Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Grande Ezio….altro che Mensurati…;)))!Ciao e grazie!
VETTEL, VETTEL, VETTEL………..
Primo: non esiste un pilota che vinca un mondiale nonostante la macchina.
Secondo: non esiste una macchina che vinca nonostante il pilota.
Schumacher vinse con la Benetton, la Ferrari non vinceva con Alesi e Berger. La Ferrari dominò con Schumacher, la Benetton non vinse più con Alesi e Berger. Barrichello, il piangina, non vinse con la Ferrari che dominava con Schumacher, né con la Brown GP mondiale con Button. L’unico GP vinto dalla Stewart GP, lo vinse Herbert: non Barrichello. Sia detto per inciso, il piangina le prende anche adesso in Formula Indy.
Vettel, semi-debuttante, vinse a Monza, sul bagnato, con la Tororosso. Unico successo nella storia della scuderia di Faenza. Neanche Alonso ci riuscì con l’allora Minardi. La Red Bull aveva vinto niente prima di lui, né ha ancora vinto senza di lui : Coulthard e Webber.
Non si può dire come se la caverebbe con compagni come Alonso, Hamilton Raikkonen o lo stesso Schumacher: sappiamo che Alonso, alla McLaren, le prese di santa ragione da Hamilton.
Il vero divario, la vera discriminante, tra le macchine, l’hanno fatta le qualifiche: il passo di gara di Red Bull, Mc Laren, Ferrari, Renault (e a volte Sauber e Williams) è stato, quasi sempre, equilibrato. E comunque hanno avuto tutte alti e bassi. Alonso lamenta i due incidenti in partenza (ma verso Raikkonen si spostò lui) ma ha potuto contare su una Ferrari affidabilissima che gli ha consentito di conquistare risultati insperati sfruttando i ritiri altrui. A Sepang, la Sauber, (motorizzata Ferrari) “fermò” Perez chiedendogli di accontentarsi del secondo posto. La Red Bull di Vettel si è fermata spesso per problemi di affidabilità . Come quella di Webber e come le McLaren. A parità di affidabilità Alonso sarebbe arrivato quarto o quinto.
Non ho capito la mossa di Hamilton: non sarà facile portare “questa” Mercedes a certi livelli. Sarei rimasto alla Mc Laren, ammenoché, a Stoccarda, non gli abbiano sussurrato che la fornitura di motori a Woking non sarà confermata.
Bene Raikkonen al ritorno, bene Perez, solito consistente Button, Webber in parabola discendente, in ripresa un mediocre Massa, bene Maldonado, sempre troppo irruente. Rosberg ha, finalmente, vinto un GP, ma ha pagato poi la mediocre Mercedes.
Addio a Schumi. Il sogno non si è tramutato in realtà : sarebbe stato bello vederlo su una Red Bull.
Delusione generalizzata e comprensibile per la sconfitta di stasera. Però ci andrei piano, come al solito, con i piagnistei, le bocciature preventive per Conte o alcuni giocatori, o i paragoni con l’altra sconfitta contro l’Inter, sempre un’altra milanese, sempre in questo mese. Partita da 0-0 probabilmente (come scrive il Primario) decisa da un errore arbitrale che comunque va accettato perchè la sconfitta è iniziata già prima del rigorino mezzo fasullo e quasi parato da Buffon. E’ iniziata dalla concentrazione, dagli spogliatoi, dal concedere almeno 3-4 uomini in meno agli avversari (su tutti i cadaverici Vidal, Isla, Vucinic, Asamoah), dal non vincere nemmeno un duello o un contrasto in mezzo al campo, dal non correre e pressare (quindi non giocare, secondo gli schemi soliti), dalla mancanza di un turnover adeguato a certe situazioni che in stagione si ripresenteranno spesso dopo gli impegni probanti di coppa (se passeremo il turno), dal non riuscire a recuperare con più di un tempo a disposizione e con alcuni cambi senza effetto. La Juventus ha perso prima di tutto per propri demeriti, nella testa si pensava di essere superiori a prescindere (sempre sbagliato pensarlo e lo si paga come atteggiamento), nelle gambe siamo stati fiacchi. Detto questo, dobbiamo andare avanti, non sono questi i punti che costano una stagione, di certo si deve (Conte e lo staff) imparare a gestire queste situazioni e il turnover perchè questa stagione non sarà mai come quella precedente, per la resa fisica e atletica e spesso si pagherà dazio, non avendo i cosiddetti singoli ma ragionando di collettivo. Il Milan ha fatto una partita di sacrificio e anche con più volontà e grinta, senza entusiasmare, al massimo di quello che obiettivamente può fare, la classica partita che una squadra al momento inferiore deve fare per sperare di battere l’avversario più forte (e l’ha sfangata alla grande con l’episodio decisivo), ma i rossoneri non si illudano. Del resto, peggior Juve di questa non c’è finora mai stata con Conte (nemmeno a Firenze qualche turno fa) e del resto l’impegno europeo probante col Chelsea non vale sicuramente battere l’Anderlecht in trasferta. I tre punti persi contro l’Inter sono arrivati per demeriti tattici, stavolta è un punticino perso, vedendo come si era messa la partita, per apnea fisica generale.
