Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
cioè era il CAF che doveva essere buttato giù, non che rappresentasse il cambiamento, ovvio…
beh nell’immediato ricordo mise un po’ di ansia, erano i tempi del pentapartito, del CAF (Craxi, Andreotti, Forlani) poi ridotto a quattro quando il PRI uscì dalla maggioranza. Un po’ di cambiamento si iniziava ad avvertire. Poi scoppiò tangentopoli, e più ci penso e più mi convinco che abbia causato più malefici che benefici, e poi è andata com’è andata con l’avvento del Berlusca…
appunto, e guarda che bel risultato………. una meraviglia……….
Sorrido Ezio, beh forse ti sorprenderò, o ti deluderò, ma nel mio fluttuare, vent’anni fa, alle ultime elezioni della Prima Repubblica, tanto per intendersi le politiche prima dello scoppio di Tangentopoli, votai Lega. Unica volta, giuro.
Quindi fila….
Ric la tua analisi è assolutamente condivisibile (e mi conferma che sei un diversamente di sinistra……. )
la frase finale è totalmente fuori dal contesto….. si dicevano le stesse cose della Lega vent’anni fa…. voto di protesta, smuovere i parrucconi, appendere i ladri……….
Oh Axl, con tutta la simpatia che provo per loro, Crozza ela Litizzetto, sempre come esempi, fanno parte dello status quo…
Di sicuro no Axl, non penso che il grillismo sia la soluzione, per carità . Oddio magari un pochino di grillismo, male non farebbe. Ma nell’immediato è l’unico strumento, l’unico mezzo che vedo a disposizione per un cambiamento radicale. Non che possa farlo lui, ma che possa costringere gli eventi, non so se mi spiego….
Riccardo, questa storia di Grillo e dei grillini mi fa venire in mente la battuta fatta ieri da Crozza a propositi dell’illibatezza dei canditi, fa piu’ o meno cosi’: “Il problema non è sceglierli prima, prima sono tutti onesti, il problema è che rubano dopo, quando sono in politica”. Pensi che i grillini siano, o sarebbero, veramente diversi?
I problemi economici, in senso lato, sia individuali, che delle imprese, che delle famiglie, ma anche dello Stato stesso, non dipendono dalla classe politica italiana. Non direttamente almeno, non esclusivamente. Son problematiche che vanno oltre l’Italia ed investono tutto il sistema economico occidentale e la fase di cambiamento che stiamo vivendo degli equilibri mondiali. Potremmo parlare delle cause e di come si è arrivati a questo, ma sarebbe discorso lungo e che va oltre le capacità , le mie di sicuro.
Quel che io imputo alla classe dirigente italiana, e quindi non solo politica, è il tentativo di mantenimento, di fronte a cambiamenti che sono e saranno epocali, delle solite ricette, del solito standard, come se niente stesse accadendo. Rimandare, spostare il problema invece di affrontarlo. Mi fanno ridere quando parlano di “crisi economica” o di “ripresa prevista nel prossimo anno”. Non stiamo vivendo una fase di crisi economica ciclica, di recessione temporanea, stiamo vivendo quella che sarà la realtà per i prossimi decenni. E di fronte a questo vedo immobilismo, ma quel che mi fa incazzare, enormemente incazzare, è che tale immobilismo, le solite ricette, i soliti discorsi, derivano dal preciso scopo di mantenimento dei privilegi di quelli di sempre, politici compresi, ma non solo: banche e banchieri, manager di aziende sia private che pubbliche, (o partecipate pubbliche), giornalisti, la c.d. classe dirigente appunto. Tanti sceriffi di Nottingham. Un esempio, e solo un esempio. L’abolizione di tante province e l’accorpamento dei Comuni, va fatto oggi, anzi, andava fatto ieri, non nel 2018 o quando sarà . Subito. La chiusura o, se possibile, la ristrutturazione di tante aziende partecipate, (perchè riescono pure a far passare il messaggio che le pubbliche non esistono più, illusione, esistono eccome) va fatta domani, non programmata nei cinque anni o dieci o quelli che sono. Ma come si fa? Quanto serbatoio elettorale sono? Quante poltrone permettono? E cosa vedo? Di fatto la rinascita della DC e del centro-sinistra, che per carità ha avuto i suoi meriti storici, indiscutibili, ma la caccia al voto cattolico/moderato non è quello che necessita oggi.
Ed allora Grillo, un Grillo al venti per cento forse un po’ di paura a questo ammasso di parrucconi forse la metterebbe…
sì, avanti con le calcolatrici……. facciamo la politica coi ragionieri e i commercialisti……….
esoneriamo che non ha idee, chi non ha ideali…….
poi i conti si fanno dopo.