Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà. E magari anche qualcuno.
Mario Sconcerti, ormai ci ha abituato a delle interpretazioni molto personali, su tutto ciò che accade la Domenica in serie A, particolarmente nel mondo Juventus. In merito alla sostituzione di ieri di Lichsteiner con Caceres ha detto: “Conte ha fatto qualcosa che non si era mai visto e di grande coraggio. Ha sostituito Lichsteiner per punirlo del fallo nei confronti di Palacio”. Peccato che Conte prima di tutto sia in tribuna e quindi, a onor di cronaca, non potendo dare indicazioni alla panchina, il cambio è merito di Alessio; poi ad essere onesti, il cambio Alessio, l’ha fatto perchè aveva capito che di li a poco sarebbe rimasto in dieci uomini ‘sul campo’. Punti di vista come sempre..
SONO SCONCERTato
Non condivido in parte l’analisi di Beccantini. Altro che tridente decisivo.
Dispiace per la sconfitta in casa allo Stadium (e prima in assoluto dopo 49 partite) e per il risultato 3-1 troppo rotondo per l’avversario più di quanto dicano i fatti del campo.
Sono un po’ deluso ma non preoccupato da come è maturata la partita globalmente. Non si sbaglia a dire che i meriti dell’Inter in realtà sono stati (purtroppo) i demeriti della Juve.
Premessa: non c’è l’imbattibilità assoluta nello sport, per la legge dei grandi numeri prima o poi doveva succedere e raggiungere quel record del Milan anni fa voleva dire chiudere il campionato a dicembre (poco plausibile), questa prima sconfitta dopo 49 partite e dopo il compleanno del club in qualche modo deve svegliare certi giocatori in qualche modo da alcune gare cullati da record e presunzione di essere i migliori sempre. E non è atteggiamento da Juventus, la storia lo insegna.
Dispiace che adesso, in virtù di questa serata storta, i media innalzino sull’altare della gloria uno come Stramaccioni a mò di nuovo genio del calcio (quando gli allenatori di fatto sono il duo argentino Cambiasso-Zanetti, lo stesso non si può dire per noi con il “molliccio” Alessio che non è mai Conte quanto poteva avvicinarlo Carrera), che l’Inter diventi la squadra da battere per lo scudetto visto che sono riusciti a violare i campioni in carica per la prima volta. I nerazzurri sono in ottima forma, secondo me non puntano all’impegno europeo ma al campionato, hanno un allenatore sufficientemente coraggioso ma sbruffone e antipatico che si offende se gli si dice che fa giocare gli 11 da provinciale (7 dietro la palla e i 3 ottimi attaccanti davanti), giocano spesso male aiutati dagli episodi (spesso arbitrali) e stanno infilando tante vittorie specie in trasferta dove non hanno l’onere di fare il gioco. Ieri sera il campo ha detto questo: c’era una squadra che non ha giocato così tanto meglio ma ha corso di più perchè era più lucida soprattutto nella corsa, nei passaggi e nei contrasti dei duelli individuali, c’era una squadra che aveva anche il “vantaggio” di giocare in trasferta in cui non doveva fare la partita, che ha giocato al massimo delle sue possibilità attuali, c’era una squadra che nel secondo tempo ha rimontato per i 3 punti giocando di furbizia e al gatto col topo e con un attacco (sulla carta tra i migliori della serie A) che si esalta nel contropiede; dall’altra parte c’è una squadra che ha evidenti margini di miglioramento (vedendo la sua panchina), che era più scarica fisicamente e mentalmente nonostante il turnover, che non era semplicemente in serata e che, molto colpevolmente, ha sottovalutato l’avversario pensando di vincerla ugualmente per una sorta di destino. Paradossalmente l’arbitraggio pessimo che ha concesso il gol iniziale bianconero in fuorigioco (a velocità normale sembrava buono) ha poi condizionato psicologicamente gli juventini, per compensazione si è fischiato a senso unico nella ripresa dove c’è stata la rottura dell’inerzia della partita.
