Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
oggi mi è arrivata una notifica di contravvenzione perché sull’autostrada A 10 viaggiavo ALLA FOLLE E CRIMINALE VELOCITA’ DI 127. 12 KMH in un tratto in cui sostengono il limite fosse 110 kmh……..
risultato del MIO FOLLE E CRIMINALE E SCONSIDERATO GESTO: 170.69 euro e decurtazione di 3 punti della patente………
Beck, se anche lei, da camice del primario, da corda alla tiritera su Marotta e i tavolini vari, non c’è più religione qua dentro…
Non si scende dalla croce: capito, gentile Lex. Non si scende da Marotta (omnia munda mundis, naturalmente)…
Beppe, pattumiera o no, lo IOR e quant’altro fanno parte del Vaticano e di ogni Papa……….
Cara Michela, per quanto lo beatificheranno o santificheranno, io il polacco non lo accosterei troppo al Nazzareno.
Non mi devi ringraziare di nlla, cara Michela.
Era un quesito proveniente da un grande problema dei nostri tempi: essere genitore e fare il genitore.
Anche tu che (credo di ricordare) hai un bimbo, comprenderai la grande diversità dei due ruoli.
Essere Papa o fare il Papa…Bello spunto Beppe! Grazie!
Errata corrige … scese e. chiedersi
@ Michela – vero,Papa Wojtyla non acesè dalla croce, ma senza andare a scomodare il suo grande esempio, occorre chiederei se sia sufficiente / necessario ESSERE Papa o FARE il Papa.
I tempi e gli uomini cambiano, le necessità pure…
@ Ezio maccalli – con tutto il rispetto di questo mondo, ti chiedo perché si dovrebbe andare a fare dietrologia e a guardare nella pattumiera… Ritengo che a prescindere dal “credo” personale si possa dare credito ai motivi di salute di una persona di 86 anni di mestiere Pontefice.
Mica siamo di fronte ad un sig. B qualsiasi…
Dalla croce non si scende. Il grande insegnamento di Papa Wojtyla sia per chi crede e per chi non crede. Certo guidare la Chiesa con forze limitate o devastato da una malattia sul piano pratico e “terreno” non e’ il massimo, il potere temporale deve essere ben amministrato. Ma la passione di Wojtyla ha sul piano spirituale una forza senza uguali: offrire la propria sofferenza e la propria malattia per avvicinarsi a Cristo e ripercorrere la sua Via Crucis. Io non so se sono credente o no, sono in una fase di domande e dubbi, ma io c ero il 1 maggio a Roma quando Papa Wojtyla e’ stato beatificato. Tanta emozione tante lacrime.
No Gesù non e’ sceso dalla croce.