto, Pirlo, Barzagli e Bonucci. Le avvisaglie mostrate in Nazionale, purtroppo si sono dimostrate veritiere: i tre non sono lontani parenti degli implacabili gendarmi dello scorso anno e Pirlo, di sovrammercato, oltre a non presidiare con la dovuta attenzione, spesso consegna direttamente le chiavi di casa agli assalitori.
Questo è il vero turnover che dovrà fare Conte, questa la vera sfida: trovare una Juve che funziona senza Pirlo
Bravo, Ezio.
Accostare Vignola a Zavarov è un po’ ingeneroso per Beniamino. Corini era alla Juve da giovanissimo, ma nel prosieguo della carriera, soprattutto sul finale della stessa, dimostrò di essere giocatore di ottimo livello. Altro esempio che ogni giocatore ha i propri tempi di maturazione, dedicato a quelli del ” bisogna far giocare i giovani”….
manca il titolo: Giaccherinho…… chi era costui?
Tra qualche anno ce lo chiederemo. Come oggi di Vignola, e di Corini in maglia bianconera…. o Zavarov e Magrin.
Bel goal, ma a uno che gioca al calcio, a volte, capita. E’ successo persino a Favero.
Genoa sciupone, Juve che perde palloni e posizioni in quantità industriale. Male la difesa, male sulle fasce (Caceres e DeCeglie volenterosi ma inconcludenti). Male a centrocampo. Poi, come sempre, la squadra più scarsa smette di correre, non coglie i regali, che pure gentilmente continuano ad offrirle, e la qualità dei giocatori fa la differenza: Buffon, Vucinic e Asamoah. 1-3. Avanti con il Chelsea.
Zeman: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Come quell’altro, il bresciano del calcio champagne.
Fiorentina e Doria il nuovo che avanza. Non sono sorpreso. Mazzaniello non dura: più episodi che qualità. Il Parma non vale granchè.
Non che valgano di più Bologna, Siena e Pescara. E il Palermo. Sannino cacciato. Fossi un giovane rampante starei fermo piuttosto che lavorare per Zamparini. Lì ci vuole un mestierante senza ambizioni, tranne quella di uno stipendio in più.
Milan Atalanta 0-1. Sorpresina. L’Atalanta non è più forte del Milan, ma il Milan non è molto più forte dell’Atalanta. Temo che Allegri non veda il secondo turno di Champion’s dalla panchina rossonera.
Stasera Toro-Inter. Pronostico 2.
Gentile Fierobianconero, su “Red” garantisco io.
Questa è una bella storia. Il film pure.
http://nonsologol.wordpress.com/2012/09/14/pelada/
@ RED
niente markette please…..
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