A novembre è ancora presto per guardare la classifica intensamente, sia che fossimo stati a 7 punti di vantaggio sui nerazzurri, sia a un solo punto, anche se le differenze dei due esiti sono consistenti. C’è da faticare e proseguire. Dobbiamo imparare dagli errori di presunzione di questa sconfitta. C’è anche la curiosità di vedere come reagirà la squadra (e il modulo tattico ormai troppo sterile in attacco) a questa violazione dell’imbattibilità ma conoscendo Conte la moderata fiducia rimane. La cattiveria, l’umiltà e la fame giusta bisogna ritrovarla subito. Episodi chiari di questo assunto: nonostante i palloni sbagliati, Vidal doveva fare meglio nell’occasione clamorosa alla fine del del primo tempo, si sarebbe andati sul 2-0 e probabilmente la gara si chiudeva lì cinicamente, pur giochicchiando a metà delle possibilità e con l’attacco sterile (Vucinic azzoppato e condizionato, Giovinco verso la completa bocciatura, Bendtner troppo fiacco pure nei duelli fisici); inoltre nell’intervallo non c’è stata la strigliata giusta ai giocatori (è qui che pesa l’assenza di Conte, più dei cambi sbagliati) e gli avversari hanno giocato con più cattiveria e come avevano preparato la loro tattica attendista. Passo falso nella mentalità dunque, che spesso può sopperire alla mancanza di fiato e corsa.
Mi permetto comunque un lungo applauso alla Juventus, nonostante ieri sera: come disse Capello nella stagione 2005/2006 dopo la sconfitta sonora contro il Milan che interruppe la striscia iniziale di vittorie… la nostra squadra non è forte, è fortissima. Dipende soprattutto (non solo) da lei. Beccantini ha ragione quando parla di metri e non di kilometri nelle differenze con le altre per il traguardo del campionato. Avanti allora, la stagione è sempre lunga e da giocare fino in fondo. Nessun abbattimento ingiustificato.
JUVENTUS INTER SECONDO TEMPO
Giusto così. Meglio loro. In vantaggio dopo diciotto secondi la squadra non ha saputo concretizzare il vantaggio tattico. Occasioni sprecate, giocate disastrose nell’ultimo passaggio. Giovinco non è giocatore da Juve. Non è giocatore da Juve- Inter, soprattutto. Non cambia nulla per l’obbiettivo scudetto. Ma c’è da cambiare qualcosa. Ci vuole qualche idea. Sarebbe bene scegliere i giocatori secondo condizione: oggi Caceres e Pogba meriterebbero un posto dall’inizio. Quagliarella e Matri sono certamente meglio di Bendtner, chiunque, è meglio del mezzo giocatore col dodici sulla schiena. Probabilmente si comincia a sentire il peso dell’assenza in poanchina di Conte: nei cambi soprattutto, nella gestione della gara.
L’Inter, avevo detto, è squadra di spessore, di qualità e personalità. Solo gli ottusi, gli obnubilati dal “tifo contro” (o quelli che di calcio capiscono niente di calcio) non la valutavano per quel che merita. Starà lì fino alla fine.
JUVENTUS INTER PRIMO TEMPO
Al trentesimo la partita sarebbe stata sullo 0-0 con la Juve in dieci. Il guardalinee ha sbagliato tre fuorigioco clamorosi. Il più grave, naturalmente, quello che ha portato al vantaggio bianconero. Qui non erano centimetri come su Bendtner a Catania. Né si può pensare che non abbia visto che la palla l’ha giocata Vucinic per ultimo: Asamoah era fuorigioco di un metro almeno.
Lichsteiner meritava il rosso, per la stupidità soprattutto: appena ammonito ha fatto un intervento che richiamava un altro giallo.
