Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Guai Soncini “L,era della suscettibilità “ La adoro, distrugge ogni luogo comune di quelli che vanno tanto di moda, ogni vuoto politically correct, ogni dibattito da comari, su argomenti da comari, che diventa virale sui social.
Non avevo idea dell esistenza della Homeless World cup. Torneo di calcio internazionale per senzatetto. Il film the beatiful game racconta di tale torneo, Film veramente bellino, leggero ma non banale. Il calcio, trattato con enorme rispetto cogliendone l anima profonda, fa da sfondo alle vicende dei protagonisti ed a tratti diventa protagonista lui stesso, Da consigliare ad ogni appassionato di calcio, I love football
Ho appena visto il film della Cortellesi. Meritevole, sia chiaro, ma io non ce li vedo i miei nonni picchiare le mie nonne. Usa il grimaldello della violenza per accentuare le varie tematiche. Fosse riuscita a far risaltare medesime tematiche senza quel grimaldello, sarebbe stato un capolavoro. Così è comunque un film meritevole
Se cercate un libro per svagarvi senza rincoglionirvi, vi consiglio «Furto all’Oktoberfest», editore Rossini. Lo ha scritto Giuseppe Granieri, un quarantenne che coltiva la passione di descrivere il mondo che esplora, dentro e fuori lo sport. E’ un tomo breve e frizzante, racconta di due amici, Marco e Omar, di una ragazza (forse) sondaggista, di radici antiche e «normali».
Il titolo offre troppi indizi per spogliare il racconto, e dunque mi limiterò a a sintetizzarvi la trama. L’autore resta fedele allegoricamente alla legge americana del buon giornalismo, fondata sulle cinque W.
Who (chi): due compari di merende, gli italianissimi Marco e Omar.
What (Cosa): la rapina di un boccale di birra «rigorosamente vuoto» alla festa più festa della Germania bavarese e non.
Where (Dove): a Monaco di Baviera, senza se e senza ma.
When (Quando): tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
Why (Perché): per sentirsi «uomini tutti d’un pezzo»; per mandare un segnale forte ai crucchi; perché si vive una volta sola.
Se l’obiettivo è noto fin dalle righe introduttive, la trama accompagna e agita comunque la curiosità che, pagina dopo pagina, tiene alto il livello di curiosità del lettore. I protagonisti, mai dimenticarlo, sono giovanotti del nostro tempo, aperti al mondo e devoti a un vecchio adagio giapponese: «La visione senza l’azione è un sogno. L’azione senza la visione è un incub»o. Con tanto di confessione della signorina che, sotto sotto e sopra sopra, non era colei che aveva confessato di essere.
Non tutto filerà liscio, fra ripensamenti e abboccamenti, test molli e teste dure, ma al momento in cui bisogna tirare le somme Giuseppe ordinerà che squillino le trombe dell’«Uber alles». Con la voglia, alla fine della fiera, di tornarci.
Gentile Alessandro, buon giorno e mi scusi per il ritardo; abissale, scandaloso. Algoritmi, intelligenza artificiale: sono un futuro troppo lontano, per me. Grazie per le segnalazioni libresche.
Chiamasse? Si, mi sa chiamasse….fiu non sono così acculturato
” quando eravamo padroni del mondo. Roma l’impero infinito” Aldo Cazzullo Ed. HarperCollins. Sereni, nessuna nostalgia, nessun fascio littorio. Un saggio, si direi un saggio, sulla storia di Roma e soprattutto su quanto tutt’oggi tale civiltà,’ a distanza di millenni, si riverberi nella società moderna, quanto a nomi, principi istituzionali, concetti quali inclusione, nomi di città’, termini. Diritto romano e’ tutt’oggi esame di giurisprudenza. E non solo,in Italia ed in Europa ma anche oltreoceano. Non sapevo che la città di Cincinnati si chiami cosi dal nome di un console, (toh) romano e che a Ground Zero sia incisa una frase tratta dallEneide. Lo sto preferendo a Crytal Palace Liverpool (che comunque meriterebbe) ..ma. Chi sa solo di calcio sa niente di calcio..(oddio mica mi starò trasformando in un progressista dedito alla lettura convinto che così fanno, devono fare, i sinistri acculturati…..o quasi…No, vero?)
Gentile Beccantini
Algoritmi e intelligenza artificiale, un argomento di grandissima attualità. Per chi vuole un assaggio di quello che potrebbe riservarci il futuro (devo ammettere abbastanza inquietante), e temo proprio che ce lo riserverà, suggerisco, dello storico Yuval Noah Harari, la letttura di “Homo Deus”, magari preceduta, sempre dello stesso autore, da “Sapiens. Breve storia dell’umanità”. Due letture che mi hanno tenuto impegnato tutto il mese di ottobre. Né belle e né brutte, non sono due romanzi. Istruttive e illuminanti, piuttosto.