Qui si parla di libri. Il titolo l’ho rubacchiato a Umberto Eco e al suo “Costruire il nemico”. Libri di avventura, di amore, di sport, di calcio, di calci. Cronache di storie e storie di cronache. Nessun genere è pre-cluso o post-cluso. I libri sono mondi che ci rendono grandi o piccoli in base a come li navighiamo.
Chi comincia?
Riccardo Ric, lo lessi tanti anni fa, concordo e confermo.
Il coraggio del pettirosso – Maurizio Maggiani – Ed. Feltrinelli
Un romanzo che ha l’ambizione di raccontare viaggi, veri e dell’animo, della scoperta di se stessi, delle proprie radici, del futuro, della libertà.
Alla fin fine parla di niente ed è di un palloso oltre l’umana sopportazione….
Lex, troppo gentile. Che onore mi fa. Biblioteche: le frequento poco, a essere sinceri, ma le ho sempre venerate. Mi fido della sua “panoramica”.
Beck, tu sei un po’ il nostro Franco Basaglia (e guarda che è un complimentone!!!!) nella sezione ‘sport.’ :-)))
Volevo spendere due parole sulle biblioteche : sono diventate dei luoghi semplicemente vergognosi! Sia quelle universitarie che quelle comunali. Cellulari che squillano, gente che parla, il tic-tic-tic dei portatili…..BASTA! La biblioteca dovrebbe essere uno spazio diverso. Di lettura e riflessione e studio. NON UN BAR! BASTA!……E parte della colpa è degli “indefessi” lavoratori che le le gestiscono…..Altra cosa (almeno per le biblioteche universitarie) : bisognerebbe seguire l’esempio di Trento (mi pare) in cui la biblioteca chiude solo tre ore per le pulizie.
Ultima cosa : bisognerebbe smetterla di buttare i soldi nel cesso, e spenderli meglio (qui mi riferisco al sistema culturale in toto). Obbiettivo che il governo dei geni tecnici professoroni quasi Nobel della boccani sta riuscendo a mancare peggio di qualsiasi altro governo precedente di qualsiasi colore.
La malattia mentale, ahimè, esiste, ma a livello organizzativo e nazionale, è stato fatto molto poco, fin dai primi anni settanta. La “malattia mentale” non si annulla e cancella, per legge.
E’ merito di Basaglia aver ripreso e divulgato in Italia le idee del sociologo americano Goffman.
Posto un articolo del Corriere che riprende il ricordo di Franco Basaglia (pioniere della riforma). Una volta tanto siamo stati da esempio a paesi spesso più civili dell’Italia. cit. wikipedia : “Among European countries, Italy was the first to publicly declare its repugnance for a mental health care system which led to social exclusion and segregation”.
QUI L’ARTICOLO : http://www.corriere.it/salute/12_aprile_04/dellacqua-pensione-calderoni_bfb7942c-7d8a-11e1-adda-3290e3a063cc.shtml
Ghost Dog, la sua richiesta non è semplice, ma mi metto all’opera. Mi dia solo qualche giorno, e scusi per il ritardo della risposta.
@Beck
Ho letto un articolo illuminante su G.Brera di “The Blizzard”.
Potresti consigliarmi qualche testo che tratti di giornalismo sportivo italiano…
tra scuola napoletana, scuola lombarda e via discorrendo (Caminiti in primis)?
TIA
P.s.
Mi scuso per la richiesta precedente sul topic “Thiago Silvio”.
eh sì…
chi ha scritto comunque non ha equivocato bensì: “In gran parte del mondo libero questa sarebbe considerata una riforma utile ancorchè moderata” e ancora”fra altri punti deboli, la nuova legge non scalfisce il diritto del lavoratore di contestare in tribunale il licenziamento per motivi disciplinari: un regalo non ricambiato fatto ai sindacati”.
Se fosse per loro il modello cinese è pefetto dai retta Ezio, questo è l’obiettivo, sacche di China in West Europe.