Almeno anche l’altro guardalinee fosse stato in giornata negativa, e non avesse preso il fuorigioco di Palacio…. vedremo, c’è tempo per compensazioni eventuali.
Giovinco inutile e pasticcione: non è una novità. Cosa veda Conte in questo mezzo giocatore….
di don rodrigo ?
Bravi!
SCHERZETTO TRAFORMATO IN DOLCETTO
Il Bologna stava presentando uno scherzetto, ma il “Polpo Paul” l’ha convertito in dolcetto, ed ha reso la serata della Vecchia Signora più dolce ed armoniosa. Negli istanti finali, l’apoteosi. La juve ha visto davanti a se spettri maligni, che hanno portato al pareggio del bologna: ma la tenacia e la forza del gruppo, hanno fatto si che tutto tornasse alla normalità. La partita è stata praticamente a senso unico. Juve che attacca e bologna che si difende. Soliti sprechi bianconeri sottoporta che se si concretizzassero porterebbero a meno patemi. Tant’è che la juve passa in vantaggio, ma il bologna non molla e con astuzia sfrutta l’occasione propizia e pareggia. Giusto cosi? Sembrerebbe di si visto che il secondo tempo non rispecchia il primo. Poche occasioni. Il pareggio sembrava ormai scritto. Il bologna stava per complicare le cose anche quest’anno. Avversario più che ostico per i bianconeri. I minuti passavano e le speranze svanivano. Recupero: cross di Giovinco e colpo vincente del polpo Paul. Gioia infinita per lui e per tutta la juve! Questo ragazzo dopo aver giocato una partita superlativa, piazza il gol vincente. Un premio meritato. Lasciarlo fuori contro l’inter domani penso non sia facile, visto il suo stato di forma (ottimo) rispetto a quello di Vidal (discreto). Temo non parta titolare (il trio Pirlo-Vidal-Marchisio è inamovibile e indispensabile in partite come quella di domani) ma sicuramente a partita in corso potrà dare il suo contributo. Comunque sia, non stupirebbe la sua presenza da titolare (non sarebbe uno scandalo, anzi). La corazzata di Conte non molla. Continua la sua striscia positiva e non teme nessuno. Vuole battere ogni record ed entrare nella storia. Le potenzialità ci sono tutte. Niente li può fermare.
BISOGNERA’ TROVARGLI UN POSTO?
E’ pasato poco più di un anno dall’epifania di King Arthur Vidal, meno eclatante, ma, visto il periodo e le insicurezze che andava a colmare, più importante e concreta. Ora ci esplode in mano questo francesino dall’aria fintamente balotelliana, che, pare, saper far tutto.
Giocatori diversi, senz’altro: più nella scia dei Benetti il cileno, un misto di Vieira e Rijkaard, Paul Pogba. Giocatori senz’altro importanti.
Per Vidal, per non privarsi dell’apporto della sua corsa, della sua tenacia, del suo senso degli inserimenti, Conte rimescolò le carte del suo, credevamo, dogmatico 424, pervenendo alla creazione del centrocampo delle meraviglie attuale. Chi sa che per Pogba, il tecnico non sia felicemente “obbligato” a inventarsi qualcosa di inedito per trovargli, più o meno stabilmente un posto nell’undici titolare.
