Questo è uno spazio riservato ai giovani, d’età e di spirito. Gli argomenti sono liberi. Un solo limite: ogni articolo non deve superare le 30 righe. Naturalmente, non ci sono vincoli alla fantasia. Una commissione, da me presieduta e da me composta, premierà di settimana in settimana, con l’onore di un aggettivo, il “manufatto migliore” (come direbbe Emma Marcegaglia).
Scrivete, scrivete: qualcosa resterà . E magari anche qualcuno.
Buongiorno Primario, ho letto con piacere che «Quello uscito dalle elezioni è il più giovane Parlamento della storia. La più giovane, Marta Grande, ha 25 anni».
Ritengo che questo sia il luogo più appropriato per augurare ai giovani “arditi” un cordiale IN BOCCA AL LUPO!!! (.. e che il lupo crepi ovviamente..)
Buon giorno a lei, gentile Giovanni. Grazie per la segnalazione. Il grande Gigi lo ricordiamo tutti, con sincera e profonda commozione.
Una notte di febbraio, di quelle fredde e buie. Ancora più tristi se a 14 mesi le vivi sotto un ponte tra i più emblematici di Roma: ponte Testaccio. Un nome che evoca tanta romanità , in una città che per millenni ha accolto degnamente pellegrini di ogni razza, ceto e religione da ogni angolo della terra. Una notte dove a Roma puoi già cominciare a sentire l’odore delle piante della mimosa che iniziano a germogliare i primi frutti profunati, pe da li capisce che è in arrivo la primavera. Ma Natalia, bimba romena di etnia rom, come papa Florin e mamma Liliana, scivolando dal greto del Tevere, mentre il papà spaccava legna per riscaldarla, se ne è andata via. Il gesto coraggioso di Florin non l’ha salvata. I medici hanno tentato l’impossibile ma la piccola se ne è volata insieme agli angeli. Florin e Natalia erano arrivati in Italia da poco in cerca di dimora, lasciando altri 4 bimbi in Romania. Nessun campo Rom attrezzato aveva spazio per loro e la loro piccola. Potrebbero odiare questa città ed invece hanno deciso con un grande gesto di amore e di dignità di donare gli organi della loro piccola affinchè altri bimbi potessero avere una speranza di vita in più.
Questo è accaduto a Roma, quella che chiamano la città eterna dove oggi gli interessi della politica e della pseudo-cristinità dell’oltretevere cercano di stringere quel patto per appropriarsi di questo simbolo della civiltà nei secoli.
Il cardinale Martini grande uomo di fede, prima di morire lasciava il proprio testamento spirituale nelle mani del papa dimissionario in una domanda: “la chiesa di oggi sa occuparsi delle domande dei giovani, dei problemi delle famiglie, allargate e non, dei non credenti e dei poveri? “
Nella città che dovrebbe accogliere tutti, Natalia, Florin e Liliana una loro risposta l’hanno data.
buongiorno a tutti son Giovanni, tifoso bianconero, volevo solo ricordare l’anniversario della morte di MERONI, giocatore granata………solo questo FORZA JUVE
http://ilnapolista.it/2013/02/i-miei-tre-anni-col-direttore-carlo-juliano/?fb_action_ids=10200652631180563&fb_action_types=og.likes&fb_source=timeline_og&action_object_map={%2210200652631180563%22%3A458840034169553}&action_type_map={%2210200652631180563%22%3A%22og.likes%22}&action_ref_map=[]
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A me è piaciuto un sacco. E’ articolo del napoletano e molto juventino Vincenzo Ricchiuti, sulla scomparsa di Carlo Iuliano, capoufficio stampa del Napoli Calcio per molti anni,,,
Ottimo spunto, gentile Beppe. Se non ora (e se non qui), quando?
Buongiorno gentile Primario,
ritengo che questo sia l’angolo più appropriato per ricordare che oggi inizia il torneo di Viareggio, ovvero la Viareggio Cup 2013. Con la speranza che ci possa mostrare un calcio giovane e bello, senza diti medi, aggressioni verbali o manesche, arbitri che non fischiano o non se la sentono…
Largo a questi giovani e buone partite a tutti.
Grazie, fiero, per la risposta. Sono punti di vista. Col Genoa ci mancavano eccome i rigori. Però ci mancava maledettamente chiuderla quella partita con quei sottosviluppati che dovrebbero andare in B. Purtroppo siamo in Italia, marcia e marcita, e l’effetto boomerang di cui accennavo l’avrai riconosciuto anche tu questi ultimi giorni. Col senno di poi, si agiva diversamente. Però è chiaro che con il sangue agli occhi subito dopo il fischio finale…
“….sarebbe più opportuno che allenatore e giocatori, invece di incazzarsi troppo dopo alcune boiate arbitrali (ci sta a caldo, ma l’eccesso bisogna evitarlo, brutte scene che poi si rivelano a effetto boomerang), pensassero a come ovviare una volta per tutte il grande e più evidente difetto che ci si porta dietro da troppo e che rende difficile il delicato passaggio da squadra che può vincere ma anche casualmente a grande squadra abituata a vincere certe gare complicate…..”
QUANDO UN ARBITRO DICE CHE NON SE LA SENTE, CI SI INCAZZA E NON CI SONO LIMITI NE MORALISMI NE’ ALTRO
Perchè, Fierobianconero? Spiegati.