http://www.gazzettadisicilia.it/tag/heysel.html
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Sarà inaugurato domani alle 10,30 il primo Juventus club siracusano. Covo di tifosi e sportivi siracusani sedotti dalla Vecchia signora che potranno godere di un punto di ritrovo dove liberare la propria fede sportiva. Ma dietro la semplice costituzione di un club e dietro la sua stessa denominazione, Heysel club Juventus 1985, c’è una storia di passione che va proprio oltre la fede bianconera
Il 29 maggio 1985 Salvo Speranza e Pippo Calvo erano a Bruxelles, testimoni in prima fila di quella Strage che rappresentò una tragedia nella storia dello sport di tutti i tempi. Poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, allo stadio Heysel di Bruxelles, morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600. “Abbiamo assistito a scena di guerra – racconta Speranza – Scene crudeli di vittime, feriti e disperazione. Quql giorno lo portiamo dentro, ci ha segnato la vita. Questo club è per tutte le vittime di quella strage”.
Gentile MacPhisto, a chi lo dice?
Beck, sarei stato più contento con il bel gioco, il dominio netto dell’avversario (valido) e i 3 punti anzichè uno. Banalità ma è così.
D’accordissimo, gentile MacPhisto, ma c’è modo e modo: sabato sera ero contento.
RESTANO DUE PUNTI BUTTATI VIA
Il titolo rimane eloquente, dopo la partita di ieri sera: due punti persi. In qualsiasi modo la si voglia interpretare, resta una vittoria pienamente mancata. D’accordo sulle statistiche (se si rigiocava altre 10 volte, la si vinceva), d’accordo sulla sfortuna (vedi la parata che vale un gol di Marchetti sul tiro deviato di Vidal), d’accordo sul sottile confine di avere l’attaccante giusto o il campione per scardinare certe ostinate difese, ma resta un’occasione persa che fa un po’ male.
Forse sarebbe bastato il cinismo giusto avuto in altri turni scorsi quando si giocava meno bene (tipo un mese fa col Napoli), o in certe altre partite a mio avviso si è stati anche più pericolosi pur essendo meno belli (contro il Catania, che tra l’altro ha surclassato 4-0 questa Lazio), è ritornata un po’ la Juve dello scorso girone di ritorno, bella da vedere, che domina, quasi perfetta, ma vittima dei suoi limiti. Nel primo tempo una condizione fisica e atletica invidiabile ha fatto però andare quasi fuori giri la squadra che ha peccato di lucidità e non ha avuto tante clamorose occasioni a dispetto del dominio netto territoriale; nella ripresa (buono il cambio di posizione tra Pogba e Vidal al centro del campo) siamo stati anche più pericolosi ma anche sfortunati. Rimpiango dunque la Juve meno dominante e più cinica, quel passo decisivo che spesso le grandi squadre per essere tali e vincere gli scudetti devono fare. Non ha molto senso spingere sull’acceleratore per 80 minuti su 95 giocati e ottenere un punticino. Non ha molto senso spremere i cosiddetti ‘titolari’ alla vigilia di un match importantissimo di CL, il turnover stranamente non è stato applicato. Spero che queste energie sprecate inutilmente non si ritorcano contro nell’immediato proseguo della stagione che ha la novità determinante delle tre partite a settimana per molte fasi dell’annata. Sui giudizi dei singoli: Vidal è tornato a essere gigantesco in campo (speriamo che duri questa lucidità ), altro che onesto mastino; Asamoah non decisivo; Isla in leggera flessione (non ha saputo crossare); Quagliarella e Giovinco vittime di frettolosità , poca lucidità nel primo tempo e dei loro ormai risaputi limiti caratteriali che li fanno rimanere solo buoni giocatori (il campano avrebbe bisogno di continua fiducia, così acquisterebbe la continuità che pochissime volte ha dimostrato ma alla Juve non è facile); la solita difesa sicura e aiutata da un poderoso centrocampo (al solito); la nota involuzione pericolosa di Matri e del misterioso danese che non tocca un pallone quando entra (come contro l’Inter). Pochi tifosi della Juve non sarebbero contenti di avere una squadra, oggi, che gioca meglio di molte altre compagini più vincenti o più forti (tipo l’era Capello)… ma qualche volta il bel gioco non basta, così come il totale dominio delle partite con differenze abissali con gli avversari di turno: il risultato finale è più pragmatico e spietato. Questa Juve la prendiamo per così com’è: non perfetta, migliorabile sempre, che gioca ogni singolo pallone, ma spesso i punteggi non gli rendono giustizia. Se avesse le individualità e i campioni in attacco, non sarebbe forse così bella da vedere e sarebbe pure snaturata.
http://www.repubblica.it/economia/2012/11/16/news/conti_rai_profondo_rosso-46786713/
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A ribadire..
Si Luca, i 17 anni sono riferiti a quello….
http://www.repubblica.it/economia/2012/11/13/news/debito_pubblico_a_1_995_miliardi_nuovo_record_storico_per_l_italia-46526990/
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Per caso uno dei cinque teatranti dell’altra sera ha parlato di queste tematiche? Se esiste una via d’uscita )? (non c’è). E, sia chiaro, non è una critica diretta al PD perchè dall’altra parte son ben lontani da questo tanto quanto, se non più, di loro. Però la situazione reale è questa….