La piccola/grande differenza rispetto a Juve-Bologna di un anno fa l’ha fatta il gol risolutore nei minuti di recupero di un giovane promettentissimo francese, che sembra già predestinato nelle movenze in campo e nell’umiltà delle sue parole, pur sapendo di non essere un giocatore qualsiasi. Come un anno fa, pur strameritando una vittoria, ce la stavamo complicando in un pareggio deludente. Prestazione di stasera simile a quella (maledetta) gara di domenica scorsa: il cinismo è già terminato ormai, solito dominio di territorio, spreco di almeno 3-4 occasioni da rete oltre a un palo colpito per chiuderla o nel primo tempo o dopo il primo vantaggio, stavolta il turnover era necessario e comunque il centrocampo (reparto più mutato) non ne ha troppo risentito. Con delle “riserve” del genere (Pogba, Giaccherini, Isla), questa stagione i bianconeri devono sempre sfruttare la rotazione, a mio parere. I felsinei, come il Catania e spesso molti altri avversari, hanno tirato in porta una volta e hanno segnato (questa è fortuna, non quella di segnare al 92esimo dopo averci provato sempre). Il regalo ingenuo di De Ceglie è evidente (Paolino uno dei peggiori dei nostri, bisogna recuperarlo). Il problema della scarsa concretezza dell’attacco andrebbe risolto in fretta senza rischiare ancora di pareggiare partite da vincere senza problemi. Oppure va concepito una volta per tutte che questa squadra, come anche un anno fa, è progettata per far segnare più o meno tutti, non è perfetta, ma pur non sprintando più di agonismo ricerca sempre la vittoria fino alla fine e gioca, non tira mai indietro il gioco e l’organizzazione secondo cui anche un centrocampo inedito non sfigura e tutti sanno quello che devono fare (Alessio docet). Sui singoli, poco da aggiungere: non è male il danese, andrebbe bene in coppia con uno che sappia approfittare degli spazi che crea, ma non è un bomber, pare… invece Giovinco ha giocato poco per incidere ma ha messo un minimo merito nel gol vittoria. La difesa con Caceres non ha dato cedimenti. Il campionato resta sempre lungo, ma credo che dobbiamo delle scuse alla Juve da ogni (esagerato) scetticismo… vero, gioca peggio dello scorso anno ma si stanno infilando tanti punti di seguito e, finora, al saldo, i pareggi scorsi sono le attuali vittorie. Non è poco, nemmeno lo squadrone cinico di Capello ne era capace a parità di partite. Per quanto riguarda i diretti avversari, seppure siamo solo al decimo turno, vedo l’Inter più pericolosa e credibile perchè vince, nonostante giochi spesso male, dunque bisogna diffidarne. E sabato sera sarà gara da triplo risultato. Chissà se perderemo finalmente l’imbattibilità… Ma per qualche ora godiamoci il compleanno della nostra Signora.
IL DUELLO
Dissi all’inizio della stagione che sarebbe stata Juventus vs. Inter. D’accordo, siamo alla decima, ma al confronto diretto di sabato si arriva con queste due squadre davanti alle altre. Secondo me la classifica sarà la stessa anche alla fine. Punto più, punto meno.
La Juve un po’ sciupona, un po’ sfortunata, piega il Bologna solo al 92′, ma è bugiardo il 2-1, che sta strettissimo ai bianconeri, sarebbe stato ancor più ingiusto il pareggio. Non che il Bologna avesse rubato nulla, ma ha segnato nell’unico tiro in porta (splendido) nato da un assist di De Ceglie.
L’Inter sconfigge di rimonta la Sampdoria rimasta in dieci sull’ 1-1: è squadra di personalità, equilibrata, e reggerà fino in fondo.
Il Napoli perde per la seconda volta consecutiva in trasferta: tra Catania, Genova (Samp), Torino (Juve) e Bergamo quattro trasferte un goal: per giunta su rigore. Sarà anche da scudetto……
La Lazio si fa bloccare in casa dal Torino. La Roma ne becca altri tre: Domenica era l’arbitro, oggi il campo. La squadra, invece di calciare palla sul pieno, calciava sul vuoto……. mah…….
Il Cagliari sorprende, il Siena è destinato a retrocedere, condannato anche dalla penalizzazione. Il Pescara gli farà compagnia. Il Parma tiene, la Samp è in caduta libera: prendere il 2-1 in contropiede a Milano con l’Inter ….. Il Milan si salva contro il peggior Palermo degli ultimi anni. Il Catania pareggia a Udine: un buon punto per entrambe. Domani a Genova altra partita da over…..